Analizziamo le pagelle di Manchester-United-Roma, primo atto della semifinale di Europa League. Risultato netto all’Old Trafford, che 14 anni dopo risulta fatale ai giallorossi. Non bastano i gol di Pellegrini dal dischetto e Dzeko: nella ripresa i Red Devils salgono in cattedra e ne infilano cinque. I ragazzi di Fonseca, comunque, sono influenzati da tre infortuni a gara in corso a Veretout, Spinazzola e Pau Lopez, tre titolari, dopo 37′. Ora all’Olimpico servirà vincere con un miracoloso 4-0, impresa quasi impossibile.
Le pagelle di Manchester United-Roma
Prima di riportare le pagelle di giocatori e allenatori di Manchester United e Roma, inseriamo quella sull’arbitro.
Arbitro: Del Cerro Grande 6 – Attento nel tocco di mano di Pogba: giusto dare il rigore, mano larga. Qualche dubbio in più sul penalty assegnato allo United, in quanto Smalling interviene su Cavani quando l’azione sembra essersi spenta. Il fischietto spagnolo punisce il contatto, resta qualche interrogativo. Giusti i cartellini.
Pagelle Manchester United
De Gea 6 – Osserva la palla rotolare in fondo al sacco in due occasioni, senza poter fare granché. Poi mai sollecitato.
Wan-Bissaka 6 – Nel primo tempo è abbastanza contratto, anche perché Bruno Peres lo controlla. Poi nella ripresa prende coraggio e dal suo tiro nasce il 3-2 che decide la partita.
Lindelof 6 – Non corre particolari pericoli dalle sue parti, presidia la sua zona con sicurezza, senza mai scomporsi.
Maguire 5,5 – Indecisione in occasione del gol di Dzeko, quando si fa tagliare dal cross basso di Pellegrini. Poi non corre troppi altri rischi, ma è un errore che avrebbe potuto pesare, da un giocatore del valore ci si aspetta un po’ più di attenzione.
Shaw 6,5 – Infilato dall’inserimento di Dzeko, non si scoraggia ed innalza i giri del motore. Punta frequentemente l’avversario e si propone spesso per il traversone. Bel motorino, in crescita e punto di riferimento per i suoi.
McTominay 6 – Senza infamia e senza lode, fa circolare qualche pallone e ogni tanto si prende qualche rischio. Ma non commette sbavature.
Fred 6 – Regge fisicamente, nonostante la pressione iniziale giallorossa. Poi la gara cambia e sale di livello con tutta la squadra (83′ Matic s.v.).
Rashford 5,5 – Un fantasmino, svaria sull’esterno di destra, ma non riesce mai a sfondare. Un buco nell’acqua, non trova continuità nel corso di questa stagione (76′ Greenwood 6,5 – Mette il punto esclamativo sfruttando gli ampissimi spazi lasciati dalla Roma in contropiede).
Bruno Fernandes 8 – L’architetto dello United. Disegna calcio ed è una meraviglia per gli occhi. Sigla una doppietta e firma due assist fantastici, di cui un ottimo cross coi contagiri. Sono 26 reti in stagione e non ha intenzione di fermarsi (89′ Juan Mata s.v.).
Pogba 6,5 – Beffardo la mano con cui intercetta il cross di Karsdorp, da cui scaturisce il rigore. Fatica, sbatte con la difesa, per poi riscattarsi con un bel colpo di testa a firma del 5-2. Il Polpo non segnava dalla gara col Milan: le italiane sono le vittime preferite.
Cavani 7 – Dopo i primi 45′ soporiferi, insacca con una bella conclusione e sfrutta un errore di Mirante, firmando la sua personale doppietta. Gol numero dieci contro la Roma, si spende sempre senza mai risparmiarsi.
Allenatore: Solskjaer 7 – Dà la giusta scossa alla squadra dopo un primo tempo sottotono. Carica i fantasisti davanti che iniziano a divertirsi, proponendo un calcio semplice ma efficace. Compie un passo importante verso la finale: prova a rompere la maledizione delle semifinali, perdente in quattro occasioni. Alla fine, si ricorderà della Roma.
Pagelle Roma
Pau Lopez 6 – Parata in bello stile su Pogba, ma si fa male alla spalla per l’intervento ed è costretto ad uscire(28′ Mirante 4,5 – Non trattiene la conclusione non irresistibile di Wan-Bissaka, per poi capitombolare con una presa imperfetta sul tiro finale di Greenwood. Male.)
Smalling 5,5 – Il grande ex partecipa all’imbarcata finale, causando il rigore del 4-2 su Cavani (sebbene molto dubbio). In continuo affanno, non dà mai la giusta affidabilità.
Cristante 5 – Adattato a difensore centrale, non può fare altro che assistere quasi impotente alla foga dell’attacco Red. Prova a fare quel che può, ma con un il duo Bruno-Cavani è difficile mettere toppe.
Ibanez 5 – Per poco non regala allo United una chance importante con un retropassaggio suicida. Buone alcune chiusure, ma anche tante esitazioni. Non regge Cavani quasi mai ed esce sconfitto dal duello.
Karsdorp 6,5 . Pimpante sulla corsia di destra, causa il rigore con il suo passaggio basso corre diversi chilometri. Peccato predichi un po’ troppo da solo.
Diawara 5 – Sbaglia una quantità industriale di passaggi, anche semplici. Non fa filtro e vede imbucare giocatori da tutte le parti. Travolto.
Veretout s.v. – Esce dopo 4′ per un guaio muscolare. Chissà se con lui sarebbe stata un’altra partita (5′ Villar 5,5 – Troppo leggerino, ha grande qualità nei piedi ma poco fisico per reggere alle onde d’urto).
Spinazzola 6 – Dà il via all’azione dell’1-1 e offre qualche buono spunto. Poi si fa male pure lui (37′ Bruno Peres 5,5 – Si dedica più che altro a contenere dietro, ma i pericoli sono sempre in agguato e non ci mette abbastanza cattiveria).
Pellegrini 6,5 – Realizza dal dischetto e confeziona un gran bel cioccolatino per Dzeko. Fantasia al servizio della squadra, che purtroppo non basta in una serata storta.
Mkhitaryan 5,5 – Altro ex della contesa, prova qualche sgroppata sulla fascia ma non è mai incisivo. Da qualche tempo a questa parte sembra aver perso un po’ di pericolosità, forse paga una stagione ad altissimi ritmi.
Dzeko 6,5 – Fa quello che deve fare, con un facile tap-in a porta sguarnita. Poi fa alzare la squadra e cerca di tenere il pallone là davanti. Ci prova anche nella ripresa, ma De Gea è attento. Una sorta di derby per l’ex Manchester City.
Allenatore: Fonseca 5 – Ok gli infortuni (forse tre in 37′ è qualcosa di inaudito), ok gli episodi a sfavore. Un crollo del genere, però, è ingiustificabile. Dopo un primo tempo cinico, la seconda parte dell’incontro è una lenta agonia. Vede affondare la sua Roma impotente, conscio che in Italia ci vorrà un vero miracolo. “Impossibile no, improbabile sì”, afferma.