Le pagelle di PSG-Manchester City (1-2): Navas disattento

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Riportiamo le pagelle di PSG-Manchester City. La sfida tra sceicchi di Champions League è vinta dagli inglesi. Il vantaggio su corner parigino, stacco di Marquinhos, infatti, non basta. Un gol magia di De Bruyne e una punizione di Mahrez ribaltano il risultato, agevolando il ritorno all’Etihad. 

Le pagelle di PSG-Manchester City

Prima di analizzare le pagelle di giocatori e allenatori di PSG e Manchester City, consideriamo quella sull’arbitro.

Arbitro: Brych 6,5 – Dirige la partita con esperienza, senza mai scomporsi. Giusta l’espulsione diretta a Gueye, intervento a martello su Gundogan pericolosissimo. Il PSG nella prima frazione protesta per un intervento su Neymar in area, lascia correre e va bene così. Il contatto è troppo lieve.

Pagelle PSG

Navas 5 – Manda in frantumi quanto di buono fatto fin qui. Nel primo tempo è sempre sull’attenti, specie su Bernardo e Foden. Si lascia però sorprendere dal cross di De Bruyne, non irresistibile. Anche la punizione di Mahrez, poi, sembrava parabile. Peccato.

Florenzi 5,5 – Dalle sue parti Foden si accende nel finale, più attento alla fase di copertura. Non stringe la marcatura su De Bruyne, libero di crossare per la rete dell’1-1. È un errore che si paga.

Marquinhos 6,5 – Vero leader difensivo. Oltre a metterci spesso una pezza, regala una spizzata per il momentaneo vantaggio. Sempre concentratissimo.

Kimpembe 6 – Non commette errori marchiani, i gol avvengono per circostanze lontane dalle sue colpe. Si destreggia discretamente e chiude quasi sempre su Bernardo.

Bakker 5,5 – Tenere a bada un folletto come Mahrez non è mai facile. Inizialmente ci riesce bene, poi lo soffre ed è costretto a ripiegare, senza dare mai supporto in avanti.

Paredes 5,5 – Come gran parte del Paris, non fa valere il detto “chi ben inizia, è a metà dell’opera”. Già, perché gioca con diligenza e classe, fino a quando non si allarga nella barriera e concede la rete a Mahrez. Confusione poi nel giro palla (83′ Herrera s.v.).

Gueye 4,5 – Follia calcistica, una gara dalle due facce. Classico frangiflutti, interrompe l’azione e lo fa anche con precisione, strappando tanti palloni. Poi però il fallaccio su Gundogan che costringe i suoi a giocare in dieci uomini, in svantaggio. A certi livelli è un prezzo duro da pagare.

Di Maria 6,5 – A tratti sembra essere tornato quello di Madrid. Certi strappi e ripartenze sono da applausi a scena aperta. Il serbatoio della classe, a 33 anni, sembra ancora pieno. Peccato stasera gli altri tenori dell’attacco cantino poco con lui (80′ Danilo s.v.).

Verratti 5,5 – Manca quel tanto per essere più determinante sulla trequarti. Il dialogo dei primi minuti con Neymar sembra funzionare, ma si spegne alla distanza poco a poco. 

Neymar 5,5 – Impegna severamente Ederson al 12′, sembra ispirato e molto ficcante. Poi esce dalla partita e lo si vede più per terra che a correre. Quando è così, diventa anche un po’ irritante, il suo valore ci ha abituati ad altro.

Mbappé 5 – Stecca la sua serata. Pochi sprinti anche perché innescato male dai suoi colleghi. Vede pochi palloni e non sfrutta la difesa alta del City. Rimandato all’esame a Manchester.

Allenatore: Pochettino 5,5 – Fondamentalmente, è punito dagli episodi. Nel primo tempo la qualità di gioco della squadra è impressionante, mentre nella ripresa perde lucidità. Osa poco senza sostituire granché, qualche interprete sembrava un po’ stanco. Per togliersi la nomea del “bello, ma non vincente”, dovrà compiere un’impresa all’Etihad.

Pagelle Manchester City

Ederson 6 – Poche colpe sull’incornata perfetta di Marquinhos. Per il resto, è bravo a respingere su Neymar e nelle uscite. Bravo anche con i piedi.

Walker 6 – Neymar è sempre un cliente scomodo, ma lo tiene a distanza di sicurezza. Prova anche l’impostazione da dietro, con Guardiola ha affinato le sua abilità.

Stones 6,5 – Annulla di fatto Mbappé. Il Paris non gioca molto in aereo e lui tiene sempre la posizione al meglio. Una prestazione di sostanza.

Ruben Dias 5,5 – Sovrastato da Marquinhos in occasione del gol, cerca di redimersi chiudendo gli spazi. Ci riesce in parte, ma resta la macchia che, per sua fortuna, non compromette il match.

Cancelo 5,5 – In difficoltà su Di Maria, che lo costringe ad indietreggiare spesso e volentieri. Bloccato, si fa ammonire e non gioca con la sua consueta spinta offensiva (61′ Zinchenko 6,5 – Valore aggiunto dalla panca. Apparecchia bene per De Bruyne ed interpreta bene entrambe le fasi. Decisivo).

Gundogan 6,5 – 96 passaggi completati: un semplice dato fa capire quanto sia vitale per il palleggio del City. In affanno nel primo tempo, nella ripresa alza l’asticella e tutto il centrocampo ne risente. Vittima dell’intervento killer di Gueye, ne esce indenne.

Rodri 6 – Regia scolastica per il talentino spagnolo. Guardiola, suo connazionale, lo richiama spesso e lo incoraggia. Un talento che ha costruito a suo piacimento e che inizia a dare i suoi frutti.

De Bruyne 7 – Il cervello pulsante del City. Si inventa il tiro-cross che sorprende Navas ed è sempre in mezzo sulla trequarti. Tocca un’infinità di palloni e delizia gli spettatori con grandi giocate di fino. Il belga è ai massimi livelli.

Mahrez 6,5 – Nelle prime battute sembra quasi pigro, indolente, senza brio e sbocchi. Basta però il guizzo su calcio piazzato a ribaltare completamente il giudizio. Da lì prende coraggio ed è quasi imprendibile.

Bernardo Silva 6 – Se si andassero a valutare le azioni create, sarebbe una gara insufficiente. La verità, però, è che da falso nueve gioca un ruolo di primaria importanza, aprendo spazi per i compagni. Encomiabile l’impegno con cui si sacrifica dietro, tanta sostanza.

Foden 6,5 – Come Mahrez, si accende poco a poco. Scalda i guantoni di Navas con una fucilata e per poco non sfiora un eurogol dopo aver saltato diversi giocatori. Ha solo 21 anni, ma gioca da veterano.

Allenatore: Guardiola 6,5 – Il primo tempo è bruttino, ma grazie alla classe dei suoi discepoli trova un successo vitale in vista del ritorno. Rischia tenendo fuori un attaccante di peso, ma la scelta viene premiata, come è premiato dal nostro giudizio la reazione nella ripresa. Si aggiudica il primo round della sfida tra i ricchi.

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