Le pagelle di Milan-Fiorentina (1-0): Leao porta i 3 punti

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Riportiamo le pagelle di Milan-Fiorentina, gara valevole per la 35a giornata di Serie A. Ancora decisivo Rafael Leao, al minuto 82′, che trafigge Terracciano colpevole di un cattivo rinvio. Buon inizio da parte dei viola, in pressione alta e pericolosa con Saponara. Nella ripresa i rossoneri crescono e aumentano di intensità, fino alla rete del portoghese. Così i padroni di casa mettono pressioni sui cugini dell’Inter, a +5 e impegnati sul campo dell’Udinese. Per gli ospiti tra Coppa Italia e campionato arriva la quarta sconfitta di fila e l’Atalanta ruggisce a -1, alla ricerca di un posto in Europa.

Le pagelle di Milan-Fiorentina 

Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Milan e Fiorentina, valutiamo la prova del direttore di gara.

Arbitro: Valeri 5,5 – L’esperto fischietto della sezione di Roma 2 dimostra qualche difficoltà ad amministrare il match, specie nei momenti più complessi. Ok l’annullamento per fuorigioco di Theo Hernandez al 7′, mentre manca un giallo a Duncan nel morire del primo tempo. Agli sgoccioli Leao parte in campo aperto e Ikoné sembra agganciarlo in area di rigore, disinteressandosi del pallone. Intervento più che dubbio non sanzionato. Seguono le pagelle di Milan-Fiorentina.

Pagelle Milan

Maignan 7 – Decisivo, come al solito. Donnarumma sembra solo un lontano ricordo. Attento su Saponara ma soprattutto miracoloso in due tempi sullo stacco a botta sicura di Cabral. Uno degli uomini in più di Pioli.

Calabria 6,5 – Il classe 1996 e capitano rossonero è arrembante in copertura su Saponara, sempre pronto al raddoppio. Si vede un po’ meno in avanti, ma il lavoro dietro è essenziale.

Kalulu 6,5 – La personalità del francesino non è quasi più una sorpresa. Sempre ben posizionato, a fare a sportellate con Cabral, a metterci una pezza quando il marcatore è in ritardo. Dà anche manforte alla fase offensiva.

Tomori 6 – Più scolastico l’inglese nella gestione difensiva, ma comunque conduce una gara senza concedere particolari sbavature. Tranquillo anche nello smaltimento del pallone, il giro parte da lui.

Theo Hernandez 6,5 – Inizialmente è più bloccato, anche a causa della pressione di Nico Gonzalez. Nella ripresa si sgancia dai dettami tattici e come al solito fa male, guadagnandosi punizioni e sfiorando l’1-0.

Kessié 6 – Come spesso avvenuto in questa ultima fase dell’anno, si limita al compito essenziale, schermando la difesa e mettendo a disposizione la sua fisicità. Ha una chance, ma Terracciano gli chiude il palo (80′ Bennacer s.v.).

Tonali 6,5 – L’ex Brescia sbaglia diversi disimpegni semplici, ma chiude in crescendo, con ottimi interventi e pressione continua sui viola. Ancora non in debito di ossigeno, per una stagione a livelli altissimi.

Messias 5 – L’uomo della provvidenza del Wanda Metropolitano non sfonda. Punta raramente l’uomo e, quando ci prova, sbatte a ripetizione sul marcatore di conseguenza. Fumoso e poco concreto, sembra poter fare più male a gara in corso (56′ Rebic 6 – Il croato dimostra una crescita di condizione, cercando break e inserimenti ficcanti. Può essere un’arma in più per la volata finale).

Brahim Diaz 5,5 – Nei dribbling il trequartista di proprietà del Real Madrid ha pochi pari. Sbaglia, però, l’ultimo passaggio, facendo mugugnare l’impaziente San Siro. Per le qualità che ha, dovrebbe essere più incisivo (56′ Krunic 5,5 – Non si può certo pretendere che faccia lo stesso lavoro dello spagnolo. Tocca pochissimi palloni, prova a dare noia in pressione).

Leao 7 – Ancora lui. Il Milan pende dai suoi piedi e dalle sue giocate per sbloccare il risultato. Sembra una gara da mangiarsi le mani per il tiro divorato a due passi dalla porta. Poi si redime con il gol che consegna ai rossoneri la gloria. Chiude con i crampi.

