Le pagelle di Napoli-Inter (1-1): Eriksen la riacciuffa

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Riportiamo le pagelle di Napoli-Inter, incontro che ha concluso la 31a giornata di Serie A. Le squadre non si fanno male, con un punto in fin dei conti guadagnato dall’Inter, che tiene botta sulla pressione e si porta a +9 sul Milan. I partenopei vedono sfuggire la chance di agganciare la Juve al quarto posto, ma portano a casa una buona prestazione. La serie di vittorie degli ospiti, infatti, è stata interrotta.

Le pagelle di Napoli-Inter

Prima di analizzare le pagelle dei giocatori e allenatori di Napoli e Inter, riportiamo quella sull’arbitro.

Arbitro: Doveri 6,5 – Non si scompone nel finale, quando deve gestire gli ultimi minuti con i nervi a fior di pelle. Dispensa giustamente diversi gialli. Momento clou, poi, per una richiesta di rigore su un contatto De Vrij-Zielinski: l’olandese tocca la palla, giusto non assegnare la massima punizione. Seguono le pagelle di Inter-Napoli.

Pagelle Napoli

Meret 6 – Non deve compiere veri e propri miracoli, ma quando è chiamato in causa si fa trovare sul pezzo. Poche colpe sulla botta di Eriksen.

Di Lorenzo 6 – Darmian non lo impienserisce più di tanto. Eppure, rimane abbastanza dietro senza spingere troppo, ma contiene bene.

Manolas 7 – Spazza via le critiche con un’ottima prestazione. Tiene a distanza di sicurezza un cliente scomodo come Lautaro e si atteggia da leader difensivo. Semplicemente provvidenziale l’intervento in scivolata con cui sbarra la strada ad Hakimi nel finale. Gattuso spera di ripartire da un nuovo Manolas.

Koulibaly 6,5 – Lukaku non riesce a trovare grandissimo margine di manovra, spesso si presenta come una montagna difficile da scalare. 

Mario Rui 6 – Hakimi non lo impensierisce più di tanto ed è coraggioso anche in fase di spinta. Nel finale si perde il marocchino ma il tutto si conclude per il meglio, senza rimpianti.

Fabian Ruiz 6 – Prestazioni in netta crescita. Corre per recuperare molti palloni e dà una grande mano in fase di non possesso. Mezzo voto in meno, però, per la colossale occasione non sfruttata, liberissimo sul secondo palo. Avrebbe svoltato il match (81′ Bakayoko s.v.).

Demme 6,5 – Gara di sostanza nella mediana. Fare da frangiflutti è il suo mestiere e si vede, mette grinta su ogni pallone (anche troppa in alcune circostanze). Cresciuto a pane e cazzimma, a immagine e somiglianza del suo tecnico.

Zielinski 5,5 – Troppo fumoso. Non riesce a trovare il giusto spostamento tra le linee. Partecipa alla rete del gol, ma per il resto fa veramente poco per mettersi in mostra (88′ Elmas s.v.).

Politano 6 – Ci mancava poco che segnasse il gol dell’ex, con la sassata che fa tremare la traversa. Utile in entrambe le fasi, fa sempre il suo, sempre quando viene chiamato in causa. Era partito come alternativa e invece dimostra di starci alla grande in questo Napoli (91′ Hysaj s.v.).

Osimhen 5 – Non dà continuità all’ottima performance contro la Samp. Fluttua sulla trequarti senza trovare via di scampo, tocca una minima quantità di palloni. Sembra fuori dal gioco (74′ Mertens 5,5 – Non fa molto meglio. Il tempo per mettersi in mostra è titano, ma lui non si sforza).

Insigne 6,5 – Si smezza, letteralmente. Fa partire il traversone che causa una figuraccia ad Handanovic. Lo vedi a fare recuperi in area di rigore, strappi, movimenti senza palla. Protagonista che sa anche essere silenzioso.

Allenatore: Gattuso 6,5 – Dimostra che a pieno organico il Napoli ci sa fare. Troppo spesso criticato ingiustamente, presenta una squadra in grado di fermare un rullo compressore, sempre vincitore nel girone di andata. Rimane anche qualche rimpianto in fin dei conti: la squadra lotterà fino alla fine, è con lui.

Pagelle Inter

Handanovic 4,5 – Frittata clamorosa su un cross di Insigne apparentemente innocuo. Per il resto della gara non compie altre incertezze, ma l’errore pesa fortemente sul giudizio.

Skriniar 6 – Si conferma l’arma vincente di Conte in difesa. Skriniar delle volte prova a scalfirlo, ma seppur esitante non lo fa passare spesso. Non si scompone.

De Vrij 5,5 – Troppa la foga con cui va a disturbare Handanovic in uscita. Rischia su Zielinski, ma Doveri non assegna il penalty. Gara decisamente non positiva, si rimette in riga però nel secondo.

Bastoni 6 – Stavolta si sgancia un po’ meno per cercare il cross perché presidia la fascia del Napoli sempre in agguato. Si disimpegna bene e non corre mai rischi, una promessa importante anche per la Nazionale.

Hakimi 6 – In ricrescita dopo le ultime gare. In fase difensiva non è troppo occupato e allora si prende la licenza di concedersi qualche sgroppata. Dà sempre la sensazione di far male. Peccato, però, per la staffetta sprecata nel finale, quando si fa rimontare da Manolas. Conte può comunque essere fiducioso.

Barella 6 – Il temperamento è il suo marchio di fabbrica. Prova ad entrare nel vivo del gioco cercando di dare il via a delle ripartenze pericolose. Forse un po’ meno aggressivo in pressione, ma è instancabile e sempre efficace.

Brozovic 6 – Senza infamia e senza lode, tocca una quantità infinita di palloni senza strafare. Ma non sbaglia nemmeno troppo, serata di ordinaria amministrazione. Serve un buon pallone a Lukaku.

Eriksen 7 – L’ex Tottenham è sempre più nel vivo dell’azione. I suoi traversoni da punizione sono insidiosi e rischiano di mandare più volte in gol i compagni. Splendida la saetta con cui pietrifica Meret: rete meritata per abnegazione e dedicazione alla causa (84′ Gagliardini s.v.).

Darmian 6 – L’inaspettato jolly della fascia è il solito piccolo stantuffo. Copre dietro e in ampiezza propone inserimenti interessanti. Qualche volta soffre leggermente Politano, ma in fin dei conti lo tiene a bada senza troppi problemi (68′ Perisic 5,5 – Entra nel finale per dare più spinta, ma si nota poco).

Lukaku 6 – Gara di grande generosità e sfortuna. Colpisce due legni che ancora gridano vendetta, è sempre lì quando si tratta di lottare. Nel secondo tempo si spegne un po’, ma resta comunque una gara di sostanza, totem di riferimento.

Martinez 5 – Lotta come un dannato e guadagna diversi falli utili. In fin dei conti, però, non riesce mai a fare male. Non dialoga al meglio con l’amico Lukaku e si perde tra le maglie azzurre. Non pervenuto (75′ Sanchez s.v.).

Allenatore: Conte 6 – È la sua solita Inter, col suo marchio di fabbrica: combattiva e mai doma. Interrompe la serie di undici vittorie ma esce con un buon pari su un campo difficile, mantenendo ben fisso l’obiettivo. Anche nei momenti di maggior difficoltà, riesce a tenere i suoi uniti. Il titolo si avvicina sensibilmente e lui tiene tutti sul pezzo.

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