Il primo atto del quarto di finale di Champions League tutto italiano se lo aggiudica il Milan. Prestazione di abnegazione e sacrificio per i ragazzi di Stefano Pioli, che soffrono un avvio di gara del Napoli arrembante. Decide il match il primo gol in questo torneo di Bennacer, su assist vincente di Leao. Tanta pressione dei partenopei, che però giocano il finale di gara in 10 uomini per l’ingenuo doppio giallo di Zambo Anguissa. Secondo successo di fila del tecnico parmense su Luciano Spalletti (3 in totale), qualificazione che si deciderà martedì 18 aprile allo stadio Diego Armando Maradona. Riportiamo le pagelle di Milan-Napoli.
Le pagelle di Milan-Napoli (1-0)
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Milan e Napoli, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.
Arbitro: Kovacs 5,5 – Decisamente non ottimale la gestione dell’incontro da parte del fischietto rumeno, soprattutto per quanto concerne i cartellini. Nella prima frazione ne estrae appena uno e gli animi si accendono, fino a quando rischia di perdere il controllo nella ripresa. Giusto il doppio giallo a Zambo Anguissa, in netto ritardo su Theo Hernandez. Al 73′ manca un giallo a Krunic, mentre allo scadere il contatto su Saelemaekers è troppo poco incisivo: giusto non concedere la massima punizione. Seguono le pagelle di Milan-Napoli.
Pagelle Milan
Maignan 7,5 – Letteralmente miracoloso su Di Lorenzo, dato che para con il guantone praticamente in ginocchio. Attento su ZIelinski dalla distanza e sicuro in tutte le uscite, fa la differenza tra i pali.
Calabria 7 – Disciplina tattica capillare su Kvaratskhelia, quasi maniacale. Ne legge tutte le giocate e, quando viene superato, riesce sempre a rimontare. Capitano ritrovato.
Kjaer 7 – Il danese fa valere tutta la sua esprienza, a discapito di una velocità non propriamente eccelsa. Annulla l’imprevedibilità di Elmas, chiusure da applausi. Colpisce anche una traversa che vibra ancora.
Tomori 6 – Meno in evidenza rispetto al collega di reparto, gioca molto di anticipo e arriva a mordere le caviglie degli avversari persino a centrocampo. Chiude gli spazi a chiave.
Theo Hernandez 6 – Impegnato a contenere Lozano, con cui ha qualche diverbio di troppo, ha meno praterie per le sue proverbiali sortite offensive. Si prende comunque applausi a scena aperta.
Tonali 6,5 – Tantissima corsa, a tratti sembra possa avere fonti infinite di energie. Tantissimi tackle vincenti e grinta, prende per mano il centrocampo del Milan. Nonostante il tentato harakiri del 1′, a cui lui stesso rimedia.
Krunic 6 – Rischia decisamente troppo con delle leziosità in zone in cui sarebbe meglio risparmiarsi. Equilibra, fallisce da pochi passi la chance del 2-0.
Brahim Diaz 6,5 – Quando vede Napoli non muore, ma si accende. Sembra quasi sonnolento, ciondolante senza idee, fin quando non trova il cross per la rete del gol che decide la gara. Quando cambia passo è imprendibile (80′ Rebic s.v.).
Bennacer 7 – Fatica enormemente a trovare la sua collocazione in mezzo al campo, dato che non riesce a prendere le misure su Lobotka. Poi il lampo che accende la contesa e la decide nei primi 90′. Prende fiducia e torna ad amministrare (67′ Saelemaekers 6,5 – Tanti chilometri di corsa e buona gestione palla).
Leao 6,5 – A San SIro resta strozzato l’urlo in gola per la ghiottissima chance fallita in diagonale. Si accende a tratti, ma quanto basta per spianare la strada a Bennacer e tenere alto il Milan nei momenti di sofferenza.
Giroud 5,5 – Lotta come un gladiatore, ma il risultato non è di altissimo livello. SI sbatte, eppure non trova mai gli spazi per essere pericoloso, lodevole per la dedizione al sacrificio.
Allenatore: Pioli 6,5 – Dimostra di saper soffire, quando i primi 20 minuti di palleggio del Napoli smebrano devastanti. Con la forza delle idee si aggiudica il primo set: la mossa Bennacer trequartista è azzeccata, così come la scelta di affidarsi agli anni sulle spalle di Kjaer. Manca di cattiveria per andare sul 2-0, ma è un’iniezione di fiducia in vista del ritorno.
Pagelle Napoli
Meret 5,5 – Forse poteva fare qualcosa di più sul tiro di Bennacer, potente ma parabile, come dimostra la sua deviazione di ginocchio. Poi segue ordinaria amministrazione.
Di Lorenzo 6,5 – Solo un grande blocco di Maignan gli dice di no. In pratica agisce da ala aggiunta, andando al tiro a ripetizione: non scontato com un brutto cliente come Leao.
Rrahmani 5,5 – La scopertura sulla rete rossonera avviene sul suo fianco. Una serata condita da varie incertezze, non la migliore delle sue performance.
Kim 6 – Il coreano regge in qualche modo le folate offensive, giocando spesso in anticipo. Si becca un giallo pesante e darà forfait per un secondo atto che si preannuncia infuocato.
Mario Rui 5,5 – In ritardo su Bennacer, gioca una gara al di sotto dei suoi buoni standard stagionali. Quasi mai ficcante, non crea un asse con Kvaratskhelia (81′ Olivera 6,5 – Ha subito una grande occasione, entra con spirito).
Zambo Anguissa 5 – Sembra il migliore del terzetto di centrocampo, con il suo ritmo e tempi di gioco che dettano la manovra. Poi la follia del doppio giallo in pochi istanti, che costringe i suoi compagni a un finale inatteso.
Lobotka 6 – In fin dei conti, esegue il suo compito con ordine. Lo schermo a Bennacer inizialmente funziona bene, le colpe per il gol subito non sono sue. Stringe i denti.
Zielinski 6- Sfiora un gol da fuori ma Maignan dice di no. Più attivo in fase di costruzione, non sempre pulitissimo nei passaggi ma comunque costantemente presente (81′ Ndonmbele s.v.).
Lozano 5,5 – Si nota maggiormente per i battibecchi con Theo Hernandez. Qualche buon recupero difensivo, ma la lucidità negli ultimi metri lascia decisamente a desiderare (69′ Raspadori 5,5 – Non al meglio e si vede, non trova mai il guizzo).
Elmas 6 – Da falso nueve accarezza subito l’idea del vantaggio, Krunic salva sulla linea. Impegna severamente Maignan, garantisce movimenti e brio là davanti.
Kvaratskhelia 5,5 – Con Calabria non ha vita facile. Di fatto non conclude mai verso la porta e se supera l’avversario si perde proprio sul più bello. Giudizio rimandato al ritorno (81′ Politano s.v.).
Allenatore: Spalletti 5,5 – Vuole dimostrare che lo 0-4 è stato un semplice incidente di percorso. Parte con la solita intensità e pressing forsennato sulla trequarti, tanto che il Milan sembra soccombere. Poi mostra il fianco negli ultimi 15′ del primo tempo, che di fatto decidono le sorti dell’incontro. Forse tardivo nei cambi, confida nella spinta del Maradona. Per continuare a scrivere la storia.