Giroud 5,5 – Incredibile il tocco sotto che finisce a lato di fronte a Terracciano. La fotocopia di un pomeriggio non facile per il campione del mondo, ad annaspare grazie al’ottimo lavoro di Igor (67′ Ibrahimovic 5,5 – Fa gravitare pochi palloni, ma lo stadio lo acclama al momento dell’ingresso in campo. Alla ricerca della brillantezza).

Allenatore: Pioli 6,5 – Il suo Milan soffre e tiene botta, anche quando nei primi minuti il pallino del gioco è della Fiorentina. Sa essere paziente, non azzeccando pienamente i cambi ma andando a stabilire il dominio nella ripresa. Stavolta non trema nel confronto con Italiano e con il passato e va in parità (2 vittorie e 2 sconfitte). Ora sta a lui motivare un gruppo così giovane verso un obiettivo che avrebbe dell’incredibile.

Le pagelle di Milan-Fiorentina (1-0): Leao porta i 3 punti

Pagelle Fiorentina

Terracciano 4,5 – Vanifica la buona gara dei suoi con un rinvio completamente sballato, che Leao castiga. L’ennesimo errore nella costruzione dal basso, che pesa nel giudizio di una prestazione fin lì attenta.

Venuti 5,5 – Il confronto con Leao non è certo semplice. Inizialmente resiste, poi il portoghese gli sfugge in un paio di occasioni costringendolo al cartellino. Italiano lo toglie all’alba della ripresa per evitare rischi (46′ Martinez Quarta 5,5 – Adattato in un ruolo non suo, anche se ricoperto in passato, fatica tremendamente a contenere Theo Hernandez. Nullo in fase di spinta).

Milenkovic 6 – Gara sufficiente per il centrale serbo, qualche imprecisione ma colmata da buoni recuperi. Meno in evidenza rispetto ad altri contesti.

Igor 7 – Il lavoro di Italiano sul brasiliano è impressionante. Dimostra che l’errore di Salerno è stato un caso, giocando in maniera praticamente perfetta. Di rincorsa o di fisico, c’è sempre. Sfiora il gol del vantaggio dopo pochi minuti.

Biraghi 6 – Bravo a non fare avanzare troppo Calabria, contenendo le sue sgroppate. Più contenuto invece in fase offensiva, comunque sempre sul pezzo.

Duncan 5,5 – Tanta verve e decisione nella riconquista del pallone, ma poca concretezza nei passaggi. Scelto per avere più fisicità in mezzo al campo a discapito della tecnica (66′ Torreira 5,5 – Il contributo dell’uruguaiano non è sufficiente, impegnato più a fare densità nel momento di massima sofferenza. Ma non è tra le sue caratteristiche).

Amrabat 6 – Senza infamia e senza lode, non ha il solito passo da metronomo e incontrista, ma quando non basta la tecnica ci mette il fisico. Ed è pienamente sufficiente.

Maleh 5 – Rischia più volte di lasciare i suoi compagni in dieci, ammonito e autore di diversi interventi pericolosi. Non fornisce i giusti rifornimenti, in difficoltà in quella posizione in mezzo al campo (51′ Bonaventura 6 – Applaudito dal suo ex pubblico, si rende molto utile per dei recuperi in mediana e dietro molto importanti. Esperienza a disposizione della squadra).

Gonzalez 5,5 – Troppo evanescente l’ala argentina, timido e poco riconoscibile. Theo Hernandez lo limita e si assenta spesso dal gioco. Non tenta praticamente mai la giocata, risultando prevedibile. In discesa dopo le ultime prestazioni (67′ Ikoné 5,5 – Non migliora la qualità, anzi, rischia tantissimo con il tackle su Leao in area di rigore. In area non si vede).

Cabral 6,5 – Gara enorme a livello di sacrificio per il centravanti, a battagliare per tutti i palloni, anche lontano dall’area di rigore. Maignan è portentoso sul suo stacco di testa, sarebbe stata il coronamento di un’ottima gara.

Saponara 6 – Sente la pressione dell’ex, più volte beccato dal Meazza. Vivacchia a sprazzi, con un tiro a giro che non spaventa l’estremo difensore del Milan. Anche lui prova a contribuire al recupero palla (81′ Sottil s.v.).

Allenatore: Italiano 6 – Imposta la gara con il suo marchio di fabbrica, pressione alta e gioco coraggioso. Poco a poco, però, il Milan smorza la pressione e gioca la sua partita. I cambi non svoltano il match e si deve arrendere a un errore in costruzione. Resta comunque il buon approccio, anche se le pretendenti all’Europa si fanno sotto.

Le pagelle di Milan-Fiorentina (1-0): Leao porta i 3 punti

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