Le pagelle di Manchester City-Real Madrid (4-3): show all'”Etihad Stadium”

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È stata una serata di spettacolo puro per chi, allo stadio o sul divano di casa, ha assistito all’andata della semifinale fra Manchester City e Real Madrid (di seguito le pagelle). In un “Etihad Stadium” stracolmo, i padroni di casa hanno dominato la gara, portandosi in vantaggio dopo soli 2′ con De Bruyne. Il gioco innovativo e molto mobile proposto da Pep Guardiola (così distante da quello nostrano cui siamo abituati) ha messo in seria difficoltà la difesa dei blancos, che all’11’ hanno subito la rete di Gabriel Jesus. Nonostante le difficoltà, il Real è stato in grado di rialzare la testa alla mezz’ora con una splendida girata al volo del solito Benzema.

Nella ripresa, il copione non è cambiato e i ritmi sono rimasti altissimi fino al 90′ senza alcun calo della qualità messa in campo. Il City è riuscito a segnare 2 gol (con Foden e Bernardo Silva), ma il Real in entrambe le occasioni è stato in grado di rispondere, grazie prima all’assolo di Vinícius Júnior e poi al cucchiaio “tottiano su rigore di Benzema.

Le pagelle di Manchester City-Real Madrid

Prima di passare alle pagelle di giocatori e allenatori di Manchester City-Real Madrid, proponiamo quelle del giudice di gara e dei suoi assistenti.

Arbitro: Kovács 9 – I 16 falli fischiati in tutta la partita rappresentano al meglio la prova di altissimo livello del direttore di gara rumeno, degna dello spettacolo mostrato in campo dalle due squadre. Se il ritmo del match è così alto durante tutta la gara i meriti sono tutti suoi e dei suoi assistenti, che non sbagliano nemmeno le chiamate più complicate. Il capolavoro di Kovács avviene però in occasione del gol di Bernardo Silva, quando concede un vantaggio “inusuale” ai Citizens e la sua scelta si rivela azzeccata. Bene anche la gestione dei cartellini (Marinescu/Artene 7).

Pagelle Manchester City

Ederson 5,5 – Poco impegnato nell’arco dei 90′, visto il predominio del City in termini intensità e occasioni create. Il mezzo voto in meno è dovuto alla poca sicurezza con cui gestisce alcuni palloni con i piedi nel primo tempo e perché – forse – avrebbe potuto fare qualcosa di più sul gol di Vinícius Júnior.

Zinčenko 6,5 – La grande prestazione dell’ucraino è macchiata dalla mancata copertura su Benzema in occasione del primo gol del Real. I pochi centimetri che concede al francese bastano per la punizione – forse fin troppo severa – del 2-1. L’ottimo lavoro che fa in costruzione è encomiabile ed essenziale per la manovra d’attacco fantasiosa e imprevedibile del City di Guardiola.

Rúben Dias 7 – In una partita in cui gli attaccanti hanno giocato molto meglio dei difensori, lui è l’eccezione. Attento su ogni pallone, domina nella propria metà campo per anticipi e gioco aereo: Benzema preferisce stargli alla larga e trovare spazio decentrandosi e andando a prendere palla sulla trequarti. Ci prova anche davanti, ma manca la palla del 5-3 per pochi centimetri.

Laporte 5 – Il calcio di rigore provocato – pur con una buona dose di sfortuna – incide molto sulla sua valutazione. Permette al Real di chiudere una gara giocata nettamente peggio del City con una sola rete di svantaggio. Male anche in occasione del gol di Vinícius, al quale concede troppo spazio per puntare direttamente la porta, e quando si spinge in attacco, visto che si mangia un gol apparentemente facile. Per sua fortuna viene poco sollecitato da Rodrygo sul suo lato. 

Stones 5,5 – Non è al meglio e sicuramente questo condiziona parecchio la sua prestazione, che è piuttosto sottotono soprattutto in fase di costruzione. Commette alcuni errori di disattenzione ad inizio partita che rischiano di provocare grossi danni, ma gli attaccanti del Real non riescono ad approfittarne (36′ Fernandinho 6 – Luci e ombre nella gara del capitano dei Citizens, che sostituisce l’infortunato Stones adattandosi a giocare in un ruolo non suo. Nell’arco di 2′, dal 53′ al 55′ compie la cosa migliore e la peggiore della sua partita: prima recupera il pallone e serve a Foden l’assist per il 3-1, poi si rende colpevole del grave errore in marcatura che spalanca a Vinícius un’autostrada per mettere a segno in 3-2).

De Bruyne 8 – Giocatore di un’intelligenza tattica superiore. A 2′ dal fischio d’inizio vede la possibilità di creare superiorità numerica nell’area del Real Madrid e ci si butta senza indugi. Segna così di testa il gol che sblocca la gara. Per tutta la partita agisce da pendolino fra l’attacco e il centrocampo, alzandosi a pressare in fase di non possesso e abbassandosi fra le linee in costruzione e in contropiede. Suo anche l’assist a Gabriel Jesus per il 2-0: è lui il migliore fra le pagelle del City contro il Real Madrid.

