Le pagelle di Lazio-Milan (1-2): Tonali espugna l’Olimpico

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Riportiamo le pagelle di Lazio-Milan, gara valevole per il posticipo domenicale della 34a giornata di Serie A. Sandro Tonali, nel finale e di rimonta, regala una vittoria vitale per i rossoneri, che mettono pressioni ai cugini nerazzurri, vittoriosi sull’altra romana. Il vantaggio, dopo appena 4′, è del solito Ciro Immobile, sempre più simbolo del popolo biancoceleste. Dopo un primo tempo così così, nella ripresa i milanesi scatenano la propria mole di gioco e impongono il pari con Olivier Giroud. Forcing continuo degli ospiti che al 92′ trovano la spaccata finale del nativo di Brescia, col quale tornano momentaneamente a + 2 sui nerazzurri. In attesa, naturalmente, del recupero col Bologna di mercoledì 27.

Le pagelle di Lazio-Milan

Prima di riportare le pagelle dei protagonisti di Lazio e Milan, valutiamo la prova del direttore di gara.

Arbitro: Guida 5,5 – Qualche indecisione di troppo per il fischietto di Torre Annunziata. Manca un giallo a Kessié per un gomito alto su Milinkovic-Savic. Molto sospetto il tocco di mano di Luis Alberto sulla conclusione di Brahim Diaz: dubbio e VAR non consultato. L’episodio, comunque, non influenza in negativo la gara visto il risultato finale. Seguono le pagelle di Lazio-Milan.

Pagelle Lazio

Strakosha 6,5 – Bel tuffo del portiere albanese sull’insidiosa punizione di Theo Hernandez, così come su Rebic nella ripresa. Sembrava aver perso definitivamente il posto, dopo la gara di stasera rimarrà ben saldo.

Lazzari 6 – L’ex estense è un motorino nel primo tempo, tenendo in continua apprensione Theo Hernandez. Se parte in campo aperto, diventa quasi imprendibile. Un fattore in più sulla fascia. Arriva, però, ad andare in apnea su Leao (80′ Hysaj s.v.).

Patric 6,5 – Respinge le critiche con una performance di sostanza. Puntuale su più chiusure, ci mette una pezza quando la frittata sembra fatta. Il minore dei colpevoli (80′ Luiz Felipe s.v.).

Acerbi 5 – Decisamente rivedibile in occasione dell’1-2, un intervento maldestro che regala la vittoria al Milan. Sotto tono, è evidente: un finale di stagione in vista dell’addio complicato. 

Radu 5,5 – Il rumeno ci mette l’esperienza dall’alto delle sue 35 primavere. Il passo però non è quello dei tempi migliori ed è tardivo negli interventi. Manca anche la condizione (63′ Marusic 4,5 – Entra in campo con un piglio nettamente passivo, come quando confeziona a Rebic il pacchetto per il traversone dell’1-2).

Milinkovic-Savic 6,5 – Solito gladiatore, il serbo collega la spina di difesa e attacco, con tanta corsa e tempo di inserimento. Pennella un traversone perfetto per il guizzo di Immobile. L’ultimo ad arrendersi: per fortuna che non era al meglio.

Leiva 5,5 – Il regista brasiliano si eclissa un po’ dai ritmi del gioco, facendo un po’ di legna e facendosi evidente solo per un cartellino giallo. Gli anni iniziano a passare anche lui, vicino all’epilogo della sua avventura in biancoceleste (60′ Cataldi 5,5 – Entra nel momento di massima spinta del Milan e finisce anche lui nell’occhio del ciclone).

Luis Alberto 5 – Assente ingiustificato, che tocca pochissimi palloni. Disturbato da Tonali, non funge da regista offensivo. Passa quasi inosservato, da trequartista sapeva dare decisamente di più (60′ Basic 5,5  – Più incontrista, sbatte sul centrocampo rossonero. E si vede pochissimo).

Felipe Anderson 5,5 – Si accende a fiammate, ma decisamente troppo flebili. In velocità sembra poter spaccare la partita in due, ma è solamente una potenzialità. Non può bastare.

Immobile 6,5 – Lui c’è sempre, il miglior bomber in attività della Lazio. Lestissimo nel vantaggio, mette ancora lo zampino e fa esplodere l’Olimpico in contestazione. Poi, poco a poco, esce dal match.

