Le pagelle di Roma-Lazio (3-0): Lupa travolgente

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Riportiamo le pagelle di Roma-Lazio, derby della capitale numero 157, valido per la 30a giornata di Serie A. I giallorossi si aggiudicano la stracittadina, guadagnando una vittoria mai in discussione. Già dopo 1′, Abraham approfitta di una traversa da corner di Pellegrini e raddoppia con un tap-in su assist di Karsdorp. Al 40′ il capitano giallorosso esegue una punizione magistrale e manda la Lazio all’inferno. I biancocelesti accennano una timida reazione nella ripresa, che ovviamente non può bastare. I padroni di casa salgono in quinta posizione a quota 51, scavalcando proprio i cugini, insidiati dalla Fiorentina.

Le pagelle di Roma-Lazio

Prima di valutare le pagelle dei protagonisti di Roma-Lazio, diamo un giudizio al direttore di gara.

Arbitro: Irrati 6,5 – Il fischietto della sezione di Pistoia dirige il derby con fermezza e decisione. Giusto non assegnare il rigore a Immobile per il contrasto con Ibanez, decisamente troppo morbido. Gli animi nel secondo tempo si accendono ed è costretto a ricorrere più volte al cartellino. Bravo a domare il fuoco degli scontri. Seguono le pagelle di Roma-Lazio.

Pagelle Roma

Rui Patricio 6 – Concentrato e sul pezzo, non deve compiere interventi prodigiosi ma non sbaglia i semplici. Fornisce sicurezza a tutto il pacchetto arretrato.

Mancini 6,5 – Prova di grande personalità per l’ex Atalanta. Sempre nel punto giusto per i contrasti, mai falloso e sempre pulito nelle chiusure. Se avesse dato continuità per tutta la stagione, chissà…

Smalling 7 – Annulla di fatto Immobile, senza lasciarlo respirare. Padrone del gioco aereo, si francobolla e non si stacca più. Altro elemento recuperato da Mourinho.

Ibanez 6,5 – Autore di un gol nel derby di andata, stavolta non va in gol ma il suo contributo è comunque ottimale. Su Felipe Anderson raddoppia costantemente e lo costringe a giocare praticamente a centrocampo. Risponde presente a questo appuntamento importante.

Karsdorp 7 – L’olandese volante, letteralmente. Una delle migliori prestazioni da quando veste giallorosso. Macina chilometri sull’esterno e dialoga alla grande coi compagni, oltre ad apparecchiare per Abraham il 2-0. Ritrovato.

Cristante 6,5 – Sembra assentarsi un po’ dal match, ma in realtà il suo lavoro oscuro è preziosissimo, andando in pressione costante su Luis Alberto. Blocca le fonti di gioco, essenziale.

Oliveira 6,5 – L’ex Porto gioca da mediano vecchio stile, recuperando tanti palloni e dando il via alle pericolose ripartenze della Lupa. Un compito più grezzo, ma comunque ben applaudito dal suo mentore (81′ Veretout s.v.).

Zalewski 6,5 – Il classe 2002 si è preso la titolarità in punta di piedi e sembra non volerla lasciare più. Molto vivace, toglie il tempo a Pedro e Felipe Anderson, oltre a non sbagliare praticamente mai in fase di appoggio. Una piacevole sorpresa per la Roma (74′ Vina s.v.).

Pellegrini 7,5 – Quanta classe per il capitano. L’ennesimo calcio piazzato bello come un quadro pennellato, a togliere le ragnatele dalla porta di Strakosha. Prestazione totale sulla trequarti, raccordo perfetto di fantasia e ispirazione (87′ Bove s.v.).

Mkhitaryhan 6,5 – Si sacrifica e dà il via all’azione per il 2-0. Gli manca solo il gol, se lo meriterebbe per il grande lavoro che svolge per la squadra. E meno male che lui e Mourinho non hanno feeling

Abraham 8 – Oggi fa il re di Roma. Da grande opportunista segna due gol facili, ma lui è sempre nella posizione adatta. Leader anche carismatico, accende l’Olimpico e fa un grandissimo lavoro di pressing. 16 in campionato, Dzeko sembra già essere dimenticato.

