Pagelle Inter Manchester City. Oggi questa partita l’ho giocata mentalmente più volte. Ho cerato di capire chi poteva essere il protagonista della serata tra i tanti campioni in campo. Ho pensato a cosa avrebbero potuto inventare Inzaghi e Guardiola. A chi, dalla panchina, avrebbe potuto entrare e spaccare la partita. Poi ho pensato che la cosa migliore era aspettare e gustarsela fino in fondo. Così ho fatto. Vediamo come è andata.
Le pagelle di Manchester City-Inter
Prima di analizzare le pagelle dei giocatori e degli allenatori di questa finale di Champions League tra Inter e Manchester City proponiamo quella dell’arbitro.
Arbitro: Szymon Marciniak 5 – Arbitro di grandissima esperienza, internazionale dal gennaio 2011 e nel 2022 è stato eletto come il migliore al mondo dall’IFFHS e a dicembre ha diretto la finale del Mondiale. Nel primo tempo adotta un metro di misura che fa somigliare il gioco più alla lotta greco romana che al calcio. Nel secondo aggiusta il tiro. Ma mancano sempre falli e qualche cartellino. Rende più brutta la partita.
Pagelle Manchester City
Ederson 6 – Partita da paura, per i compagni. Appoggi sbagliati per i compagni palloni non gestiti con attenzione. Si riscatta con qualche parata importante e buone uscite nel secondo tempo
Aké 6 – In appoggio e in uscita dalla difesa è ottimo. Se deve marcare in area di rigore ha molti limiti. Ma stasera può contare su un reparto difensivo di alto livello e sembra non soffrire troppo.
Stones 7,5 – La vera anima del centrocampo del Manchester City. Fa tutto e lo fa bene, Qualità, fisicità il migliore dei suoi (75′ Walker 6 – Entra quando serve lavoro sporco, fatica, difesa. Ne ha da vendere, non è un problema per lui).
Rúben Dias 7 – Nel primo tempo controlla Dzeko. Nel secondo se la vede con Lukaku e ha sempre la meglio. Ottima partita.
Akanji 6,5 – Nel duello ad alta quota con Dzeko ha spesso la meglio. Quando esce testa alta è un bel vedere
Rodri 7,5 – Equilibratore del centrocampo, Copre la difesa ma ha capacità di costruire gioco come pochi. Grande recuperatore, Tiro da fuori non male come nell’occasione dell’1-0.
Bernardo Silva 6,5 – Cerca l’uno contro uno contro uno con continuità. Stasera non riesce a superare i giocatori dell’Inter con facilità ma è sempre pronto a riproporre l’azione offensiva appena la sua squadra entra in possesso.
De Bruyne 6,5 – Tempo di un paio di passaggio filtranti, un tiro da fuori, la solita qualità poi un infortunio lo costringe ad uscire (36′ Foden 6 – Ci mette lo spunto, la brillantezza, la velocità. Veramente pericoloso in un solo caso).
Gündogan 6 – Non è oggi il giocatore ammirato nelle ultime uscite. Gioco oscuro, pochi lampi ma tanta concretezza quando serve.
Grealish 6,5 – Tiene in grande apprensione la fase difensiva dell’Inter, gioca molti palloni ma non riesce quasi mai a superare l’avversario. Ha il merito di guadagnarsi diversi calci di punizione.
Haaland 6 – Appannato da diverse settimane. Ha una sola occasione, non facile, e non la realizza. Il suo contributo lo da nella lotta che non manca mai.
Allenatore: Guardiola 6 – Vince la terza Champions League come mister dopo qualche anno di digiuno. Porta a Manchester City per la prima volta sul trono d’Europa. Non il miglior Manchester City della stagione. Non una grande partita. La sentiva molto e si è visto dalla sua gestualità in panchina. Pensava anche di non farcela e la tensione si è vista.
Pagelle Inter
André Onana 6,5 – Parata da gol nel primo tempo su Haaland. Giocatore aggiunto, il suo contributo e la sua presenza si sono sentiti e come.
Darmian 6 – Prezioso nei raddoppi su Haaland, Confusionario nel far ripartire l’azione (83′ D’Ambrosio 6 – Lotta come può ma la partita è segnata. Non è da lui che si può pretendere la svolta).
Acerbi 6,5 – Lotta con Haaland e riesce a contenerlo molto bene, anche grazie all’aiuto dei compagni di reparto.
Bastoni 7 – Si trova spesso a duellare con Bernardo Sila e non gli concede mai il fondo. Anche quando De Bruyne viene sul suo lato non perde il controllo. Spesso chiude su Haaland e non sbaglia una chiusura (75′ Gosens 7 – Ingresso notevole. Più volte mette palle interessanti in area, crea superiorità numerica sulla sinistra. Il Manchester City lo soffre).
Dumfries 6 – Soffre Grealish e gli affondi di Aké. Poco preciso e costante nell’appoggio alla manovra (75′ Bellanova 6,5 – Entra con personalità e coraggio. Si propone spesso e mette palle interessanti in area. Personalità che gli farà guadagnare spazio in futuro).
Barella 6,5 – Meno brillante del solito, soffre la presenza fisica del centrocampo del Manchester City. Ma l’impegno non manca ed è, come sempre, non manca.
Brozovic 6,5 – Il più presente dei suoi. Nei recuperi palla, nell’accelerare o rallentare l’azione, nelle aperture sugli esterni liberi. Scelta non scontata di Inzaghi ma azzeccata.
Çalhanoglu 6 – Si nota per il gioco rude e la decisione dei contrasti. Meno slanci verso il centrocampo avversario (83′ Mkhitaryan S.V.).
Dimarco 6,5 – Bernardo Silva e Akanji in appoggio sono una bella gatta da pelare. Ma il coraggio non gli manca e si propone ogni volta che trova lo spazio per farlo. Meritava il gol del pareggio. Giocata con astuzia solo la traversa lo ferma.
Dzeko 6,5 – Arriva su ogni pallone alto che arriva dalla difesa. Meno efficace del solito ma per merito della difesa degli inglesi, veri mastini adatti agli scontri ad altezza elevata (57′ Lukaku 5 – Annata negativa per tranne brevi periodi. Entra e fa solo confusione, para un tiro a botta sicura di Dimarco. Sbaglia all’89 un gol già fatto. Partita da dimenticare).
Lautaro Martínez 6,5 – Si vede meno del solito nel primo tempo solo perché non segna e perché le azioni d’attacco dell’Inter sono meno lineari e precise, grazie a un centrocampo dominante degli inglesi e di una difesa molto precisa. Quando nel secondo tempo ha l’occasione d’oro non la sfrutta al meglio.
Allenatore: Inzaghi 7 – Complimenti. Prima finale di Champions League e la gioca contro i grandi favoriti senza timore, restituendo colpo su colpo al collega. Tradito da alcuni cambi, Lukaku su tutti. Ma nelle scelte e nell’approccio alla partita non sbaglia nulla.