Nella partita di Halloween, Roma e Milan si sono sfidate all’Olimpico per aggiudicarsi il posticipo dell’11ª giornata di Serie A. La sfida si è conclusa per 1-2, con i rossoneri che hanno superato i giallorossi grazie alla prestazione magistrale del 40enne Zlatan Ibrahimović. Dopo un gol su punzione nel primo tempo, infatti, lo svedese si è guadagnato nella ripresa il rigore del raddoppio, realizzato da Kessié. Inutile nel finale il gol di El Shaarawy, subentrato al posto di uno spento Abraham. Analizziamo insieme le pagelle di Roma-Milan.
Le pagelle di Roma-Milan
Prima di passare alle pagelle di giocatori e allenatori di Roma-Milan, proponiamo quelle del giudice di gara e dei suoi assistenti.
Arbitro: Maresca 5 – La prestazione del direttore di gara non è sufficiente. Sbaglia la gestione dei falli, dal momento che decide di interrompere sovente il gioco anche per contatti lievi: a farne le spese è lo spettacolo. Fischia un rigore piuttosto discutibile per un intervento di Ibañez su Ibrahimović che si lascia cadere, ma non applica lo stesso metro di giudizio nel finale in area rossonera, quando Kjær tocca Pellegrini. Neanche i suoi assistenti sono in serata (Carbone/Lo Cicero 5).
Pagelle Roma
Rui Patrício 5,5 – Condiziona la gara nel primo tempo, quando prende il gol su punizione da Ibra sul proprio palo. Per il resto, una buona parata su un calcio da fermo di Theo Hernández e pochi interventi da effettuare. Non riesce a parare il rigore di Kessié.
Viña 5,5 – Comincia bene con un’incursione pericolosa in cui beffa Sælemækers, ma Pellegrini non riesce a segnare sul suo cross basso. Poi pian piano si spegne e, nonostante sia poco impegnato nel contenere il belga, non alza mai l’intensità della sua spinta. Male da esterno alto con la difesa a 3 (68′ Carles Pérez 5 – Entra, ma nessuno se ne accorge. Mai nel vivo della manovra, non fa rimpiangere a Mourinho la scelta di escluderlo costantemente dall’undici iniziale).
Ibañez 5,5 – Luci e ombre nella serata dell’argentino, che gioca complessivamente una gara sufficiente, ma la cosparge di numerose sbavature. Soffre il duello corpo a corpo con Ibrahimović, che è furbo nel guadagnarsi un rigore francamente generoso grazie all’irruenza del romanista. Nel finale suona la carica e va vicino al gol in più occasioni.
Mancini 5 – Non una buona partita per l’ex Atalanta, che sembra nervoso e poco reattivo. In impostazione è irriconoscibile, e anche davanti spreca troppo. Ibra è un cliente scomodo per tutti: con Giroud va molto meglio.
Karsdorp 6 – Causa la punizione da cui nasce il primo gol del Milan, ma nel complesso sembra il più in forma della difesa giallorossa. Spinge bene sulla sua fascia anche se non sempre con la lucidità e la precisione necessarie (80′ Shomurodov s.v.).
Veretout 6 – Il francese regge in mezzo al campo e consente alla Roma di non andare a fondo. Giostra bene la palla da una parte all’altra e riesce anche a trovare qualche buona verticalizzazione. Gli manca il guizzo giusto per inserirsi, così come la precisione nel tiro da fuori area. Spreca l’ultima occasione disponibile per pareggiare con un controllo maldestro.
Cristante 6,5 – Nel primo tempo lui e Veretout tengono a galla la Roma quasi da soli sotto la pressione collettiva del Milan. Nella seconda frazione viene spostato dietro e va ad agire come libero nella difesa a 3. In entrambi i ruoli gioca con autorevolezza e tranquillità, sbrogliando situazioni complicate.
Mkhitaryan 5 – Che fine ha fatto il giocatore che nelle ultime due stagioni ha totalizzato 22 reti con la Roma? Quest’anno è il fantasma di se stesso: insofferente, sembra sempre un pesce fuor d’acqua nella manovra dei giallorossi (46′ Felix Afena-Gyan 5,5 – Serata da brividi per lui, ma Halloween non c’entra. Il ghanese fa il proprio debutto all'”Olimpico” contro il Milan e soffre non poco la tensione della sfida e le difficoltà collettive della squadra. È ancora acerbo, ma riesce comunque a trovare qualche buono spunto e porta freschezza ai compagni.)
Pellegrini 6,5 – Uno dei pochi a provarci sempre. Nel buio tattico della Roma, è una delle rare luci che rimangono sempre accese. Nei calci da fermo è meno preciso del solito, ma è decisamente uno dei “meno peggio” fra i suoi. Ha alcune buone occasioni per segnare, che spreca. Fa espellere Theo con una giocata delle sue.
Zaniolo 6 – Un altro di quelli che non si arrende mai. Muscoli e spunti che, però, non riescono ad incidere come vorrebbero nelle ripartenze. Nonostante un inizio frustrante (con un giallo evitabile), si riprende, e nel finale spinge per raggiungere il pareggio.
Abraham 4,5 – Altra serata negativa per la prima punta giallorossa. Non si muove in modo efficace davanti: non mette mai in difficoltà gli avversari e i compagni faticano molto a trovarlo in profondità. L’unico beneficio alla squadra lo porta uscendo di scena: il Milan perde il suo punto di riferimento e si abbassa pericolosamente (63′ El Shaarawy 7 – La sua è la migliore fra le pagelle della Roma contro il Milan. Il suo ingresso porta vivacità alla squadra e lui, ex della gara, trova il gol mantenendo il sangue freddo in una situazione cruciale).