Le pagelle di Manchester City-Real Madrid (4-3): show all'"Etihad Stadium"

Rodri 6,5 – Il motore del City: è lui il perno intorno al quale Guardiola fa girare la sua macchina da gol (quasi) perfetta. Come al solito grande precisione nei passaggi e ritmo altissimo per lo spagnolo classe ’96.

Bernardo Silva 7,5 – Come De Bruyne si rende protagonista di una gara molto intelligente, nella lettura sia delle singole azioni, sia dei diversi momenti della partita. In costruzione spesso si abbassa e aiuta Rodri ad uscire in palleggio dal pressing alto dei blancos. Ciò non gli impedisce di farsi trovare pronto a colpire davanti: è ciò che avviene in occasione della rete del 4-2, che segna centrando con una gran botta di mancino il 7 alla destra di Courtois.

Mahrez 6 – Costruisce da solo l’azione che porta al gol dell’1-0 e serve a De Bruyne un assist al bacio. Poi, quello che sembrava il preludio di una grande prestazione, si trasforma in un vero e proprio psicodramma per l’algerino, che sbaglia diverse scelte negli 11 metri finali e non riesce mai a chiudere la gara. Il battibecco prolungato con Guardiola racconta tutto sulla sua serata nervosa.

Foden 7 – Parte largo a sinistra e nel primo tempo mette in seria difficoltà la difesa del Real con le sue accelerazioni nello stretto. Come Mahrez, ha una parte di colpa nel non essere riuscito a chiudere per tempo la partita, ma ciò gli viene perdonato quando nella ripresa sigla di testa in tuffo la rete del 3-1. E soprattutto quando gestisce il pallone, che accarezza con una maestria unica.

Gabriel Jesus 7 – L’unico punto di riferimento offensivo – se così si può definire – del City è bravo a non farsi fagocitare dalla difesa del Real. Rimane sempre molto mobile nell’arco di tutta la gara. Ciò gli consente di rendersi imprevedibile e di mettere in seria difficoltà sia Militão che Alaba (e poi Nacho). Nel tête-à-tête con il difensore austriaco, il centravanti brasiliano dimostra tutto il suo killer instinct, girandosi in pochi centimetri e fulminando Courtois (83′ Sterling s.v.).

Allenatore: Guardiola 8,5 – Ennesima lezione di calcio del tecnico dei Citizens, che fa giocare la sua squadra nel futuro. Il Manchester City, quando attacca, sembra una macchina perfetta. Costringe gli avversari a comprimersi in difesa e poi li punisce con incursioni velenose con e senza palla. Qualcosa da rivedere – ma forse la colpa non è tanto dovuta alle scelta tattiche dell’ex allenatore blaugrana quanto a quelle dei giocatori in campo – c’è invece nell’atteggiamento. È troppa la passività con cui i suoi ragazzi permettono al Real di accorciare in più occasioni, nonché la poca precisione in fase di finalizzazione. Gare così sono da chiudere senza se e senza ma.

Pagelle Real Madrid

Courtois 6 – Il portiere belga compie una sola parata durante l’intero match, ma subisce ben 4 gol, sui quali ha pochissime colpe. Forse avrebbe potuto tentare qualcosa in più in occasione della rete di Bernardo Silva, che lo trafigge sul suo palo, ma il tiro è fortissimo, preciso e ravvicinato.

Carvajal 5,5 – Due imprecisioni commesse in tutta la partita costano al Real Madrid 2 gol e a lui una delle insufficienze fra le pagelle dei blancos contro il Manchester City. Ad inizio partita non è abbastanza stretto sul cross di Mahrez e non riesce a chiudere in diagonale su De Bruyne. Copione simile in occasione della rete di Foden, dove però ha l’attenuante dell’errore in costruzione di Mendy, che lo prende in contropiede.

Militão 5 – Lo strapotere fisico che mette in mostra non basta per salvare il difensore brasiliano da una prestazione insufficiente. In campo gioca con una leggerezza sconfortante per un difensore anche in situazioni delicate, e spesso provoca inutili pericoli alla propria squadra con diverse letture sbagliate, sebbene non abbia colpe dirette sui gol subiti.

Alaba 4 – In semifinale di Champions League non puoi permettere all’attaccante che stai marcando di girarsi in area mentre si trova spalle alla porta e segnare. Soprattutto se ti chiami David Alaba e hai all’attivo 102 presenze nella massima competizione europea per club. In attacco va vicino al gol, ma non inquadra la porta di testa. Fra i peggiori nelle pagelle di Manchester City-Real Madrid, la sua sostituzione viene giustamente effettuata ad inizio secondo tempo (46′ Nacho 6 – Entra per evitare ulteriori danni e aggiustare un po’ le misure difensive del Real. Tutto sommato, difensivamente è il meno peggio fra i suoi, anche se è piuttosto mal posizionato in occasione del 3-1 di Foden. In impostazione è razionale, anche se spesso si limita al compitino).

