A distanza di più di dieci anni da quell’Inter capace di vincere la Champions al Santiago Bernabeu e ultima italiana a trionfare in una competizione europea, José Mourinho riesce a portare un’altra squadra in una finale. Dopo l’1-1 dell’andata, la sua Roma esce vittoriosa da uno Stadio Olimpico gremito grazie alle rete del solito Tammy Abraham, strappando il pass per Tirana. Grande onore ai giallorossi capaci di avere la meglio su un avversario di valore come il Leicester, portando alto il nome del calcio italiano dopo l’eliminazione dai Mondiali, e l’uscita prematura delle altre big da Champions ed Europa League. Ecco le pagelle di Roma-Leicester.
Le pagelle di Roma-Leicester
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Roma-Leicester, valutiamo l’operato del direttore di gara.
Arbitro: Srdjan Jovanovic 6 – Una direzione di gara non esemplare da parte del fischietto montenegrino, ma comunque sufficiente. Qualche dubbio su un presunto fallo in area di rigore di Smalling e un po’ di confusione nella gestione dei cartellini soprattutto all’inizio, riesce poi a prendere il controllo della gara col passare dei minuti.
Pagelle Roma
Rui Patrício 6 – La grande prova del reparto difensivo porta l’estremo difensore portoghese a non compiere interventi di rilievo. Sempre attento nelle uscite, non corre parecchi rischi.
Mancini 6,5 – Abbonato al cartellino giallo, trova alcune difficoltà all’inizio riuscendo col passare dei minuti a prendere le misure sugli attaccanti avversari. Determinante nel finale il suo anticipo su Vardy.
Smalling 7 – Rischia nei primi istanti di gara per un presunto fallo in area di rigore. L’ex Manchester United comanda con grande maturità e sicurezza la retroguardia giallorossa anticipando sul nascere gran parte delle sortite offensive degli ospiti.
Ibañez 6,5 – Prima Lookman poi Iheanacho, il centrale brasiliano fa muro dalla sua zona di campo grazie anche al prezioso aiuto di Zalewski. Acciaccato nel finale, rimane comunque sul rettangolo di gioco lottando per conservare il risultato.
Karsdorp 6 – Tanta corsa e spinta in avanti, ma soprattutto sempre concentrato in fase difensiva. L’olandese è protagonista di una buona gara priva di errori clamorosi.
Cristante 6 – Lento e macchinoso all’inizio, soffre il pressing delle Foxes perdendo un paio di palloni sanguinosi in mezzo al campo. Si rifà col passare dei minuti dando un contributo prezioso in copertura. Sufficienza meritata in queste pagelle di Roma-Leicester.
Sérgio Oliveira 6,5 – Si fa vedere meno del solito in fase offensiva concentrandosi più nell’aiuto in fase difensiva. Recupera tanti palloni andando addirittura vicino al 2-0 nel finale con un tiro che sorprende Schmeichel.
Zalewski 7 – A dispetto della giovanissima età e della poca esperienza internazionale, il classe 2002 si rende protagonista di un’ottima prova individuale. In un ruolo non suo, il prodotto del vivaio romanista si fa trovare pronto. Gioca bene in entrambe le fasi non commettendo alcuna sbavatura rendendosi pericoloso ed imprevedibile soprattutto nel primo tempo (84′ Viña s.v.).
Zaniolo 5,5 – I pochi spazi a campo aperto lasciati non permettono al talento azzurro di sfruttare la sua agilità in ripartenza. Spesso isolato, non riesce a ripetere la grande prestazione del ritorno contro il Bodo/Glimt (78′ Veretout s.v.).
Pellegrini 7 – Da vero leader e capitano guida i suoi ad una finale che qualche mese fa sembrava irraggiungibile. Tatticamente prezioso si muove da trequartista in fase offensiva arretrando poi sulla linea dei centrocampisti in copertura. Sugli sviluppi di corner regala l’assist ad Abraham per la rete che apre e chiude l’incontro.
Abraham 8 – Protagonista di una gara sontuosa, il bomber inglese segna la rete decisiva trascinando i suoi in finale di Conference League. Fa prevalere il suo atletismo contro la retroguardia avversaria per tutti i 90′ giocando di sponda e facendo salire la squadra soprattutto nel primo tempo. Man of the match (89′ Shomurodov s.v.).
