Riportiamo le pagelle di Manchester United-Burnley, match conclusivo della 20a giornata di Premier League. I Red Devils all’Old Trafford sbrigano la pratica nel primo tempo: McTominay, un’autorete di Mee e Cristiano Ronaldo la indirizzano già al 35′. Inutile la rete di Lennon, che condanna comunque i Clarets alla sesta gara di fila senza vittorie. I rossi si issano a quota 31, a -4 dal quarto posto occupato dall’Arsenal, mentre gli uomini di Dyche restano distanti due lunghezze dalla zona salvezza, occupata dal Watford.
Le pagelle di Manchester United-Burnley
Prima di analizzare le pagelle di allenatori e giocatori di Manchester United e Burnley, valutiamo la prova del direttore di gara.
Arbitro: Moss 6 – Partita assolutamente tranquilla, senza episodi eclatanti da segnalare. Forse manca un giallo per una trattenuta su McTominay, ma è un minimo dettaglio. Non estrae mai il taccuino. Seguono le pagelle di Manchester United-Burnley.
Pagelle Manchester United
De Gea 6 – Vede infilarsi lentamente il tocco delizioso di Lennon. Per il resto della serata, si concede sbadigli.
Wan-Bissaka 6 – Qualche errore di leziosità spiega come il classe 1997 debba ancora crescere nella mentalità nel corso del match. Spinta non eccessiva, deve aggiustare la concentrazione nei 90′.
Bailly 6 – Poche sbavature e pochi patemi nel contenere uno spento Wood. Si fa male ed è costretto a uscire (66′ Varane 6 – L’ex Real Madrid entra in una fase del match più soporifera, poco lavoro da svolgere).
Maguire 6 – Fa valere il fisico e lascia poco spazio agli attaccanti avversari. Preciso nelle chiusure e nelle spazzate.
Shaw 6,5 – Il mattatore contro l’Italia ad Euro 2020 si costruisce una serata da protagonista. Tante sgroppate sulla fascia sinistra, l’assist per Sancho e un gol sfiorato. Prestazione più che positiva.
Sancho 6,5 – A tratti sembra quasi dormiente, ma si risveglia al momento giusto per propiziare l’azione che porta all’autorete di Mee. Quanto basta per essere incisivo, chissà se giocasse al massimo del motore.
McTominay 7 – Il mediano scozzese si inventa un bel tiro da fuori ed è un incontrista molto sapiente in mezzo al campo. Fa gravitare su di lui tanti palloni, sfiora anche il raddoppio. Cresce in leadership e tenacia.
Matic 6 – Compiti di regia molto scolastici, non rischia troppo la giocata ma copre bene la sua zona. D’altronde, è il suo scopo principale.
Greenwood 6 – Si accende a intermittenza il classe 2001. Ha le stigmate del grande talento, ma deve imparare a gestirlo meglio durante la partita. Se avrà continuità, può diventare un grande (81′ Dalot s.v.).
Cavani 5,5 – El Matador mata poco. Si danna l’anima ma nell’unica occasione che ha per segnare è in fuorigioco. Avulso dalla manovra, particolarmente nervoso nel finale.
Ronaldo 6,5 – Un gol divorato al 6′ a tu per tu con Henessey, uno realizzato a porta vuota. Non si accontenta mai e vuole sempre il meglio di sé. CR7 sale a quota 8 reti in Premier, un bottino che intende incrementare (90′ Fred s.v.).
Allenatore: Rangnick 6,5 – Non inciampa come a Newcastle e porta a casa 3 punti preziosi per la corsa alla Champions. Massimo risultato col minimo sforzo, ma i giocatori delle volte sembrano risentire di incertezze: tocchi sbagliati ed errori banali. Avrà tempo per lavorarci su.
Pagelle Burnley
Hennessey 6,5 – Tre autentici miracoli, tra cui quello su cui Ronaldo firma il 3-0. Limita i danni, il portiere del Galles è il migliore dei suoi.
Lowton 5,5 – L’eterna spinta di Shaw lo costringe a fare il terzino vecchio stile. Poco spazio per respirare, figurarsi per spingere.
Tarkowski 5 – Come il suo numero di maglia. Troppo leggero nella marcatura su Sancho, affonda con tutta la nave nei primi 35′. Troppa la differenza con le stelle dello United.
Mee 5,5 – Il capitano prova ad alzare la testa e compie un lavoro migliore rispetto al compagno di reparto. Sua la deviazione decisiva che apre le porte al 2-0 avversario.
Taylor 5 – Desaparecido. Un cognome come tanti, in una serata anonima. Quasi non tocca il pallone, non collabora con la squadra.
Gudmundsson 5,5 – Non riesce a sfondare. L’islandese sbaglia spesso l’ultima scelta od è costretto a ripiegare indietro. Poca sostanza sulla fascia.
Cork 5 – Risucchiato da McTominay e Fred. Vaga senza essere una diga, ma un fiume in piena. E lo United ci sguazza a meraviglia (59′ Stephens 5,5 – Non aggiunge alcun valore aggiunto alla gara).
Westwood 5,5 – Non demerita, ma è troppo poco per risplendere. Si incarica della battuta dei calci d’angolo, nessuno è preciso. Una vita da mediano.
McNeil 6 – Almeno ci prova. Molto attivo, tenta di mettere in difficoltà Shaw. Diversi cross per i compagni, che non trovano compagni lesti. A campo aperto, dimostra di poter essere pericoloso (84′ Pieters s.v.).
Lennon 6,5 – Si inventa un gran bel gol di fino, di difficile fattura. Un lampo che accende solo per poco tempo le speranze dei suoi. Fa valere la sua esperienza, un tocco di palla importante (74′ Vydra s.v.).
Wood 5,5 – Spigoloso, fa a sportellate e si procura poco margine di manovra. Dopo un’occasione cestinata sullo 0-0, il neozelandese si eclissa pian piano dal gioco. Deve ritrovare lo spirito del bomber.
Allenatore: Dyche 5,5 – L’approccio è buono, ma basta un’azione per far crollare il castello di carte. Poca incisività e poca costruzione, il Burnley non sa più vincere. Vive di gare come queste, dopo nove anni in panchina dei Clarets. Per uscire dalla relegation zone, però, servirà più qualità. E un Cornet di cui sente maledettamente la mancanza…