Zaccagni 5,5 – In fase di involuzione dopo un ottimo momento. Spalle alla porta, l’ex Verona non riesce a rendersi ficcante. Non ha molti margini di manovra, non combina con i compagni.

Allenatore: Sarri 5,5 – La sua Lazio inizia al massimo, cercando di giocare le armi della ripartenza dopo il vantaggio. Un solo difetto: non scende in campo nella ripresa, consegnandosi al gioco avvolgente del Milan. Le romane non controbattono così al monopolio milanese di giornata.

Le pagelle di Lazio-Milan (1-2): Tonali espugna l'Olimpico

Pagelle Milan

Maignan 6 – Sostanzialmente inoperoso, non può fare alcunché sul tocco ravvicinato di Immobile. Bene nelle uscite e nelle prese alte.

Calabria 6 – La sua è una gara in crescendo. Impacciato e timoroso nel primo tempo, dopo il break accompagna maggiormente l’azione. Difetta un po’ in precisione.

Kalulu 6,5 – Il giovane francese inizia male, andando in marcatura troppo leggera su Immobile, libero di colpire. Poco a poco riprende la consueta fiducia dei suoi mezzi e non ha paura di affondare la scivolata, pur prendendosi qualche rischio. Rischio, però, più che consapevole.

Tomori 6 – Il collega inglese è meno in evidenza, ma si fa sempre rispettare, stoppando diagonali e facendo ripartire l’azione da dietro.

Theo Hernandez 6,5 – La freccia classe 1997 deve correre su binari più lenti, perché Lazzari sembra in stato di grazia, costringendolo alla difensiva. Tutta altra musica nella ripresa, quando si sgancia e il Milan è in massima pressione. 

Tonali 7,5 – L’uomo della provvidenza. Tantissimi recuperi in mezzo al campo, è il puro metronomo del Milan. Come se non bastasse, come un rapace da area di rigore, butta alle spalle di Strakosha la palla che vale la vittoria. Una stagione con la S maiuscola, impreziosita da un gol decisivo.

Kessié 6 – Senza infamia e senza lode. L’ivoriano ha il gravoso compito di limitare Milinkovic-Savic. Ci riesce in parte, perdendo nello strapotere fisico dello slavo. Per il resto, tampona e detta passaggi semplici, pur sbagliando poco.

Messias 6 – Totalmente annebbiato nei primi 45′, nella ripresa sfiora la rete dopo un super slalom ed è più pimpante. L’imprevedibilità sembra però un po’ mancargli nel momento decisivo (71′ Krunic 6 – Più operaio che trequartista, ci mette grinta e partecipazione).

Brahim Diaz 5 – Ancora fuori dal gioco. Lo spagnolo si muove molto tra le linee, risultando però poco determinante. Una presenza che non apporta praticamente nulla, la riconferma a Milano è sempre più dubbia (68′ Rebic 6,5 – Mette in mezzo la sfera decisiva per la vittoria e spaventa Strakosha da fuori. In evidenza rispetto alle ultime uscite).

Leao 7 – Semplicemente incontenibile. Dopo una partenza in sordina, lascia ripetutamente sul posto l’avversario, creando tre quarti delle chance rossonere. Ad oggi sembra impossibile fare a meno di lui. Occorre blindarlo, e al più presto (86′ Saelemaekers s.v.).

Giroud 6,5 – Non segnava dal 6 marzo, ma il campione decisivo è la punta dai gol pesanti. Inter, Napoli e ora anche Lazio. Sgomita e si dimena, non si arrende e come un falco si avventa sul pallone che riequilibra l’incontro. Esce vistosamente frustrato (68′ Ibrahimovic 6,5 – Poco mobile, chiaramente in deficit. Eppure, mette sul piede di Tonali la palla del successo. Semplicemente essenziale).

Allenatore: Pioli 6,5 – Porta a casa una vittoria importantissima contro il suo passato, grazie anche ai cambi Rebic e Ibrahimovic. Il gioco è straripante, soprattutto nel secondo tempo, quando mette i biancocelesti alle corde. Chi dava il Milan spacciato nel post-derby di Coppa Italia si deve ricredere. Domenica 1 maggio arriverà a San Siro la Fiorentina, ancora alle prese con lo ieri che torna ad animarsi. Il presente dice che bisognerà continuare a lottare.

Le pagelle di Lazio-Milan (1-2): Tonali espugna l'Olimpico

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