Allenatore: José Mourinho 8 – Entrato nella storia per aver raggiunto per la quarta volta la finale di una competizione europea con quattro squadre diverse, lo Special One vuole continuare a riscriverla. Vincendo la finale, infatti, diventerebbe il primo allenatore a trionfare in tutte le competizioni UEFA. Al tecnico portoghese va dato il merito di aver saputo risollevare una squadra capace di subire due batoste dal Bodo/Glimt, ma pronta a reagire alla minima situazione di difficoltà. Ora testa al Feyenoord!
Pagelle Leicester
Schmeichel 6 – Inoperoso per quasi tutti i 90′, il portiere figlio d’arte si fa trovare pronto su Pellegrini, ma viene sorpreso nel finale dalla conclusione improvvisa di Sérgio Oliveira.
Ricardo Pereira 5,5 – In particolare nei primi 45′ si sovrappone spesso in avanti dando la sensazione di poter creare pericoli alla difesa avversaria. Impotente nel duello fisico contro Abraham sul gol del definitivo 1-0, soffre l’intraprendenza di Zalewski (70′ Castagne 6 – L’ex terzino dell’Atalanta imita il suo compagno di reparto facendosi trovare in avanti. La sua spinta però, non basta per creare insidie ai giallorossi).
Fofana 6 – Sia in una difesa a quattro che in una difesa a tre, il talento francese dimostra grande sicurezza e solidità nonostante la giovanissima età. Fa prevalere la sua fisicità concedendo pochissimo ai padroni di casa.
Evans 6 – Reattivo e ben posizionato, l’esperto calciatore nordirlandese commette poche sbavature, facendosi trovare sempre pronto nel contrastare gli attaccanti avversari. Nonostante il punteggio finale, viene premiato con la sufficienza in queste pagelle di Roma-Leicester.
Justin 6 – Dopo un primo tempo in ombra, inizia pian piano a prendere l’iniziativa nella ripresa proponendosi in proiezione offensiva con costanza.
Maddison 5,5 – Da un giocatore con le sue doti tecniche ci si aspettava una partita di tutt’altro livello questa sera. Unica occasione degna di nota la conclusione da fuori area nel finale alla disperata ricerca del pareggio.
Tielemans 5,5 – Mai nel vivo del gioco, è protagonista di una gara anonima. Inserito davanti alla difesa nel ruolo di play, smista palloni con lucidità, non dando mai però l’impressione di potersi rendere pericoloso.
Dewsbury-Hall 6 – Dei centrocampisti del Leicester è quello che tenta spesso la conclusione in porta andando anche vicino al gol pochi minuti dopo il centro di Abraham. Il più intraprendente dei suoi compagni di reparto (77′ Ayoze Pérez s.v.).
Lookman 5,5 – Tenta spesso e volentieri l’arma dell’uno contro uno per superare gli avversari in velocità. Il classe ’97 però, non riesce a sfondare la compatta retroguardia dei padroni di casa (46′ Amartey 6 – Inserito in una difesa a tre per giocare “a specchio” nella ripresa, il ghanese fa prevalere la sua prestanza fisica per arginare le poche sortite offensive dei capitolini).
Vardy 5 – Altra grande delusione quest’oggi, il centravanti del Leicester viene continuamente chiuso dai difensori giallorossi. Con poco campo aperto per poter attaccare la profondità, non riesce mai ad entrare in partita.
Barnes 5 – Oggetto misterioso per tutta la prima frazione, trova pochissimi spazi per mettere in mostra la sua agilità e imprevedibilità (46′ Iheanacho 5,5 – Il nigeriano entra per aiutare un Vardy troppo isolato e poco servito dai compagni. Se non per una conclusione non troppo insidiosa, si fa vedere anche lui a sprazzi e con poca continuità).
Allenatore: Brendan Rodgers 5,5 – Considerando il pareggio dell’andata e la superiorità dei capitolini, i suoi avevano poche chance per strappare il pass per Tirana. Ingabbiato dalla retroguardia giallorossa, prova a cambiare le carte in gioco nella ripresa inserendo una punta in più, ma alla fine questa mossa si dimostra essere poco produttiva.