Il Marocco scrive una pagina di storia per il mondo: è la prima squadra africana ad arrivare tra le prime quattro del mondo. Nel teatro dell’Al Thumama, di fronte a 44198 spettatori, i Leoni dell’Atlante hanno la meglio sul Portogallo ai quarti di finale di Qatar 2022. Basta una rete di En-Nesyri a consegnare la gloria ad un intero continente. Inutile e sterile l’assalto finale dei lusitani, che perdono la chance di confermarsi ai grandi livelli: il massimo risultato restano le semifinali del 1966 e del 2006. I ragazzi di Regragui affronteranno la vincente tra Francia e Inghilterra, in programma alle ore 20:00. Presentiamo le pagelle di Marocco-Portogallo.
Le pagelle di Marocco-Portogallo
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Marocco e Portogallo, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.
Arbitro: Tello 6,5 – Il fischietto argentino, internazionale dal 2019, dirige un quarto di finale di prestigio con dimestichezza, e non era scontato. Bravo a non abboccare sul contatto Bruno Fernades-Hakimi: il portoghese accentua nettamente la caduta. Ci mette un po’ a ricorrere al taschino, giustamente espelle Cheddira per un doppio fallo evitabile. Seguono le pagelle di Marocco-Portogallo.
Pagelle Marocco
Bounou 7,5 – L’uomo in più di questi Mondiali per il Marocco. Non teme mai le uscite alte, pur di correre qualche rischio. Letteralmente miracoloso su Bruno Fernandes, una gioia per gli occhi il suo tuffo. Condivide la palma di miglior portiere con Livakovic.
Hakimi 6,5 – Maggiori compiti difensivi rispetto a quando giocava all’Inter, e con un talento come Joao Felix non potrebbe essere altrimenti. Però svolge benissimo il suo compito e si concede diverse sgommate in ripartenza.
Saiss 6,5 – Il capitano è uno dei trascinatori del Marocco. Insuperabile e strettissimo in marcatura su Ramos, deve alzare bandiera bianca per infortunio. Una tegola che Regragui, già orfano di Aguerd e Mazraoui, spera di risolvere (58′ Dari 6 – La tenuta difensiva è meno efficace, ma stringe i denti).
El Yamiq 7 – Meteora in Italia con Genoa e Perugia, è protagonista di una serata indimenticabile. Ai limiti della perfezione, toglie tutti i punti di riferimento agli attacchi avversari. Difende quasi azzoppato alla fine, eroico.
Attiyat-Allah 6,5 – Ma per caso Mazraoui era assente? Quasi non si nota. Per il terzino sinistro del Casablanca si prospetta la marcatura di Bruno Fernandes, ma non ha paura di nessun duello.
Amallah 6,5 – Dà sostanza alla mediana, con diversi break e tamponature in mezzo al campo. Determinante equilibratore (64′ Benoun 6,5 – Partecipa alla sofferenza finale impartendo ordine con autorevolezza).
Amrabat 6,5 – La forza con cui all’80’ lancia un potenziale contropiede per il Marocco è formidabile. Ha mille polmoni e non sembra mai esaurirsi, una delle colonne portanti di questo mondiale. Dato eloquente: giocatore con più palloni recuperati del torneo.
Ounahi 7 – Lo trovi ovunque: a rammendare, a dribblare il diretto avversario, ad imporsi con il suo fisico. Ad appena 22 anni, domina su giocatori del calibro di Neves e Otavio. Il futuro è suo, l’Angers può rappresentare un trampolino di lancio.
Ziyech 6,5 – Encomiabile per il sacrificio, quasi eroico per i ripiegamenti dietro. Sfrutta tutta la sua tecnica per far salire la squadra. E Maldini si starà ingolosendo sempre di più (81′ Aboubakhal 5 – La rete divorata a tu per tu con Diogo Costa grida vendetta. Per sua fortuna, non vale la legge del gol sbagliato, gol subito..).
En-Nesyri 7,5 – Con il Siviglia annaspa, ma un Mondiale è capace di regalare vicende incredibili. Lui ne scrive una, consegnando ai suoi una semifinale inattesa ma meritata. Istinto del gol perfetto, si sacrifica anche dietro (64′ Cheddira 5,5 – Spreca delle opportunità in contrattacco e lascia i suoi in 10 in un momento delicatissimo).
