Non c’è stata storia nell’ultimo ottavo di finale di Qatar 2022. Il Portogallo ha sconfitto la Svizzera con un tennistico 6-1, soggiogando la squadra di Yakın sia in fase difensiva che in quella d’attacco. Nell’avvolgente e spettacolare manovra offensiva portoghese ha brillato in particolare il classe 2001 Gonçalo Ramos, che, schierato titolare al posto del turbolento CR7, ha segnato una tripletta e fornito un assist. Di Pepe, Raphaël Guerreiro e Leão (subentrato solo nel finale) gli altri gol rossoverdi. Akanji ha invece segnato per la Svizzera il gol del momentaneo 4-1. Analizziamo ora le pagelle dei protagonisti di Portogallo-Svizzera.
Le pagelle di Portogallo-Svizzera
Prima di passare alle pagelle di giocatori e allenatori di Portogallo-Svizzera, proponiamo quelle del giudice di gara e dei suoi assistenti.
Arbitro: César Ramos 5,5 – Il suo metro di giudizio cerca di interrompere la gara il meno possibile, per favorire la fluidità delle trame di gioco. Talvolta, però esagera, soprattutto nel non assegnare alcuni gialli sacrosanti (ad esempio a Freuler e Rúben Dias) nel corso del primo tempo. Sul velluto la ripresa (Alberto Morín/Miguel Hernández 6,5)
Pagelle Portogallo
Diogo Costa 5,5 – È vero: il gol che gli impedisce di mantenere la porta inviolata non è di certo una sua colpa. Tuttavia, al 37′ compie un intervento scellerato che regala a Freuler un gol che avrebbe potuto riaprire la partita. La sua unica vera parata arriva su una punizione di Shaqiri che sarebbe comunque finita fuori.
Diogo Dalot 6,5 – Dopo una prima parte di stagione complicata con la maglia del Milan, finalmente l’esterno rossonero può togliersi diverse soddisfazioni con quella della propria nazionale. Nella frazione iniziale contiene benissimo Vargas sul suo lato, recuperando con grinta e forza fisica alcune imperfezioni tecniche. Nel corso della ripresa trova lo spazio per servire a Gonçalo Ramos la palla del 3-0, che chiude la partita.
Pepe 7 – Guida con autorevolezza e forza la retroguardia lusitana, che grazie a lui e Rúben Dias sembra aver trovato gli equilibri giusti. Per di più, stasera trova pure lo spazio per segnare il 2-0 con uno stacco imperioso che lascia sul posto Schär ed Edimilson Fernandes. Molto positivo il suo lavoro in anticipo sugli attaccanti avversari.
Rúben Dias 6,5 – Il centrale del City costruisce con Bernardo Silva e João Cancelo (oggi assente) la spina dorsale tattica tutta “guardiolesca” del Portogallo. Gestisce con sicurezza alcuni palloni difficili e, sebbene all’inizio soffra un po’ lo scontro muscolare con l’energico Embolo, alla lunga lo vince senza mai andare troppo in affanno.
Raphaël Guerreiro 7 – Conclude con un sinistro potente sotto la traversa la meravigliosa azione collettiva che spegne definitivamente le speranze elvetiche. Non è tutto: per l’intera gara è una vera e propria spina nel fianco di Edimilson Fernandes, che fatica a contenere le sue sovrapposizioni e per questo è costretto a mantenere bassa la propria posizione in campo. Difensivamente tiene benissimo nel primo tempo su Shaqiri e nella ripresa su Sow e nel finale serve a Leão la palla del 6-1.
Otávio 6 – Partita non particolarmente appariscente per il brasiliano naturalizzato portoghese, che, però, lavora molto per i compagni, soprattutto in fase difensiva. Se la squadra di Fernando Santos può permettersi tutta questa abbondanza offensiva, il merito è soprattutto di giocatori come lui. Riesce a tirare una volta nel corso dei 90′, ma la sua conclusione è centrale e viene parata da Sommer (74′ Vitinha 6 – Gioca una ventina di minuti contro una Svizzera ormai doma, che non lo impegna troppo in fase difensiva nel finale di gara).
William Carvalho 6,5 – Per lui vale un discorso simile a quello fatto per Otávio, con l’unica differenza che in campo il centrocampista del Betis ricopre una posizione leggermente più arretrata. Sempre nel vivo del gioco, tocca moltissimi palloni e raggiunge una precisione nei passaggi superiore al 90%.
Bernardo Silva 7 – È difficile dire che ruolo ricopre, perché la sua grandissima mobilità lo porta a svariare pressoché in tutte le aree del campo. Spesso si abbassa per prendere palla e aiutare i compagni in costruzione, ma al termine della stessa azione lo si trova al centro dell’area pronto per concludere o servire l’assist decisivo. Se oggi non riesce ad entrare in nessuna azione da gol, si tratta certamente di un caso (81′ Rúben Neves s.v.).
