Le pagelle di Milan-Inter: la “Lu-La” porta in vetta i nerazzurri

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le pagelle di Milan-Inter

Dopo il derby d’andata conclusosi per 1-2 a favore del Milan, oggi è andata in scena la seconda “stracittadina” di campionato della stagione (di seguito le pagelle di Milan-Inter). Una partita abbastanza combattuta sul piano del gioco, meno dal punto di vista del risultato. I rossoneri hanno condotto il match (61% il dato del possesso palla) e hanno tenuto in mano maggiormente il pallino del gioco; l’Inter, dal canto proprio, ha sfruttato bene gli spazi concessi e ha colpito per ben tre volte in contropiede.

Un Milan combattivo, che dopo la sconfitta contro lo Spezia aveva grande voglia di rivalsa. Purtroppo per i tifosi del Diavolo, però, la vittoria non è arrivata. Il risultato è stato troppo duro per quel che s’è visto sul terreno di gioco. La squadra di Conte, invece, ha potuto impostare la partita che meglio si addice alle proprie caratteristiche: linea di difesa bassa, attesa dell’avversario e ripartenze mortifere. Questa strategia ha ripagato, anche grazie alla grande qualità della coppia soprannominata “Lu-La”, autrice di tutte le tre reti nerazzurre.

Ecco di seguito le pagelle di Milan-Inter.

Le pagelle di Milan-Inter:

Arbitro: Doveri 6 – L’arbitro della partita si destreggia bene. Dopo il match di Coppa Italia ci si sarebbero aspettate più scintille e gioco duro, eppure i ragazzi in campo si sono comportati in modo corretto. Le ammonizioni per Kjaer, Hakimi e Saelemaekers sono giuste e motivate. La scorrevolezza del gioco non è mai stata messa in discussione dalle scelte del fischietto di Roma, che ha mantenuto nei giusti binari la sfida.

Pagelle Milan

Donnarumma 5,5 – Incolpevole sulle prime due reti nerazzurre, meno abile a coprire il proprio palo sul terzo centro di Lukaku. Il portiere rossonero chiude bene gli spazi quando si trova a tu-per-tu con il n°9 (63′) e gestisce bene i movimenti dei propri centrali. Sul gol del belga, però, si fa sorprendere dall’errato posizionamento.

Calabria 5 – Partita incolore quella del forte terzino milanista. Il n°2 di Pioli non riesce mai ad impensierire Perisic in fase offensiva, non riuscendo ad inserirsi come bene aveva già fatto in passato. In zona difensiva, inoltre, si fa sorprendere più volte dal croato, che al 56′ serve l’assisit perfetto per il 2-0 di Lautaro.

Kjaer 4,5 – Davvero da dimenticare il pomeriggio al Meazza per il roccioso centrale danese. Dopo cinque minuti di gioco, nonostante una precedente buona chiusura, si perde Lautaro Martinez. L’argentino scivola alle sue spalle e, indisturbato, trafigge Donnarumma. La difesa traballa e le uscite palla al piede non convincono: al 12′ il n°24 viene ammonito dopo aver perso il n°10 interista. Nel secondo tempo la squadra reagisce ma in campo aperto Kjaer soffre terribilmente.

Romagnoli 5 – Sul primo gol dell’Inter non ha colpe; sul secondo si fa prendere in controtempo dal contropiede interista; sul terzo concede il piede sinistro a Lukaku, che lo fredda nello scatto ed insacca il definitivo 3-0. Il capitano rossonero inizia senza demeritare ma durante l’arco del match cala e infine soccombe sotto i colpi della formazione avversaria.

Theo Hernandez 6 – Impossibile dare l’insufficienza al forte terzino francese. Regge il confronto con Hakimi e, nel primo tempo, è l’unico che fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi nerazzurri. Al 32′, infatti, dal centro dell’area, solo per qualche centimetro, non trova lo specchio della porta di Handanovic. In difesa rimedia agli errori dei compagni e non ha evidenti colpe nelle occasioni dei gol subiti.

