Analizziamo le pagelle di Real Madrid-Atalanta. Un’altra italiana deve salutare la Champions League. Gli orobici non riescono nell’impresa e soccombono sotto i colpi dei Blancos, pur giocando una gara assai coraggiosa. La squadra di Gasp, dunque, esce a testa alta. Doppio vantaggio casalingo con Benzema e Ramos su rigore, perla di Muriel su punizione e all’84’ gol del subentrato Asensio a chiudere i giochi.
Le pagelle di Real Madrid-Atalanta
Prima di analizzare le pagelle dei giocatori e degli allenatori di Real Madrid-Atalanta, proponiamo quella sull’arbitro.
Arbitro: Makkelie 5,5 – In qualche occasione fischia falli senza far sviluppare l’azione, non facendo sfruttare la chance di interessanti ripartenze. Rimane qualche dubbio nel rigore assegnato: il VAR considera il secondo tocco di Toloi in area irregolare. Sembra, però esserci già un contatto fuori. Per il resto, ok i cartellini.
Pagelle Real Madrid
Courtois 6,5 – Inoperoso nel primo tempo, bravo due volte su un intraprendente Zapata. Piegato dalla punizione di Muriel, sempre attento.
Nacho 6,5 – Match di grande esperienza. Vince alla grande il duello con Gosens, uno degli uomini avversari più pericolosi. Non ha paura di affondare il tackle, al posto giusto nel momento giusto.
Ramos 7 – Mette in ghiaccio la qualificazione per il Real. Là dietro, inoltre, gioca sempre d’anticipo e i trequartisti anniversari si vedono disinnescati tutti i suggerimenti (63′ Militao 5,5 – Deve contenere, ma si lascia sfuggire Zapata in dribbling. Courtois gli salva la faccia).
Varane 6 – Meno appariscente rispetto al collega, ma è tempestivo ed efficace. Gioca in anticipo senza affanni.
Mendy 6,5 – Quando sale in cattedra, fa sentire il suo potere fisico. Regge il duello con Maelhe e di fatto gioca anche in mezzo al campo. Jolly improvvisato.
Kroos 6,5 – Taglia il traguardo delle 100 presenze in Champions. Festeggia con una prestazione condita di dinamismo e rottura. Allunga un po’ la gamba, ma alla fine risulta determinante per gli equilibri del centrocampo.
Valverde 6 –Sicuramente deve ritrovare la condizione migliore, ma sbaglia poco o nulla. I suoi tocchi sono precisi e di alto livello (82′ Asensio 6,5 – Mette il sigillo finale alla contesa, subito decisivo. Zidane ha recuperato una risorsa importante).
Modric 7 – Sembra quasi un ragazzino quando lo si vede in campo. Recuperi eccellenti in difesa, impostazione in mediana e assist facile facile per Benzema. “Tuttocampista” completo, cosa chiedere di più?
Vazquez 6,5 – Inizialmente sembra timido, ma poco a poco prende coraggio e con le sue sgroppate inizia a fare male. Come quando apparecchia la tavola per il 3-1 di Asensio. Si candida come un’alternativa importante.
Benzema 7 – Un gol, tante giocate di fino e presenza fissa in area di rigore. Ha almeno altre tre chance per segnare, sorregge il peso dell’attacco ma non grava sulle spalle della squadra. Ora nella classifica goleador di Champions è al quinto posto, a -5 dalla leggenda Raul. Alla ricerca di altri record.
Vinicius 6,5 – Crescita impressionante. Quando mette il piede sull’acceleratore sono dolori, impressionante lo scatto con cui salta mezza difesa avversaria. Per la cronaca, il tiro finisce fuori. Si guadagna il rigore del 2-0: dà sempre la sensazione di poter fare male (69′ Rodrygo 6 – Non si nota molto, ma partecipa alla manovra offensiva con costanza).
Allenatore: Zidane 6,5 – Regge l’urto della partenza sprint, affidandosi ai suoi uomini più fidati. Poco a poco indirizza il match in suo favore, gestendo anche le energie dei suoi con i cambi mirati. Le Merengues sono in ripresa tra mille difficoltà, sicuramente c’è anche la sua mano.
Pagelle Atalanta
Sportiello 4,5 – Clamoroso errore sul rinvio che di fatto dà la chance al Real di aprire la contesa. Qualche buon intervento ma non basta per l’economia del match, resta spiazzato anche dal gol di Asensio. La sensazione è che dovrà ancora sgomitare un po’ con Gollini.
Toloi 5 – La duecentesima gara con l’Atalanta gli va di traverso. Nei primi 45′ non demerita, ma è ingenuo ad allungare il piede su Vinicius, ponendo di fatto la parola fine ai giochi (61′ Palomino 6 – Non ha colpe eccessive sul continuo della serata).
Romero 5,5 – Il confronto con Benzema è impetuoso. Gioca con il suo solito temperamento, ma questa volta non è abbastanza. In affanno.
Djimsiti 6 – Provvidenziale nel primo tempo in chiusura sulla botta ravvicinata di Vinicius. È il centrale che garantisce maggiore copertura, un po’ a sorpresa conoscendo il valore dei compagni. È il minore dei colpevoli.
Maelhe 5 – Vinicius lo fa letteralmente andare di matto, senza soluzione. Troppi gli strappi del brasiliano, di conseguenza deve giocare basso e limitarsi al compitino. Forse paga un po’ di inesperienza in ambito europeo.
De Roon 5,5 – Un po’ meno presente rispetto al solito. Prova a trascinare i suoi chiedendo spesso il pallone, ma finisce per girare un po’ a vuoto.
Pessina 5,5 – Serata un po’ da “vorrei, ma non posso”. Tante buone intenzioni, ma osa poco. Sbaglia qualche passaggio di troppo e non si intende con la trequarti. Proprio in quel settore di campo aveva dato il meglio (84′ Caldara s.v.).
Gosens 6 – Dopo 2′, su un inserimento spara addosso a Courtois. Buona gamba come al solito, ma trova troppo traffico e poche volte il semaforo verde. Costretto a chiedere il cambio (57′ Ilicic 5 – Totalmente apatico, non è la prima volta da subentrato. Ci si aspetta sempre che possa entrare per spaccare la partita, invece appare impacciato e un po’ svogliato. Non si ripete dopo la notte magica di Valencia).
Malinovskyi 5,5 – Qualche buona idea, ma non finalizzata. Gioca un po’ troppo tra le linee, senza trovare lo sbocco vincente.
Pasalic 5,5 – Gara simile a quella dell’ucraino: si butta nello spazio ma manca l’ultimo tocco smarcante. Un po’ confusionario, Gasperini lo lascia negli spogliatoi (45′ Zapata 6 – Ha il merito di crearsi due buone chance, ma Courtois gli dice di no. Lotta molto e tiene alta la squadra: un ingresso tutto sommato positivo).
Muriel 6,5 – Quasi sonnolento per tutto il match, con una magia su punizione riaccende le flebili speranze dell’Atalanta. Sempre l’uomo in più per questa formazione (84′ Miranchuk s.v.)
Allenatore: Gasperini 6,5 – Gli va dato atto di essersela giocata fino alla fine. Buono l’approccio iniziale, poi il netto divario tecnico si fa sentire, col passare dei minuti. Come aveva affermato in conferenza, i suoi non si sarebbero snaturati. Doppio confronto coraggioso, forse un po’ “così così” la gestione dei cambi. Dopo la notte magica di Anfield Road, a Valdebebas la storia non si ripete. Ma il cammino in Europa resta ampiamente positivo.