João Félix 7 – Due assist (e mezzo) a Gonçalo Ramos per l’attaccante classe ’99 dell’Atlético Madrid. Nel primo tempo sfianca i difensori svizzeri con le sue accelerazioni improvvise e continue con o senza palla. In alcune circostanze semina il panico creando la superiorità numerica coi suoi dribbling ubriacanti (73′ Cristiano Ronaldo 5,5 – Il tempo che Fernando Santos concede al più blasonato giocatore della rosa lusitana non è certamente congruo alla sua importanza nella storia della nazionale lusitana, ma il CR7 di oggi non riesce a sfruttarlo neanche parzialmente. Prima non crede a una bella palla in profondità di Ricardo Horta e poi si fa anticipare sul più bello da Cömert: che la sua era sia davvero finita?).
Gonçalo Ramos 9 – È sua, senza alcun dubbio, la migliore fra le pagelle di Portogallo-Svizzera. Segna tre gol da centravanti vero. Nel primo fa valere la sua forza fisica per svincolarsi dalla marcatura di Schär, girarsi in pochi centimetri e fuminare Sommer sul primo palo. Poi, bissa anticipando Cömert con la punta sul cross di Edimilson Fernandes. Infine segna il terzo gol con un delizioso scavetto alle spalle del portiere elvetico. Nel mezzo, si mangia un gol già fatto su una bella palla in profondità di João Félix e serve a Raphaël Guerreiro la palla del 4-0 (74′ Ricardo Horta 6 – Entra a risultato già ampiamente acquisito, ma, nonostante questo, ha voglia di mettersi in mostra e con caparbietà e qualità propone diversi palloni interessanti a Ronaldo).
Bruno Fernandes 7 – Così come Bernardo Silva è un vero e proprio tuttocampista, che aiuta il Portogallo ad uscire con classe in palleggio da alcune situazioni intricate. La sua qualità nel possesso palla e la sua visione di gioco permettono ai lusitani di essere imprevedibili e avvolgenti nella loro manovra. Calcia ottimamente il corner che porta al raddoppio di Pepe (87′ Leão 6,5 – L’ala rossonera approfitta dei pochi minuti che gli vengono concessi per segnare con la specialità della casa: rientro sul destro e tiro a giro sul secondo palo).
Allenatore: Fernando Santos 8,5 – Il Portogallo questa sera somiglia a una macchina perfetta, che dal 1′ al 94′ imbriglia la Svizzera senza rischiare quasi nulla dietro. Nonostante un possesso palla di poco inferiore a quello elvetico, la squadra lusitana si rende pericolosa in moltissime occasioni, e il risultato finale lo dimostra ampiamente. La mobilità di centrocampisti ed esterni d’attacco e la fisicità di Gonçalo Ramos rende ardui i compiti difensivi dei giocatori svizzeri. Controcorrente – ma coraggiosa – la scelta di tenere Ronaldo in panchina per ben 74′ di un ottavo di finale mondiale: un segnale alle altre pretendenti riguardo alla forza di questo Portogallo.
Pagelle Svizzera
Sommer 5 – Viene letteralmente bombardato dai tiri della nazionale portoghese, che piovono da ogni dove. Cosparge nella sua prestazione numerosi errori, anche se non madornali. Sul primo gol di Gonçalo Ramos ha alcune colpe nel non coprire bene il primo palo, anche se la fiondata della punta del Benfica è una vera e propria perla di rara bellezza. In occasioni delle altre due reti del nº 26 portoghese e del gol di Raphaël Guerreiro, invece, non è il massimo in uscita. Ma va peggio quando non interviene sulla conclusione di Leão che porta al 6-1 finale.
R. Rodríguez 5 – Parte come braccetto sinistro della difesa a 3 di Yakın, per poi giocare nel ruolo di terzino nel corso della ripresa. In avvio compie diversi buoni interventi difensivi nei confronti degli attaccanti lusitani, ma con il passare dei minuti e le difficoltà in costruzione della Svizzera, non brilla per personalità e precisione nei passaggi. Anzi: quando deve gestire palla sembra spesso goffo, lento e impacciato. Male nei cross.
Schär 4,5 – Forse complice un lieve infortunio che subisce in avvio, si trova in sofferenza continua nel marcare Gonçalo Ramos, che con lui fa veramente tutto ciò che vuole. In occasione del primo gol, gli permette di girarsi in area restando troppo passivo. Alcuni minuti dopo, nell’anticipare la punta portoghese, sfiora l’autogol. Poi si perde Pepe sul calcio d’angolo che porta i lusitani sul 2-0 e prima dell’intervallo si fa ammonire per un’intervento con tempismo sbagliato ancora su Gonçalo Ramos (46′ Cömert 4,5 – Così come il compagno, di cui prende il posto dopo 45′, soffre tremendamente le caratteristiche di Gonçalo Ramos, che lo anticipa per segnare il 3-0 e lo sorprende alle spalle nell’azione del 5-1. Entrambi risultano fra i peggiori nelle pagelle di Portogallo-Svizzera).
