Riportiamo le pagelle di Juventus-Verona, posticipo domenicale della 24a giornata di Serie A. Bianconeri subito nel segno dei nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria, autori di un gol per tempo. Grazie a questo successo, i piemontesi scavalcano l’Atalanta al quarto posto, seppur con una gara in più. Gli scaligeri, invece, restano in nona posizione, a -6 dalla zona Europa e vedono interrotta una serie di due vittorie di fila.
Le pagelle di Juventus-Hellas Verona
Prima di analizzare le pagelle di allenatori e giocatori di Juventus e Verona, valutiamo la prova del direttore di gara.
Arbitro: Massimi 6 – Gara senza particolari sussulti per il fischietto di Teramo. Giusto non dare il rigore per il contatto Vlahovic-Gunter, che pare di lieve entità. Pochi episodi eclatanti, solo due cartellini e gestione tranquilla. Seguono le pagelle di Juventus-Verona.
Pagelle Juventus
Szczesny 6 – Il polacco controlla bene un paio di tiro-cross insidiosi, non corre mai particolari rischi. E arriva il terzo clean sheet di fila in campionato.
Danilo 6,5 – Il terzino verdeoro fa capire che era mancata la sua autorevolezza. Benissimo nel contenimento di Lazovic, spinge poco ma difende benissimo. Lavoro prezioso.
De Ligt 6 – Pochi brividi sulla schiena per l’ex Ajax, attento su tutti i palloni. Bene anche nell’impostazione dell’azione.
Chiellini 6 – Il capitano mette la solita grinta in tutti gli interventi, Lasagna non vede boccia praticamente mai. Costretto ad uscire per una botta, spera solo non sia nulla di grave. Senza di lui, ne risentirebbe tutta la Juve (75′ Rugani s.v.).
De Sciglio 6 – Il pupillo di Allegri cresce di gara in gara, alla soglia dei 30 anni. Essenziale e pulito in tutte le chiusure, esegue il suo compito con diligenza. Se gioca spesso titolare, un motivo ci sarà.
Arthur 6,5 – Bella regia per il brasiliano, che detta i tempi della manovra con competenza. Dimostra alla dirigenza che può ancora fare comodo, nonostante gli interessamenti dell’Arsenal. Pratico.
Zakaria 6,5 – Lo svizzero si scrolla via la timidezza iniziale, pagata con qualche errore alquanto banale. Bel diagonale a fulminare Montipò e a chiudere la partita. Si eleva col passare dei minuti, anche lui costretto ad alzare bandiera bianca (83′ McKennie 6,5 – Impegna subito seriamente Montipò e dialoga bene con i compagni. Sembra non avere le scorie della stanchezza.
Rabiot 6 – Un po’ confusionario, ma efficace. Costringe Montipò a un grande intervento, si rende utile con corsa e recupero palla.
Dybala 6 – Aprela strada al gol di Vlahovic, poi si prende qualche pausa di troppo. Tocchi deliziosi ma un po’ fini a sé stessi, decide di schiacciare sul pedale del freno. Per stasera, però, va bene così (75′ Cuadrado s.v.).
Vlahovic 7 – Si presenta all’Allianz Stadium con un gol in pallonetto e due grandi chance, le migliori della Juve nel primo tempo. Subito nel vivo dell’azione, si prende il voto del suo numero di maglia. Pesante come non lo è stato mai dalle parti di Torino.
Morata 6,5 – Il ruolo alla Mandzukic sembra veramente il suo. Fatica ad ingranare, ma serve un taglio perfetto a Zakaria e manda più volte Vlahovic in porta. Alla passerella finale, lo stadio lo tributa (83′ Kean 6 – Ci prova subito con una rasoiata, insidioso).
Allenatore: Allegri 6,5 – Una Juventus che non luccica, ma cinica e semplice, volta alla conquista dell’obiettivo. Compattezza difensiva e accentramento del gioco sul Vlahovic sono state la formula vincente. Ora la tanto agognata zona Champions è realtà e l’Inter dista 8 punti. Chissà, Max…
Pagelle Verona
Montipò 7 – Nettamente il migliore dei suoi. Miracoloso in almeno tre occasioni, capitombola in due ma è esente da colpe. Evita un passivo più pesante.
Ceccherini 5,5 – Dalle sue parti transita uno scatenato Morata e non sono buone notizie. Messo sotto pressione, non fa valere la sua esperienza (72′ Retsos s.v.).
Gunter 6 – Ringhia come un mastino su Vlahovic, marcandolo da difensore vecchio stampo. Non è facile, ma in alcuni duelli ne esce vincitore. Il teutonico tiene botta.
Casale 5,5 – Più volte disorientato, non tiene il passo dei funamboli bianconeri. Esce dai duelli personali con le ossa rotte, partita di sofferenza (84′ Sutalo s.v.).
Depaoli 6 – De Sciglio non lo impegna troppo, prova a sganciarsi in qualche frangente. Lotta fino al termine, strappa una sufficienza in pagella pur senza strafare. Certo, con Faraoni sarebbe un’altra musica.
Tameze 6 – Il francese ha il coraggio di provarci dalla distanza. Imposta con buon passo, non da disdegnare la sua prova. Pian piano si è guadagnato la fiducia di Tudor.
Veloso 5 – L’esperto mediano portoghese è in apnea per tutto il primo tempo. Non esce dalla pressione avversaria, il suo raggio d’azione è schermato. Tudor lo lascia negli spogliatoi (46′ Bessa 5,5 – L’italo-brasiliano è inserito per dare una marcia in più negli inserimenti. Inizia bene, ma finisce per perdersi nel vuoto).
Lazovic 5,5 – Di solito la sua corsa è un fattore aggiunto, oggi solamente avverso. Ciabatta malamente fuori un tiro che avrebbe riaperto i giochi a poco dalla fine. Poche sgommate e poca convinzione.
Barak 5 – Il ceco è il grande attore non protagonista. Sulla trequarti sbaglia tanti passaggi e si sgancia veramente poco. Lecito attendersi un po’ di più dalle sue qualità (72′ Kalinic s.v.).
Ilic 5 – Prestazione molto simile al suo compagno di reparto, con il demerito di toccare ancora meno palloni. Come previsto nei consigli fantacalcistici, vive una serata difficile. Mai pericoloso, mai suggerimenti da parte sua (84′ Praszeck s.v.).
Lasagna 5,5 – Un solo guizzo da posizione impossibile che Szczesny mura in calcio d’angolo. Tanta corsa ma poca concretezza, i muri di De Ligt e Chiellini sono duri da scalfire.
Allenatore: Tudor 6 – Fa quello che può con un attacco in piena emergenza. Subito sotto, la reazione nella ripresa è buona, ma la pressione non è abbastanza al cospetto della qualità bianconera. È mancata un po’ di cattiveria, che di solito contraddistingue le sue squadre. Fare di più, però, era quasi impossibile.