Prima di vedere le pagelle di Roma-Milan vediamo come le due squadre sono arrivate all’appuntamento.
Roma e Milan, due tra le protagoniste di questo campionato, si sono affrontate oggi pomeriggio all’Olimpico di Roma, sempre bellissimo quando vestito a festa, in quella che forse è la sfida più importante della trentaduesima giornata.
Stessi punti in classifica, saranno fino alla fine protagoniste di un mini torneo nel torneo per aggiudicarsi i tre posti ancora disponibili per disputare la prossima Champions League.
Tanti gli assenti per la Roma, Smalling e Llorente in difesa su tutti oltre a Wijnaldum. Ha perso l’ultimo incontro contro l’Atalanta interrompendo la mini striscia di tre vittorie consecutive in campionato.
Il Milan, quasi al completo, viene dalla chiara vittoria contro il Lecce preceduta però da due pareggi contro Empoli in casa e Bologna in trasferta.
Entrambe le squadre sono ancora in corsa per gli obiettivi europei. Semifinali di UEFA Europa League per la Roma, derby di semifinale di UEFA Champions League per i rossoneri.
Questa è una sfida diretta che vale tanto e i primi a saperlo sono proprio i due allenatori.
Veniamo ora alle pagelle di Roma-Milan.
Le pagelle di Roma-Milan
Prima di valutare le pagelle dei protagonisti di Roma e Milan, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.
Arbitro: Orsato 5,5 – L’arbitro vicentino è uno dei più esperti e preparati del panorama Italiano e non solo. Vanta anche una solida esperienza internazionale. Sulla carta l’uomo giusto per la partita giusta. Non delude le attese e arbitra con un metro uniforme per tutta la partita. Nei momenti più contestati fa la scelta giusta. Ma commette un errore rilevante la cui colpa ricade più sul VAR che sull’arbitro di campo. C’è un abbraccio di Mancini in area di rigore che esigeva ana visione più attenta. L’arbitro può non averla vista ma il VAR è venuto meno al suo compito.
Pagelle Roma
Rui Patricio 5,5 – Poco impegnato nel corso della partita. Ma il goal del pareggio al 97′ lo prende sul suo palo. Questo è un errore che pesa.
Mancini 5,5 – Da compattezza e solidità all’intero reparto. Pronto a raddoppiare su Leao o su Theo Hernandez sulla fascia destra, ingaggia con loro una battaglia dura spesso al limite del falloso. Rischia più volte il cartellino e il fallo in area di rigore che poteva costare caro alla sua squadra.
Kumbulla S.V. – In uno scontro con Giroud si infortuna. Prova a resistere ma dopo pochi minuti deve uscire. Piove sul bagnato (14′ Bove 6,5 – Entra per giocare a centrocampo mentre nella linea difensiva si abbassa Cristante. Nel primo tempo si adegua al gioco scelto dalla Roma che lascia il gioco agli avversari ma chiude bene le linee di passaggio. E in questo Bove si disimpegna bene. Cresce nel secondo tempo entrando di più nel gioco della Roma. Ottima prova. 89′ Camara – S.V.).
Ibanez 6,5 – Collante della difesa romanista. Molto efficace la sua partita. Della linea difensiva è il più mobile e spesso è chiamato ad uscire per contrastare i giocatori in attacco del Milan. E i palloni li tocca tutti impedendo la fluidità di azione dei milanisti.
Celik 7 – Le cose migliori le fa nel primo tempo quando in ripartenza si fa trovare spesso aperto sulla fascia destra. Ha un buon piede che gli permettere di mettere palle interessanti in area di rigore. In fase difensiva se la cava con l’aiuto di Mancini spesso pronto a dargli il raddoppio. Nel recupero lo scatto che regala la palla del vantaggio a Abraham.
Cristante 6,5 – Gioca dal 14′ da centrale difensivo come gli era capitato di rado in carriera. Aiutato da una ottima partita dei compagni di reparto, si cala nel ruolo non usuale con una certa tranquillità. Da centrale può far valere le sue doti in elevazione e regge bene l’impatto con Giroud con cui viene speso a contatto.
Matic 7 – Giocatore di lusso. Quando usa il fisico è difficilmente arrestabile. Presente sia nella fase di copertura che di costruzione. Offre un rendimento costante per tutta la partita, molto lunga grazie a due maxi recuperi.
Pellegrini 6,5 – Collante tra la fase difensiva e la fase offensiva. Partita di sostanza e qualità. Le sue aperture sulle fasce hanno spesso dato il via ad azioni pericolose. Piace la sua visione di gioco.
Spinazzola 6 – Stesso discorso fatto per Celik anche se il suo apporto è stato meno continuo. Questo dipende dalla posizione di Brahim Diaz che gli richiede più attenzione alle spalle. Però L’azione più pericolosa del primo tempo nasce da un suo spunto sulla sinistra che Pellegrini non trasforma in goal solo per l’intromissione di Abraham. Quando entra Saelemaekers per lui un problema in più di cui occuparsi.
Abraham 7 – Si muove molto sul fronte offensivo, sembra avere un buon feeling con Belotti. Si cercano si allargano per cercare spazi. Giocano vicini quando la squadra avanza centralmente. Ma non hanno quasi mai la meglio sui rispettivi marcatori che spesso accettano anche gli 1 contro 1. Ha il grande merito di muoversi da attaccate di razza, come nelle sue corde, in occasione del goal che sblocca la partita (98′ Solbakken S.V.).
