Il 250esimo Clásico della storia se lo aggiudica il Real Madrid. Dolce vendetta per i Blancos nei confronti del Barcellona, che su questo campo la passata annata vinse 0-4. Di Benzema, Valverde e Rodrygo nel finale dal dischetto sanciscono il trionfo, inutile la rete del momentaneo 2-1 del subentrato Ferran Torres. I ragazzi di Ancelotti salgono così in vetta a quota 25, mentre i catalani si devono accontentare della seconda posizione. Un periodo non facile, dopo il pari interno con l’Inter e una strada nettamente in salita in Champions League. A seguire le pagelle di Real Madrid-Barcellona.
Le pagelle di Real Madrid-Barcellona
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Real Madrid e Barcellona, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.
Arbitro: Sanchez Martinez 6 – Gara non semplice da gestire per il fischietto spagnolo, al suo sesto Clásico diretto in carriera. Bene non concedere rigore per il contatto Lewandowski-Carvajal, normale contrasto si gioco. Netto, invece, il penalty per il pestone di Eric Garcia su Rodrygo, concesso però solamente dopo la revisione VAR. Per il resto, scelte non complesse. Descriviamo ora le pagelle di Real Madrid-Barcellona.
Pagelle Real Madrid
Lunin 6 – Ordinaria amministrazione per il portiere ucraino, che ha il compito di non far rimpiangere Courtois. In fin dei conti, non è quasi mai seriamente impegnato e si districa bene nelle uscite.
Carvajal 6 – Il confronto con il funambolico Démbéle non è affatto una passeggiata, ma se la paga con la esperienza delle grandi partite. Rischia per un contatto in area con Lewandowski, ma la fortuna gira dal verso giusto (88′ Rüdiger s.v.).
Militao 7 – Altra prova da incorniciare per il brasiliano, che praticamente non concede mezzo metro a Lewandowski. Bravo anche a scalare su Démbéle, un nuovo punto di riferimento per Ancelotti.
Alaba 6,5 – L’ex Bayern Monaco si merita la sufficienza piena, grazie a un controllo in scioltezza della sua mattonella difensiva. Si perde Ferran Torres, ma non è una svista decisiva.
Mendy 6,5 – L’asse con Vinicius è consolidato, terzino molto più di spinta rispetto a Carvajal. Le combinazioni sono giuste, tiene sempre in apprensione la corsia di sinistra.
Modric 6,5 – Il Pallone d’Oro 2018 dimostra che, nonostante l’età avanzi, resta un fuoriclasse assoluto. Vede spazi e traiettorie dove gli occhi altrui si fermano, visione di gioco totale. Esce tra gli applausi del Bernabeu (78′Camavinga s.v.).
Tchouameni 6,5 – Personalità da veterano, eppure ha solamente 22 anni. Sembra aver giocato diverse gare di questo tipo, boa in mezzo alle ondate del Real Madrid. Sradica tanti pallone ed imposta con intelligenza.
Kroos 7 – Festeggia il 250esimo gettone in Liga con un filtrante da urlo per l’azione che porta alla rete di Benzema. Come per il collega di reparto croato, tanta capacità nella costruzione e difficilmente risulta prevedibile.
Valverde 7,5 – L’equilibratore, una falsa ala quella disegnata da Ancelotti. Abile a scaraventare in porta il 2-0, oltre a fare pressione ed essere in tutte le zone del rettangolo verde. Imprescindibile.
Benzema 6,5 – Torna a ruggire a quasi due mesi di distanza, con una rete apparentemente semplice. Eppure, il grande centravanti deve farsi trovare pronto. Lui c’è, torna nella partita più importante dell’anno. E sono 12 contro il Barça in carriera (88′ Asensio s.v.).
Vinicius 6,5 – Gli strappi dell’esterno verdeoro fanno sempre malissimo e innesca la rete dell’1-0. Col passare dei minuti è contenuto maggiormente, ma rimane un’insidia.
Allenatore: Ancelotti 7 – Conduce la sua squadra con la sua consueta personalità da leader calmo. Azzecca la mossa Valverde sull’esterno e alza sempre la pressione, annullando di fatto Lewandowski. Questa vittoria, tanto per cambiare, è anche sua.
Pagelle Barcellona
Ter Stegen 6,5 – L’ennesimo miracolo su Vinicius non basta ad evitare il tracollo. Un po’ meno sicuro coi piedi, ma tiene in piedi la baracca.
Sergi Roberto 5 – Sulla sua fascia il binario Mendy-Vincius fa il brutto e il cattivo tempo. Spesso in ritardo in chiusura, costringe Koundé agli straordinari.
Koundé 6 – In fondo, l’ex Siviglia è uno di coloro che si salva nella disattenta difesa Blaugrana. Attento in marcatura, deve rattoppare dove altri sono mancanti.
Eric Garcia 4,5 – Continua il momento no per il centrale della Spagna. Con uno sciagurato colpo di testa dà il via all’azione del raddoppio, oltre a causare il rigore del 3-1 che chiude la contesa. Un problema anche mentale.
Balde 5,5 – Forse ancora troppo giovane per essere gettato nella mischia in una gara dal così alto coefficiente di importanza. In sofferenza su Valverde, non trova mai le misure per trovare inserimenti (60′ Jordi Alba 6 – Mette più ordine).
De Jong 5,5 – L’olandese aveva la valigia in mano questa estate. Ha avuto un’altra chance da Xavi non ripagata pienamente. Fatica a farsi vedere, non cambia molto la musica quando passa a fare il regista con l’ingresso di Gavi.
Busquets 5,5 – Ci si aspetta sempre molto dal capitano, invece non riesce a trascinare i compagni dall’alto delle sue tante sfide al Real Madrid. Ritmi compassati, non riesce a dare ritmo alla manovra. Il suo compagno di tante battaglie Xavi lo toglie dal campo (60′ Gavi 5,5 – Il talento c’è, ma sotto di due reti anche per lui è difficile emergere).
Pedri 6 – L’unico che prova veramente ad illuminare la scena. Di fatto, è complicato rubare palla al classe 2002. A soli 19 anni, il futuro è completamente il suo.
Raphinha 5,5 – L’ex Leeds fatica ad imporsi nettamente nel Barcellona. Prova delle giocate, ma sono tentativi sporadici e infruttuosi. Deve crescere (60′ Ferran Torres 6,5 – Entra e mette dentro un facile tap-in che riaccende le speranze dei catalani. Fa il suo).
Lewandowski 5,5 – Il capocannoniere del campionato sbatte su un ottimo Militao. Ha una grandissima chance per l’1-1, ma la cestina incredibilmente fuori. Un errore non da lui, forse poi gioca condizionato da tale errore.
Dembele 6 – Il transalpino è l’esterno offensivo di maggiore pericolosità. Sembra sempre avere lo spunto per fare male, il gioco di attacco del Barcellona ruota attorno a lui. Sebbene manchi di incisività sotto porta (73′ Ansu Fati 6,5 – Più pericoloso il numero 10 in mezz’ora che una squadra intera. Sfiora il gol e propizia il gol di Ferran Torres).
Allenatore: Xavi 5,5 – Dopo le immense polemiche di Inter-Barcellona, ci si attendeva una risposta con i fatti sul campo, che invece non arriva. Indovina il cambio Ferran Torres, ma un Ansu Fati così forse avrebbe meritato un’occasione dal primo minuto. E che dire di Piqué, di grande esperienza? Barcellona poco cattivo in avanti e stavolta crolla pure nella certezza difensiva. Bisogna avere il coraggio di cambiare marcia.