Di seguito le pagelle della sfida tra Juventus e Lecce, match valevole per il 33° turno del campionato di Serie A. Incontro vinto dai bianconeri per 2-1, in virtù delle reti di Paredes e Vlahovic, in risposta al momentaneo 1-1 di Ceesay.
Le pagelle di Juventus-Lecce
Prima di entrare nel merito delle pagelle dei protagonisti dell’incontro tra Juventus e Lecce, ecco un giudizio sul direttore di gara della partita, il signor Fourneau.
Arbitro: Fourneau 6 – L’interpretazione sul rigore per il Lecce è conforme con il regolamento: la smanacciata di Danilo è fin troppo plateale, seppur involontaria. Sul resto il metro è conforme.
Pagelle Juventus
Szczesny 6 – Passa un primo tempo relativamente tranquillo fino al rigore di Ceesay. Graziato dallo stesso attaccante leccese nella ripresa, quando si ritrova addosso una zuccata a colpo sicuro.
Danilo 5,5 – Pulito e ordinato fino allo sgraziato fallo di mano che provoca il rigore del momentaneo pareggio. Sfortunato nella ripresa dove colpisce in pieno il palo con una zuccata.
Bonucci 6,5 – Non è esattamente al top della condizione; spesso si fa anticipare da Ceesay nel primo tempo. Molto meglio nella ripresa, soprattutto con un paio di chiusure di testa e una in scivolata.
Bremer 6 – Braccetto di destra, a lui spetta il compito di raddoppiare su Banda; compito non semplice, ma eseguito tutto sommato bene. Con le buone e con le cattive (87′ Gatti S.V.).
De Sciglio 6 – Non sempre puntuale nella marcatura su Banda, che spesso e volentieri gli scappa via. Amaro l’epilogo prematuro della sua gara: sospetto grave infortunio al ginocchio (32′ Cuadrado 5,5 – Entra a freddo e fatica non poco a contenere Banda; provoca diversi falli inutili e sbaglia molti palloni).
Fagioli 6,5 – Pressing a tutto campo e visione illuminante, come dimostra l’assist per il gol annullato a Miretti. Ci mette tanta volontà anche in difesa.
Paredes 6,5 – Nei primi 10′ sbaglia ogni pallone possibile e immaginabile. Ma si riscatta alla grande con la punizione vincente da 30 metri che sblocca il risultato (87′ Locatelli S.V.).
Miretti 6 – Spesso impreciso nel giro palla. Ma è in fase di inserimento che si rende utile: una volta il VAR gli toglie la gioia del gol, nella ripresa cestina lui una clamorosa opportunità davanti a Falcone (72′ Pogba 6 – Agilità davvero scarsa, ma sprazzi del vecchio Polpo ammirato a Torino).
Kostic 6,5 – Spinta costante sulla fascia sinistra, da cui mette in mezzo palloni interessanti. Come quello per il gol meraviglioso di Vlahovic. Ci prova anche con una conclusione nella ripresa, respinta da Falcone.
Di Maria 6 – Si accende a intermittenza: a volte sonnecchiante, a volte abbagliante. Il solito Fideo versione bianconera (72′ Chiesa 5,5 – Poco incisivo nello spezzone finale: non fa molto per rendersi utile).
Vlahovic 6,5 – Passa un po’ tutta la gara nelle tasche dei centrali del Lecce. Ma quando si accende, decide di farlo da centravanti assoluto: meravigliosa la girata con cui riporta in vantaggio i suoi. Ha anche l’occasione del 3-1, ma Falcone gli sbarra la porta.
Allenatore: Massimiliano Allegri 6 – L’approccio dei suoi è guardingo, forse troppo. Sbloccata la gara, però, i suoi hanno anche le occasioni per raddoppiare. Serve lo schiaffo del Lecce per ritrovare di nuovo il vantaggio. E nella ripresa si ripresentano le gravi difficoltà in fase di concretizzazione.
Pagelle Lecce
Falcone 5,5 – Parecchie responsabilità sulla punizione vincente di Paredes: posiziona male la barriera ed è poco reattivo nel tuffo. Reattivo su Kostic e Vlahovic nella ripresa.
Baschirotto 6 – Da terzino non è proprio a suo agio, soprattutto nella lettura degli inserimenti alle spalle. Non disdegna qualche sortita in attacco: interessante un tiro ben respinto da Szczesny.
Romagnoli 6 – Si occupa più lui di Vlahovic, con buona personalità. Anche se meno appariscente del compagno di reparto.
Umtiti 6,5 – Con Romagnoli su Vlahovic, è lui a fare tutto il resto: puntuale, preciso e aggressivo al punto giusto.
Pezzella 6 – Bada più alla fase difensiva che ad accompagnare il contropiede dei suoi; soffre relativamente poco. Più intraprendente nella ripresa (70′ Ceccaroni 6 – Svolge praticamente gli stessi compiti del predecessore, con gli stessi risultati).
Gonzalez 5,5 – La catena con Baschirotto è piuttosto debole, soprattutto in fase di chiusura: Miretti gli passa spesso e volentieri alle spalle (60′ Di Francesco 5,5 – Poco presente nella mezz’ora di gioco: poca intraprendenza, pochi palloni giocati).
Hjulmand 5,5 – Per uno con la sua qualità e la sua abilità di regista, la pallaccia persa da cui nasce la punizione di Paredes è davvero grave (89′ Colombo S.V.).
Maleh 6 – Inizio da stantuffo in entrambe le fasi: attento in copertura e propositivo in avanti. Si sgonfia un po’ col passare dei minuti (60′ Blin 6 – Si cala subito nella gara, offrendo soluzioni ai compagni).
Oudin 6,5 – Nei primi 20′ è letteralmente ovunque, fungendo più da trequartista che da esterno alto. Con l’avanzare della sfida arretra il suo raggio d’azione, ma la qualità resta ottima.
Ceesay 6,5 – Mai statico e sempre a caccia del pallone, anticipando spesso e volentieri Bonucci. Freddo nel rigore del momentaneo pareggio, ma sciupa clamorosamente il gol del 2-2 tirando addosso a Szczesny (89′ Persson S.V.).
Banda 6 – Imprevedibilità, il suo marchio di fabbrica. A volte, però, è un po’ troppo fumoso, sbagliando un paio di scelte con la palla al piede. Dal suo lato, però, nascono pericoli con continuità.
Allenatore: Marco Baroni 6 – Non snatura l’atteggiamento della sua squadra, anche a Torino; formazione ordinata e non rinunciataria, come dimostra l’ottimo approccio. Se la gioca quanto possibile, sfiorando a più riprese il pareggio.