Allenatore: Mourinho 4,5 – Il risultato non rende ragione della serata horror della Roma. Le idee sono poche e confuse: palla a Pellegrini e/o Zaniolo e una preghiera. Gli sporadici pericoli portati dai giallorossi arrivano in contropiede, ma sembrano essere frutto del caso piuttosto che di una consapevole e lucida scelta tattica. La sua unica buona intuizione è quella di mettersi a 3 dietro per contenere meglio Ibra e compagni. Inspiegabile la scelta di inserire il classe 2003 Felix ad inzio secondo tempo con Shomurodov e El Shaarawy ancora seduti in panchina.
Pagelle Milan
Tătărușanu 7 – L’Uomo Ragno (così lo chiamano in patria) non soffre la tensione della serata e i fischi dello stadio. Anzi: nei pochi interventi che lo vedono impegnato, dimostra attenzione e fiducia nei propri mezzi inusuali per un secondo portiere. Nel finale compie almeno 2 interventi decisivi. E quando lui non ci arriva, c’è Kjær.
Theo Hernández 5 – Il suo voto è pesantemente condizionato dall’espulsione rimediata dopo 20′ del secondo tempo. L’impressione è che soffra l’esuberanza di Zaniolo, che lo costringe a spendere il primo giallo per un fallo tattico. In occasione del secondo, è inspiegabile come perda il passo rispetto a Pellegrini. Addio derby.
Tomori 6 – Comincia male con un errore da scuola calcio nel controllo palla che poteva portare al vantaggio romanista. Poi si riprende e gioca una partita discreta (anche perché poco impegnata), ma senza la consueta dominanza.
Kjær 7 – Monumentale. Il danese annulla Abraham con anticipi puntuali e una marcatura attenta. I suoi interventi sono quasi sempre puliti, anche se rischia di commettere un fallo da rigore su Pellegrini in un momento delicatissimo: l’arbitro lo grazia. Ciò che fa la differenza nella sua valutazione, però, è la sua leadership nel pacchetto arretrato rossonero.
Calabria 6,5 – Il ragazzo bresciano mette in campo una buona prestazione con la fascia la braccio. Non teme Mkhitaryan sul suo lato e ha vita facile nel contenere il giovanissimo Felix. Ha qualche problema in più nel finale con El Shaarawy, ma i 3 punti rimangono in cassaforte.
Kessié 7 – Grande partita per l’ivoriano, che è ordinato nella gestione della manovra rossonera. Si abbassa spesso in difesa quando si tratta di iniziare l’azione, ma capita spesso di trovarlo al termine della stessa nell’area avversaria pronto a concludere. A coronare la sua prova magistrale, il gol su rigore (calciato, come al solito, in modo glaciale).
Bennacer 6,5 – Gioca in verticale rispetto al compagno di reparto, consentendo al Milan uno sviluppo immediato e propositivo della manovra. Difensivamente, è un’ottima diga in mezzo al campo e stronca sul nascere qualsiasi velleità rossonera (76′ Romagnoli 6 – Collabora attivamente alla resistenza finale rossonera andando a formare la difesa a 3).
Leão 6,5 – La sua esuberanza fisica non si traduce in gol o assist, ma nella prima frazione è una spina nel fianco per la difesa giallorossa sulla destra. Non a caso, è lui a guadagnarsi la punizione del vantaggio. Peccato per il gol che gli viene annullato per fuorigioco: era una vera e propria chicca (76′ Bakayoko s.v.).
Krunić 6 – Gara più di sostanza che di qualità per il bosniaco ex Empoli, che si batte sulla trequarti portando un pressing forsennato alla Roma. Tenta anche qualche inserimento senza palla, ma senza fortuna (76′ Tonali s.v.).
Sælemækers 5,5 – Il belga non convince fino in fondo: nella coralità sella manovra offensiva rossonera, la sua voce è sempre quella meno intonata. Punta poco Viña, e anche dietro non aiuta sempre come dovrebbe. Stia in guardia in vista del derby (68′ Ballo-Touré 6,5 – Non era scontato entrare in un momento così delicato della partita e fare bene, ma lui si fa trovare pronto e concentrato nella marcatura di Zaniolo).
Ibrahimović 7,5 – Semplicemente Ibra. Il Milan è in forma, ma quando c’è lui in campo, i rossoneri fanno ancora più paura. Il suo bolide tirato a 101 km/h sorprende Rui Patrício sul suo palo nella punizione del vantaggio. Nella ripresa si guadagna un rigore opinabile con l’esperienza che lo contraddistingue. È di un altro livello rispetto alla maggior parte dei giocatori in campo nonostante l’età: è il migliore nelle pagelle di Roma-Milan (58′ Giroud 5 – Inserito per dare fiato a Ibra in vista della Champions, il francese non porta pericoli alla difesa giallorossa. Poi, a gara condizionata dal rosso di Theo, non aiuta la squadra a stare alta come dovrebbe e viene cercato poco dai compagni).
Allenatore: Pioli 7 – Il Milan gioca la gara che ha preparato nel primo tempo, senza correre grossi rischi e portando un pressing molto alto alla manovra romanista. La peculiare posizione dei mediani rossoneri manda in tilt la lettura tattica di Mourinho per buona parte della gara. Nel finale decide di abbassare il baricentro dei suoi: la scelta è un po’ azzardata, ma alla fine si rivela efficace, considerata anche la stanchezza del Milan. Mezzo voto in più per la fiducia che si respira nell’ambiente rossonero: non accadeva da anni.