Le pagelle di Lecce-Hellas Verona (0-1): scaligeri corsari

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Il Verona torna a vincere in trasferta dopo oltre un anno, il 30 aprile 2022 contro il Cagliari. Lo fa battendo il Lecce al Via del Mare, un vero e proprio scontro diretto in ottica salvezza per la 34a giornata di Serie A. Partita non bellissima, ma basta un gol di Cyril Ngonge, subentrato dalla panchina, a consegnare i tre punti agli scaligeri, ora 17esimi a +3 sullo Spezia terzultimo. Per i salentini, invece, seconda sconfitta consecutiva e +4 sulla zona calda della classifica. Seguono le pagelle di Lecce-Verona.

Le pagelle di Lecce-Hellas Verona (0-1)

Prima di riportare le pagelle dei protagonisti di Lecce e Hellas Verona, diamo in giudizio alla prova del direttore di gara.

Arbitro: Massa 6 – Il fischietto di Imperia dirige la gara con severità, punendo subito i giocatori in atto di protesta. Probabilmente manca un giallo a Hien per una brutta entrata, per il resto resta coerente con il suo metro di giudizio. A seguire le pagelle di Lecce-Verona.

Pagelle Lecce

Falcone 6,5 – Tiene su la baracca in almeno due circostanze, soprattutto su Djuric nella prima frazione. Nulla può sul tiro al veleno di Ngonge.

Gendrey 5,5 – Nei primi minuti è saltato a ripetizione da Lazovic, senza che riesca a prendere contromisure. Poi il serbo abbassa i giri del motore e si riassesta, ma è poco incisivo in avanti.

Baschirotto 6 – Solita gara di temperamento per il classe 1996, che gioca di anticipo e ruggisce sugli avversari. Sebbene Djuric sia un cliente alquanto scomodo, la lotta è contro di lui.

Umtiti 6 – Il campione del mondo del 2018 non commette particolari sbavature, registrando delle buone chiusure. Non soffre particolarmente.

Gallo 5,5 – Rispetto a Gendrey ha maggiore licenza di offendere poiché Faraoni è maggiormente difensivo. Tuttavia, sbaglia a più riprese la scelta del passaggio e risulta macchinoso.

Blin 5,5 – Non particolarmente effervescente, ha una chance buona da corner ma la cestina. Un’unica fiammata di una prestazione un po’ sotto le corde (72′ Gonzalez s.v.).

Hjulmand 6 – Il consueto metronomo del Lecce detta i ritmi del gioco e non si scompone, neppure in una serata così complicata. Lui risponde sempre presente.

Oudin 6 – Confermato nella sua nuova veste da mezzala, affina il suo ruolo in mezzo al campo e sbaglia pochi palloni. Non fa cose trascendentali, ma si porta a casa la sufficienza (83′ Colombo s.v.).

Strefezza 5 – Il grande assente della serata. Da lui ci si attendono giocate, invece non si accende e gioca a ritmo compassato. Non dà mai il cambio passo.

Ceesay 5,5 – Certo, con così pochi palloni ricevuti non è facile ritagliarsi un ruolo da protagonista. Anche vero però che ci mette del suo, risultando poco decisivo nella prima pressione, in cui il Lecce ha costruito molte delle sue fortune.

Di Francesco 5 – Totalmente avulso. Sbaglia tutto lo sbagliabile e calcia alle stelle una sfera che avrebbe meritato miglior trattamento. Butta un’altra occasione dal 1′ (72′ Banda 6,5 – Subito vivace, cambia passo e costringe Montipò a distendersi).

Allenatore: Baroni 5,5 – Girone di ritorno con un netto passo indietro. La squadra è meno cattiva in fase di pressing e sbaglia le scelte tecniche negli ultimi metri. Probabilmente Banda e Colombo entrano eccessivamente tardi. Ora la zona pericolante è a soli 4 punti, è un peccato per quanto di buono fatto al giro di boa. Sotto di intensità.

Le pagelle di Lecce-Hellas Verona (0-1): scaligeri corsari

Pagelle Hellas Verona

Montipò 6 – Attento su tutti i palloni alti, si deve solamente sporcare i guantoni su Banda. Serata nel complesso tranquilla.

Dawidowicz 6,5 – Ottimo il lavoro su Strefezza, che non ha il modo di respirare sull’esterno. Funge anche da regista arretrato, una prova completa.

Hien 7 – Un armadio. Sfrutta tutto il suo bagaglio fisico per sbaragliare Ceesay, ne fa un punto di forza. Di lì non si passa, è stato chiarissimo.

Magnani 6 – Forse dei tre dietro l’elemento maggiormente in affanno, a causa dell’inventiva degli esterni del Lecce. Ad ogni modo, ci mette sempre una pezza.

Faraoni 6 – Interessato a contenere Di Francesco, si contiene nelle folate offensive, come spesso avvenuto in questa annata. Non si risparmia mai in fatto di corsa (70′ Depaoli s.v.).

Abdilgaard 6 – Notevole la quantità di muscoli in mezzo al campo, ha il compito principale di arginare le fonti di gioco del Lecce. In fin dei conti, ha portato a termine la sua missione.

Duda 5,5 – Di fatto gioca da mediano e chiaramente non è un ruolo che gli si addice. Lotta molto ma non trova spunti per colpire, si incaponisce e perde palloni importanti (70′ Sulemana s.v.).

Tameze 6,5 – Tanta densità e senso di sacrificio, ripulisce tanti palloni insidiosi in area di rigore. Lavoro preziosissimo.

Lazovic 6,5 – Parte carico a mille e offre due palloni golosissimi per Djuric. Alla distanza cala, ma la sua corsa è un elemento fondamentale per questo Verona (89′ F. Terracciano s.v.).

Verdi 5,5 – Un passo indietro rispetto alle ultime performance. Fatica a trovare la collocazione giusta e attira a sé pochi palloni. Di fatto mai insidioso (64′ Ngonge 7 – Spacca la partita con un tiro che potrebbe valere una stagione. Arrivato a gennaio in punta di piedi, sta segnando gol decisivi).

Djuric 6,5 – Veramente incredibile come con i suoi centimetri riesca a far salire la squadra. Le palle aeree sono tutte le sue ed è sfortunato: traversa e miracolo di Falcone. Avrebbe meritato il gol.

Allenatore: Zaffaroni 6,5 – Il Verona ingarbuglia il gioco del Lecce, applicando intensità e determinazione su ogni pallone. Concede pochissimo e costruisce le migliori occasioni da rete, trovando lo squillo nella ripresa. La compagine sembra essersi compattata per un obiettivo che fino a qualche mese fa sembrava quasi impossibile. Ora basta crederci.

Le pagelle di Lecce-Hellas Verona (0-1): scaligeri corsari

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