Belotti 5,5 – Stesso discorso fatto per Abraham. I due in effetti si muovono bene come reparto ma, nel suo caso, mancano le conclusioni e la lucidità quando l’occasione si presenta. Esce per un infortunio ma forse il cambio è opportuno (46′ El Shaarawy 6,5 – Si mostra subito intraprendente arretrando alla ricerca di spazio e palloni pronto a cercare la profondità appena possibile).
Allenatore: José Mourinho 6,5 – Già in emergenza perde un giocatore dopo pochi minuti. Nel momento di difficoltà compatta la squadra e regge l’urto quando il Milan ha il suo momento migliore. Poi cambia uomini e l’atteggiamento in capo della squadra perché sente che può vincerla, anche a costo di rischiare qualcosa. E l’avrebbe anche vinta se in uno dei suoi rari lampi Leao non avesse trovato un uomo libero in area con un pallone magnifico.
Pagelle Milan
Maignan 6,5 – Partita di normale amministrazione. Poco impegnato. Da apprezzare una sua uscita al limite dell’area che rende innocuo una azione d’attacco della Roma.
Calabria 6,5 – Partita attenta in fase difensiva senza sbavature e senza picchi. Si propone in profondità con una certa precisione e ogni volta è un fattore. Sul finale si fa sentire la stanchezza e perde qualche pallone di troppo.
Kjaer 6,5 – La sua esperienza gli consente di giocare sprecando al minimo le energie grazie a un senso della posizione notevole. Nel primo tempo non soffre più di tanto la fisicità dell’attacco giallorosso (73′ Kalulu 6 – Entra quando la partita perde l’equilibrio. Rapidi cambi di cambio, attacchi sui due fronti. Ma Kalulu non perde la testa e gioca con lucidità. Si perde solo nell’occasione del rapido cambiamento di campo che da il vantaggio alla Roma).
Tomori 6,5 – Una presenza importante per la difesa del Milan. Soffre la mobilità degli attaccanti della Roma. Ma ha un grande senso di posizione e con attenzione spegne ogni velleità delle due punte giallorosse. Un infortunio lo toglie dalla partita (46′ Thiaw – 6,5 Entra subito bene in partita continuando il lavoro di Tomori. E la difesa del Milan non ne risente. Dominante nel gioco aereo).
Theo Hernandez 5,5 – Il giocatore si nota in campo soprattutto per i capelli colorati, per qualche frontale con Mancini. Accelerazioni poche che si spengono per passaggi sbagliati o per incomprensione con i compagni.
Tonali 7 – Un fattore importante nel centrocampo del Milan. Si vede spesso in fase di costruzione dal basso a far partire il gioco del Milan. Presente anche in fase d’appoggio alla fase offensiva e gioca con la giusta cattiveria quando c’è da spezzare le trame offensive avversarie.
Krunic 7 – Corre tanto, scende a far partire l’azione d’attacco alternandosi con Tonali si fa vedere in ogni zona del campo per aiutare i propri compagni. Partita generosa.
Brahim Diaz 5 – Partita sottotono. Senza i suoi spunti e senza i suoi cambi di ritmo non è lo stesso giocatore ammirato in altre occasioni (56′ Saelemaekers 7 – Pronti e via e butta al vento uno raro spunto di Leao che gli offre un pallone d’oro. Poi si riprende chiamando la palla sulla fascia destra e accentrandosi per fare gioco con i compagni. Nel complesso impatto positivo che diventa ottimo quando, per la seconda volta Leao lo mette in condizione di colpire a pochi metri dalla porta e, al 97′, non sbaglia).
Bennacer 7 – Genio guastatore del centrocampo del Milan. Attacca i portatori di palla e appare quasi eroico quando affronta la corazzata Matic senza paura. Esce quando ha dato tutto e quando il Milan vuole provare a essere più pericoloso (73′ De Ketelaere 5 – Ancora minuti per lui e ancora una partita senza sostanza. Degna di nota la facilità con cui perde il contrasto in occasione del vantaggio romanista).
Leao 6 – Oggi non è il solito Leao. Non sembra avere nelle gambe lo spunto se non a sprazzi. Il Milan ha bisogno della sua scintilla altrimenti il gioco si spegne nella tre quarti. Due sprazzi tra il 58′ e il 62′ sono due occasioni importanti per i rossoneri. Poi in pieno recupero mette la seconda palla d’oro a Saelemaekers che questa volta non sbaglia. Il Milan ha tanto bisogno del miglior Leao.
Giroud 5,5 – Partita di sacrificio la sua. Lotta con convinzione su ogni pallone che i compagni riversano in area di rigore. Ma da un attaccante come lui ci si può aspettare più pericolosità sotto porta? Non è uomo da grandi numeri ma qualche conclusione in più la deve trovare (88′ Origi S.V.).
Allenatore: Stefano Pioli 6,5 – La voleva vincere e ha fatto di tutto per riuscirci. Il cambio di Saelemaekers ha dato i frutti sperati ma quando Leao si accende solo a sprazzi, Theo non trova spunti e Giroud non trova il colpo vincente, Pioli può estrarre poco dalla sua panchina. La sconfitta sarebbe stata immeritata e qualche dubbio su un contatto in area della Roma può far nascere anche qualche rimpianto.