Tonali 5,5 – Il giovane centrocampista italiano non sfigura, a fianco del più esperto Kessié. Sembra soffrire fin troppo gli inserimenti nerazzurri ma in occasione dell’1-0 sembra non avere colpe, nonostante sia anch’egli nei pressi dell’area di rigore. Al 48′ è pericolosissimo in zona-gol: dopo un bell’inserimento conclude in porta, sfiorando la rete. Handanovic si fa trovare pronto (67′ Meité 5 – Sarebbe da S.V. per quanto fatto vedere. Non aggiunge niente alla manovra della squadra, nonostante questo fosse il compito assegnatogli da Pioli).

Kessié 5,5 – Prova a far girare la squadra: nei primi quindici minuti della seconda frazione riesce anche nel proprio intento. Dai suoi piedi nascono le idee più insidiose della formazione rossonera, ma alla lunga si spegne anche il forte centrocampista. Subisce fin troppo la fisicità dei mediani di Conte.

Saelemaekers 4,5 – Il peggiore delle pagelle di Milan-Inter. Diventa piuttosto difficile valutare e commentare la gara dell’esterno rossonero. Zero, o quasi, i palloni toccati durante la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo potrebbe beneficiare del buon quarto d’ora della squadra: purtroppo per i compagni, però, non sfrutta le occasioni e rimane inattivo (67′ Leao 5 – L’attaccante del Milan entra in campo quando ormai il match è stato indirizzato dalle reti avversarie. Prova più volte il guizzo vincente ma non incide come vorrebbe).

Calhanoglu 5,5 – Il fantasista della squadra capisce quanto la trequarti sia intasata ed allora abbassa il raggio d’azione. Non è inusuale trovarlo sull’esterno del campo per provare ad impostare l’attacco della propria formazione. L’Inter sa chiudersi bene e riesce a ripartire, il turco non ne beneficia e non trova mai i giusti spazi per esser pericoloso.

Rebic 5 – L’unico acuto del croato è registrabile all’88esimo, quando ormai la festa interista è quasi iniziata. Il suo diagonale, per altro, è neutralizzato bene da Handanovic. Non trova mai il guizzo giusto, Hakimi riesce ad annullarlo.

Ibrahimovic 6 – Nel primo tempo non riesce mai a lasciare il segno: neutralizzato benissimo da De Vrij. Nella ripresa, invece, causa non pochi grattacapi alla retroguardia avversaria. Al 46′ potrebbe acciuffare il pareggio ma un super Handanovic si impone. Dopo qualche secondo, ancora di testa, trova lo stacco che potrebbe valere l’1-1: il portiere nerazzurro ancora si supera. Alla lunga si spegne e al 75′ viene sostituito (75′ Castillejo 5 – Senza alcun acuto il quarto d’ora del ragazzo spagnolo. Un unico tiro verso la porta avversaria, che però si spegne alto sopra la traversa).

Allenatore: Pioli 6 – La gara è anche preparata nel modo corretto. La squadra non può che attaccare in modo spregiudicato. Il baricentro è alto, il possesso di palla buono, le idee ci sono, anche se non concretizzate. Purtroppo la velocità del contropiede interista è incredibile e i difensori rossoneri non reggono il confronto. Lascia agli avversari la testa della classifica ma non perde di mano i propri ragazzi.

Le pagelle di Milan-Inter: la "Lu-La" porta in vetta i nerazzurri

Pagelle Inter

Handanovic 7,5 – Senza i suoi tre interventi nel giro di un minuto, il derby avrebbe preso tutt’altra piega. La parata su Rebic all’88’ è solo la ciliegina sulla torta. Le critiche piovute sull’estremo difensore sloveno sono incresciose: si dimostra sempre un capitano presente e decisivo.

Skriniar 6,5 – Come i compagni di reparto, conduce la gara perfetta. Dal suo lato agisce un attaccante fin troppo sotto tono: Rebic. Il n°37, nelle uniche occasioni decisive, però, si rivela sicuro ed affidabile. Gran match condotto dal ragazzo slovacco.

De Vrij 7 – Mezzo voto in più rispetto a Skriniar e Bastoni. Il centrale olandese è il vero leader del pacchetto difensivo interista. Dirige i compagni in modo magistrale, è sempre attento e preciso nelle chiusure ed anche in impostazione. Il duello con Ibrahimovic è complicato: il n° 6, però, regge l’urto e ne esce vincitore.