Allenatore: Mourinho 7,5 – Vince totalmente sul sarrismo, indirizzando subito la partita dalla sua parte. Azzecca ancora la fiducia a Zalewski e non concede mai spazi ai biancocelesti. A mille nel primo round, perfetta gestione nella ripresa. E si vendica dell’amaro derby di andata.

Le pagelle di Roma-Lazio (3-0): Lupa travolgente

Pagelle Lazio

Strakosha 5,5 – Il guardiano albanese è un po’ sorpreso dal tentativo del gol olimpico di Pellegrini, poi corretto in rete da Abraham. Poi non ha particolare colpe sul resto delle reti incassate. Assiste inerme al crollo dei suoi.

Hysaj 5 – Soffre terribilmente la vivacità di Zalewski, oltre ad essere completamente nullo in fase offensiva. Fuori dalla gara (52′ Lazzari 6 – Perlomeno mette il muso fuori dal centrocampo, insistendo un po’).

Luiz Felipe 5,5 – Biglietto da visita non ottimale per le gare degli Azzurri. Soffre la velocità giallorossa e partecipa alla dormita collettiva nell’1-0. Sempre un passo indietro.

Acerbi 5,5 – Anche l’ex Sassuolo va in difficoltà, il che è una chiara fotografia dell’andamento della gara. Si perde a ripetizione Abraham, che nella ripresa lo grazia. Uno degli uomini chiave non ha risposto.

Marusic 5,5 – Leggermente meglio rispetto al dirimpettaio, ma certo non eccelle, limitandosi al compitino, tra l’altro eseguito con diversi erroretti. 

Milinkovic-Savic 6 – Il serbo con la sua classe prova a prendere per mano la Lazio, ma da solo non è abbastanza. Come di consueto, lotta su ogni pallone e tenta l’inserimento, anche se non è serata.

Leiva 5,5 – Il brasiliano non detta i tempi della manovra, sorpreso dall’aggressività dei discepoli di Mourinho. A corto di energie e idee, sente che la sua avventura a Roma sta per giungere al capolinea (65′ Cataldi 5,5 – Entra a gara ampiamente compromessa, non può compiere miracoli).

Luis Alberto 5 – La sua fonte di gioco è completamente bloccata. Ottimo lavoro del centrocampo avversario, che non gli lascia mai margini di ragionamento. Un passo indietro rispetto alle ultime partite in crescita. Si spegne lui così come tutta la Lazio.

Felipe Anderson 5 – Praticamente invisibile. Poco sollecitato e coinvolto nella manovra, non si accende nemmeno nel cambio di fascia con Pedro. Arretra il suo raggio di azione, ma non è abbastanza (65′ Romero 5,5 – Un po’ di verve in più, ma nient’altro di rilevante).

Immobile 5 – Dopo aver infranto record su record, rimane silente nella stracittadina. Ingabbiato nella morsa giallorossa, partecipa scarsamente alla manovra e non è mai nel vivo. Una rarità non vederlo concludere quasi mai.

Pedro 5,5 – Il matador da grande ex della gara di andata non si ripete. A dire la verità, è l’unico che tenta di sovvertire la gara con una giocata. 

Allenatore: Sarri 4,5 – Un fulmine a ciel sereno, il suo secondo derby di Roma. Scende in campo con l’atteggiamento sbagliato, passivo e mai pericoloso. Nemmeno i dettami nello spogliatoio servono a sovvertire il match, una fiammella solamente nei primissimi minuti. Le mosse Hysaj e Leiva non convincono, così come una difesa che fa acqua da tutte le parti Bisogna ripartire subito, la sosta arriva nel momento opportuno.

Le pagelle di Roma-Lazio (3-0): Lupa travolgente

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