Boufal 6,5 – Quando arriva sul fondo è una continua insidia, letale nell’uno contro uno. Un’altra delle rivelazioni della kermesse (81′ Jabrane s.v.).
Allenatore: Regragui 8 – La squadra gioca per lui, lo si nota dagli atteggiamenti in campo. Imbriglia il possesso palla portoghese e inietta la squadra di fiducia. Gestisce al meglio i talenti in campo e scrive una nuova pagina del calcio. Mezza Italia festeggia, già è un successo. L’ammazzabig ha già fatti fuori Spagna e ora i lusitani: sognare è possibile.
Pagelle Portogallo
Diogo Costa 4,5 – Sciagurata la sua uscita, completamente a vuoto, per aprire la porta a En-Nesyri. Un unico errore in questo Mondiale, ma decisivo.
Dalot 5,5 – Poca incisività negli ultimi metri, quando servirebbero palloni scodellati interessanti. Invece, sbatte sul muro marocchino. Dalla sua fascia nasce la rete dell’1-0.
Pepe 6,5 – Quasi 40 anni e non sentirli. Sempre in anticipo, provvidenziale in almeno un paio di circostanze. Regge praticamente da solo la difesa.
R. Dias 5,5 – In coabitazione con Diogo Costa si perde En-Nesyri nella marcatura. Sempre in apparente affanno, non fornisce le usuali garanzie.
Guerreiro 5 – Santos da lui si aspetta tanta spinta e inserimenti. Invece, l’esterno del Borussia Dortmund rimane rintanato dietro, a contenere la vicacità di Ziyech e non affaccia mai la faccia oltre la metà campo (51′ Cancelo 5,5 – Tra i migliori al mondo nel suo ruolo, ma stasera non si vede).
Bernardo Silva 5 – L’interno di centrocampo non sembra adeguato come ruolo per il Citizen, almeno a livello di Nazionale. Pochi spunti e mai pericoloso, una sentenza in negativo.
Ruben Neves 5,5 – Sopraffatto dalla fisicità marocchina, detta poco ritmo e gioca a cadenza compassata. Il Portogallo non gira anche a causa della sua scarsa presenza (51′ Cristiano Ronaldo 5,5 – Prova a prendersi la squadra per mano, ha una chance nel finale ma Bounou si oppone. Per il resto, tanto fumo e poco arrosto: la fine di un’era?).
Otavio 5,5 – Di fatto, non la vede quasi mai. Probabilmente paga la non lunga esperienza con la Seleçao (11 apparizioni). Poca sostanza, gravitano su di lui pochi palloni e non sale mai in cattedra (64′ Vitinha 5,5 – Entra per dare più dinamismo, riesce solo in parte).
Bruno Fernandes 6,5 – Il fantasista del Manchester United è uno dei pochi a salvarsi. Colpisce una sfortunata traversa con una conclusione da capogiro e impegna severamente Bounou. Uno degli ultimi ad arrendersi, non merita di uscire.
Gonçalo Ramos 5 – Dopo la grande gara con la Svizzera, si perde nella sua giovinezza. Marcato praticamente a uomo, non trova sbocchi interessanti e non entra mai in partita. Rimane comunque un talento interessantissimo (69′ Leao 5,5 – Sempre contratto, non ha mai lo spazio per sgasare. Fa solo spendere un giallo a Dari).
Joao Felix 5,5 – Dopo un inizio promettente, svanisce poco a poco dal match, sino a divenire impalpabile. Di fatto, non impensierisce mai l’attenta retroguardia nordafricana.
Allenatore: Santos 5 – Tanti dilemmi. Come poter lasciare fuori per così tanto tempo Leao, in grado di spaccare le partite? Come poter escludere dagli 11 titolari Cancelo, uno dei migliori interpreti del ruolo? Relega Cristiano Ronaldo a un ruolo di comparsa, cadendo vittima delle sue stesse scelte. Un grande rimpianto, questa rosa sarebbe potuta arrivare molto più lontano.