Bastoni 6,5 – Gran partita in fase di marcatura. Saelemaekers è uno dei peggiori in campo: molti i demeriti del n°56; tanta la qualità del centrale italiano. Unica sbavatura quella che libera al tiro Theo Hernandez, nel corso del primo tempo. Durante la seconda frazione la squadra si chiude, soffre e Bastoni è uno dei pilastri difensivi.

Hakimi 7 – L’esterno marocchino è sempre più in crescendo. La gara in velocità con l’ex-compagno Theo Hernandez è bellissima. Anche il milanista fa cose buone ma il “2” nerazzurro entra in modo attivo nella maggior parte delle occasioni pericolose della squadra di Conte. Sul 2-0 scappa in mezzo a tre avversari, non cade nonostante sia sbilanciato e cambia gioco con estrema lucidità. Partita concreta anche in fase difensiva (83′ Young – S.V.).

Eriksen 7 – Come è rinato il danese all’interno del disegno tattico interista è quasi un mistero. Per gli amanti del calcio, questa, è una bella notizia; per i tifosi nerazzurri lo è ancor di più. L’ex-Tottenham ora sorride e, in campo, ispira le giocate dei compagni: suo il passaggio che smarca Perisic in occasione del raddoppio della Beneamata. Gioca da mezzala ma si abbassa spesso e offre una valida alternativa a Brozovic in fase d’impostazione. Ottimo momento per il n°24, che ora può diventare un ottimo titolare (78’ Gagliardini S.V.).

Brozovic 6,5 – E’ il metronomo del centrocampo interista. Il croato è sempre abile nel far uscire la squadra dalle situazioni spinose. Certamente non si fa pregare quando c’è da entrare in contrasto. I palloni che partono dai suoi piedi chiamano al movimento i due esterni (Hakimi e Perisic). Quando Eriksen si abbassa a fare il regista, il n°77 si alza e dimostra di sapersi inserire.

Barella 7 – Il centrocampista della Nazionale è ovunque. Sembra davvero in ogni zona del campo ed è sempre decisivo in ripartenza. Non molla mai e non rifiuta lo scontro fisico con l’avversario. E’ il primo ad essere propositivo in transizione: suo il merito d’aver consegnato il pallone a Lukaku per il 3-0 finale. Molte le giocate sotto i riflettori, ancora di più (e più importanti) quelle condotte nell’ombra (86’ Vidal – S.V.).

Perisic 7 – Ottima la prova del ragazzo croato. Nonostante gli venga più volte imputato il fatto di non saper difendere, oggi dimostra di saper condurre un’ottima fase difensiva. Calabria, dal suo lato, non riesce mai a sfondare. Inoltre è sempre incisivo nell’uno contro uno: impegna Donnarumma in più di un’occasione ed è suo l’assist per il 2-0 di Lautaro Martinez (78’ Darmian – S.V.).

Lukaku 7,5 – Attaccante completo, devastante in campo aperto. Già nel match contro la Lazio aveva dimostrato il suo stra-potere fisico, stasera si ripete. In occasione della prima rete scappa alla marcatura di Romagnoli, che anche in velocità non lo può tenere. Sul 3-0, poi, conquista palla sulla trequarti avversaria e affronta il capitano del Milan: lo batte in velocità, trova lo spazio per conclude e chiude il match.

Lautaro 8 – Il migliore per le pagelle di Milan-Inter. Il 10 argentino è decisivo grazie ad una doppietta. Dopo 5′ sfrutta il grande assist di Lukaku e insacca. Il suo lavoro è prezioso anche in fase di non possesso, quando si abbassa e aiuta la linea di centrocampo. Una sua finta causa il cartellino giallo del diretto marcatore Kjaer. Nel secondo tempo, poi, sfrutta al meglio l’assist di Perisic e conclude in rete, alle spalle di Donnarumma. Match concreto e da bomber vero (78’ Sanchez – S.V.).

Allenatore: Conte 6,5 – Il calcio che propone non è forse esaltante o divertente, certamente porta risultati tangibili. Oggi la squadra può condurre il match che più si addice alle proprie qualità tattiche: attesa e ripartenza. Tanta l’abnegazione richiesta in fase difensiva, molta la velocità pretesa in ripartenza. I suoi ragazzi capiscono quando arretrare e quando colpire. I tre gol, infatti, sono frutto di tre azioni condotte in contropiede.

Le pagelle di Milan-Inter: la "Lu-La" porta in vetta i nerazzurri

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