Akanji 5,5 – Nonostante il gol segnato da avvoltoio sul secondo palo, non riesce a raggiungere la sufficienza a causa di una prova difensiva decisamente non all’altezza, soprattutto nella ripresa. Sfiduciato dalle difficoltà della propria squadra, infatti, esce in modo improvvido lasciando la difesa sguarnita sia in occasione del 4-0, sia nel finale su Leão, che, fresco, ha gioco facile nel lasciarlo sul posto e segnare il 6-1.
Vargas 5 – È uno dei pochissimi a provarci con qualche accelerazione ad inizio partita, ma, col passare dei minuti, la sua prestazione cala drasticamente e lui scompare dal rettangolo verde. Gli vengono assegnati dei compiti difensivi che non sono certamente il suo pane quotidiano: si vede chiaramente quando, in occasione del 3-0, si fa saltare da Dalot in dribbling (66′ Okafor 5,5 – Entra per suonare la carica dopo la rete di Akanji, ma si vede ben poco là davanti, schermato com’è dalla manovra difensiva lusitana).
G. Xhaka 5 – Il mediano dell’Arsenal gioca una partita nettamente al di sotto delle aspettative. Da un calciatore con la sua tecnica è lecito aspettarsi molto di più in fase di impostazione, la quale, invece, oggi lo vede spesso in confusione e senza la solita calma e lucidità. Ha delle colpe in marcatura sia in occasione dell’errore collettivo che porta al 3-0, sia sul gol di Leão.
Freuler 5 – L’ex Atalanta sin dai primi minuti sembra nervoso e deconcentrato sia in marcatura che nei suoi consueti inserimenti senza palla in attacco. Compie due brutti interventi in ritardo su Rúben Dias nel primo tempo, per cui l’arbitro sceglie di non ammonirlo, graziandolo. Poco dopo l’inizio del secondo tempo, Yakın lo sostituisce (54′ Zakaria 5,5 – Il centrocampista del Chelsea sembra poter dare una piccola scossa alla partita appena entrato, ma, dopo pochi minuti, si adagia sul livello collettivo dei suoi, che, questa sera, è davvero basso).
Edimilson Fernandes 4 – Per distacco la peggiore fra le pagelle di Portogallo-Svizzera. Il c.t. svizzero lo schiera al posto di Widmer per sfruttare le sue caratteristiche offensive nel 3-4-2-1 con cui vorrebbe attaccare. L’esterno del Magonza, però, si dimostra non all’altezza delle aspettative, commettendo un errore dietro l’altro in fase difensiva ed assentandosi in quella d’attacco. Insieme a Schär, si dimentica Pepe sul calcio d’angolo del 2-0. Poi, si fa saltare da Dalot nell’azione che porta al 3-0, si perde Raphaël Guerreiro nel 4-0 e Gonçalo Ramos nel 5-1. Un’ecatombe.
Sow 4,5 – È l’emblema dell’orrenda prestazione odierna della Svizzera. Tocca un numero infimo di palloni in un ruolo (il trequartista) che, invece, dovrebbe essere al centro del gioco. Dopo essersi reso conto del suo scarsissimo apporto alla gara, Yakın decide di sostituirlo poco dopo l’inizio del secondo tempo (54′ Seferović 5 – Una sola spizzata di testa in profondità è decisamente troppo poco in 40′ giocati, pur da subentrato).
Shaqiri 5 – L’esterno ex Inter delude nella serata in cui avrebbe potuto guidare la propria nazionale ad un risultato storico. L’unico pericolo creato è una punizione che, toccata da Diogo Costa, si spegne a lato. Ma, forse, sarebbe finita fuori in ogni caso.
Embolo 6 – È sua l’unica sufficienza fra le pagelle della Svizzera contro il Portogallo. L’attaccante del Monaco ci prova ripetutamente ad inizio partita con una serie di azioni personali che si guadagna lavorando bene con il suo possente fisico alcune palle sporche. Nel corso della prima frazione, infatti, sembra poter mettere in discreta apprensione Rúben Dias nell’1-contro-1 e arriva alla conclusione di mancino da buona posizione. Nel finale ci riprova in rovesciata dal limite dell’area, ma la conclusione finisce fuori di poco (89′ Jashari s.v.).
Allenatore: Yakın 4 – La sua Svizzera non riesce mai ad impensierire davvero il Portogallo, poiché i lusitani sono eccezionali nel serrare i corridoi necessari allo sviluppo verticale della manovra elvetica. Il possesso palla di difensori e centrocampisti svizzeri è spesso fine a se stesso, e, quando i lusitani aumentano i giri del motore, i ragazzi di Yakın non riescono più a ripartire con efficacia e spesso si affidano al solo lancio lungo per l’isolato (e sconsolato) Embolo. La poca vitalità dei titolari sulla trequarti viene controbilanciata dalla qualità (nulla) offerta dai sostituti.