Il Bayern Monaco conquista il Triplete sconfiggendo il PSG per 0-1, con la sesta Champions League della sua storia. A decidere la sfida un gol di testa di Coman al 59′, che dimostra di sapersi rendere decisivo anche nei momenti importanti. Una gara tutto sommato equilibrata, che ha visto le squadre battagliare da entrambe le parti. Alla fine ha prevalso il senso di squadra alle stelle francesi. A seguire le pagelle di PSG–Bayern Monaco.
Arbitro: Orsato 6 – Il fischietto italiano è sicuro di sé e amministra i gialli con giustizia. Qualche voto in meno, però, per un possibile rigore non concesso al PSG per fallo su Mbappé.
Pagelle PSG
Navas 6,5 – Nella prima frazione miracoloso su Lewandowski, incolpevole sulla rete di Coman. Sicuro.
Kehrer 6 – In avanti sa rendersi pericoloso e fa spendere un giallo a Davies. Poi rallenta la sua corsa.
Thiago Silva 6,5 – Le prende tutte, gioca sempre in anticipo e salva sulla linea il possibile raddoppio di Coman. Peccato non aver coronato il suo ultimo match con un trionfo.
Kimpembe 5,5 – Meno certo rispetto al compagno di reparto, impreciso in alcune uscite e rischia di far male ai suoi.
Bernat 5,5 – La fascia di sua competenza è quella che viene usata per il cross del vantaggio avversario. Tocca pochi palloni, spaesato (79′ Kurzawa s.v.).
Herrera 6 – Nella prima frazione gioca di sponde e piccoli tocchi, manda in porta Di Maria. Poi esce per dare sostanza all’attacco (72′ Draxler 5,5 – Non si sente, non riesce a dare il suo approccio).
Marquinhos 6 – Il solito frangiflutti davanti alla difesa, recupera palloni importanti e sfiora la rete del pareggio. Uno dei più positivi.
Paredes 5,5 – Qualche giocata di fino, ma nella sostanza si sente poco ed è troppo timido (64′ Verratti 5,5 – Non è ancora in condizione e si vede).
Di Maria 5,5 – Le sue fiammate sono pericolose ma sotto porta è poco concreto. Ha una buona chance ma la calcia alta (79′ Choupo-Moting 5 – Ha sul piede il match ball per i supplementari ma non la aggancia. Nel computo finale è un errore che pesa).
Neymar 5,5 – Troppo spesso si intestardisce in dribbling, vorrebbe spaccare tutto. Però la costanza in attacco è poca e crea pochi grattacapi.
Mbappé 6 – Le sue proverbiali accelerazioni possono fare sempre male. L’attaccante che tira più dei suoi, calcia centralmente una buona occasione.
Allenatore: Tuchel 5,5 – Stavolta i cambi non portano i frutti sperati, dai quali esclude Icardi. La sua squadra manca di precisione sul più bello.
Pagelle Bayern Monaco
Neuer 7 – Oggi dimostra il perché resti uno dei migliori nel ruolo. Compie due grandi parate e imposta da dietro come suo solito.
Kimmich 7 – Dopo la semifinale, si ripete anche oggi con un assist vincente, che consente al Bayern di sollevare la coppa. Uno dei migliori terzini in circolazione.
Boateng 6 – Fino a quando resta in campo fa il suo, poi dà forfait per infortunio (25′ Sule 6 – Qualche controllo fa venire i brividi ai suoi, ma riesce a cavarsela).
Alaba 6,5 – Sempre più leader nel suo nuovo ruolo. Chiude con autorità e sale spesso a centrocampo per impostare.
Davies 6,5 – Oggi compie buoni interventi anche in difesa, meno incisivo davanti ma si sente la sua presenza autorevole.
Thiago Alcantara 6 – Possibile ultima gara per lui. Onora l’impegno con l’impostazione, metronomo per i suoi (86′ Tolisso – s.v.).
Goretzka 6,5 – Pericoloso in alcune sponde e inserimenti, fa il suo con la presenza fisica in mezzo al campo.
Gnabry 5,5 – Oggi un po’ spento. Si vede poco in avanti ed è poco cercato dai compagni (68′ Coutinho 6 – Tenta il jolly da punizione. Si rende utile per il possesso palla nel finale).
Coman 7 – Il protagonista che non ti aspetti. L’ex Juventus prende bene il tempo e con un bel colpo di testa batte Navas. Non è al massimo ma se Flick gli ha voluto concedere una chance un motivo c’è (68′ Perisic 6 – Non si nota molto, ma gioca di sacrificio e contribuisce al pressing finale).
Lewandowski 6,5 . Meriterebbe di segnare. Colpisce un palo e Navas gli dice di no. Tiene alta la squadra e si allarga spesso. Conclude una stagione sensazionale.
Flick 7 – Da vice di Low a campione d’Europa. Prende una squadra ad interim e compie scelte coraggiose. Fino ad azzeccare tutte le partite, creando una macchina perfetta per condurla alla vittoria del Triplete. Onore al lavoro.