F. Mendy 6 – Sufficienza guadagnata a stento non tanto per il contributo in fase difensiva – quasi assente – quanto perché fornisce entrambi gli assist per i primi 2 gol del Real, il primo a Benzema con una pennellata morbida in mezzo, il secondo a Vinícius, che è abilissimo nel far sfilare la sfera alle spalle di Fernandinho.

Valverde 5 – Messo in grossa difficoltà nel primo tempo dalla grande mobilità senza palla degli interpreti del Manchester City, si perde il taglio di De Bruyne in area dopo soli 2′: il belga non si lascia sfuggire l’occasione per l’1-0. Nella seconda frazione, spostato più avanti, emerge per la generosità della corsa e per qualche bella giocata nei minuti finali, ma non è abbastanza. Precisione dei passaggi non altissima.

Kroos 5 – Il tedesco è autore di una prova molto al di sotto delle aspettative, sia in fase difensiva che quando si tratta di costruire. Tende infatti ad abbassarsi troppo sulla linea difensiva concedendo troppo spazio alla manovra avvolgente del City. Nella gestione delle ripartenze sembra meno lucido del solito.

Modrić 6 – Il trentaseienne croato è uno dei pochi a guadagnarsi la sufficienza nella mediana dei blancos. Come i compagni di reparto, nel primo tempo soffre molto la mobilità del centrocampo del City. A differenza loro, però, non si arrende, e nella ripresa riesce a costruirsi anche un’occasione di mancino da fuori area e a mostrare tutta la sua classe in alcune splendide giocate (79′ Dani Ceballos 6,5 – Entra bene e dà linfa nuova ad una squadra che sembrava alle corde, ma il tempo è troppo poco per incidere davvero).

Rodrygo 5 – Solamente un guizzo nell’arco dei 70′ giocati dall’ex Santos, che però si fa ipnotizzare in tale circostanza da Ederson. Troppi i palloni persi (5) e nessun dribbling riuscito per il brasiliano, che a tratti sembra completamente avulso dalla manovra offensiva del Real. Anche in fase difensiva il suo apporto non è soddisfacente (70′ Camavinga 5,5 – Nel complesso il suo ingresso è positivo per la squadra, che grazie a lui trova maggiore fisicità in mezzo al campo. L’errore sul gol del 4-2, però, è ingenuo. Aspettandosi il fischio dell’arbitro per il fallo su Zinčenko, infatti, si ferma e concede a Bernardo Silva il tempo per prendere palla e segnare).

Benzema 8,5 – Come ha giustamente affermato Ancelotti a fine gara, il Pallone d’oro sembra solo essere una questione di tempo. Ennesima partita incredibile in Champions per Karim “The Dream”, il quale trascina i suoi in una sconfitta di misura. Vista la prestazione del Real, questa ha il sapore di vittoria. Quando vede i compagni in difficoltà prende in mano la squadra con qualità e grinta, e al primo pallone utile sigla il 2-1 con un tiro al volo di mancino che bacia il palo. Per un po’ sembra sparire dalla gara, ma ciò è dovuto alla grande prestazione del City. Nel finale di partita, però, si conquista contrastando Laporte il rigore del 4-3, che segna con un cucchiaio dal sapore “tottiano” per qualità e freddezza. La sua è la migliore fra le pagelle di Manchester City-Real Madrid.

Le pagelle di Manchester City-Real Madrid (4-3): show all'"Etihad Stadium"

Vinícius Jr 6,5 – Poco presente in fase difensiva, il brasiliano classe 2000 sembra assentarsi per larghi tratti della gara, salvo ricomparire nel momento decisivo. Con uno spunto sublime per idea e accelerazione si auto-lancia nello spazio attraverso un velo che coglie impreparato Fernandinho. Dopo metà campo percorsa palla al piede in velocità ha la lucidità per trafiggere Ederson e il merito di tenere aperto il match (88′ Asensio s.v.).

Allenatore: Ancelotti 5 – La prestazione del suo Real non è di certo sufficiente. Dominato per qualità e intensità dal City, che sembra giocare una versione evoluta dello sport praticato dai comuni mortali, balla troppo in difesa, come dimostrano i 4 gol subiti. Nel secondo tempo trova alcune contromisure inserendo Nacho al posto di Alaba e Camavinga per Rodrygo. Ma Carletto sa bene che, se questa sera si è conclusa ampiamente meglio di come poteva andare, il merito è tutto di Karim Benzema. Per il ritorno al “Santiago Bernabéu”, il tecnico di Reggiolo dovrà certamente inventarsi qualcosa di meglio.

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