Le pagelle di Roma-Napoli (0-1): partenopei primi

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Il Napoli non si ferma più. La squadra di Luciano Spalletti dimostra di saper vincere anche le gare sporche, come quella di stasera. Molta tattica e pochi spazi lasciati dalla Roma, abilissimo Osimhen a colpire e sfruttare la chance a disposizione. Gara fin troppo accorta da parte dei giallorossi, che non concludono mai verso la porta difesa da Meret. Grazie al dodicesimo risultato utile di fila stagionale, il Napoli conferma il +3 sul Milan, secondo. I capitolini, invece, interrompono una striscia di tre vittorie consecutive e scendono in quinta posizione, a 22 punti. In rassegna le pagelle di Roma-Napoli.

Le pagelle di Roma-Napoli

Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Roma e Napoli, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.

Arbitro: Irrati 6 – Molto di polso, il fischietto della sezione di Pistoia è abile a non farsi sfuggire la partita, specialmente nei minuti finale. Da rivedere in occasione del penalty inizialmente concesso in favore del Napoli. Rui Patricio interviene prima sul pallone e non può certo smaterializzarsi di fronte a Ndombele, che cerca il contatto. A seguire le pagelle di Roma-Napoli.

Pagelle Roma

Rui Patricio 6 – Il guardiano lusitano conferisce sicurezza a tutto il reparto difensivo. Reattivo sulla bordata da fuori di Lozano, nulla può sul tocco delizioso di Osimhen.

Mancini 6 – Rischia poco, contenendo al meglio la fantasia di Kvaratskhelia. Cresce in convinzione dopo un avvio di stagione non sempre facile. Discreta prestazione per la 150esima in Serie A (82′ El Shaarawy s.v.).

Smalling 5,5 – Fedelissimo di Mourinho, stavolta lo tradisce. È un gigante negli anticipi su Osimhen, ma viene sverniciato in occasione dello 0-1. Errore decisivo, insolito per il centrale inglese.

Ibanez 6 – Fortunato quando Osimhen lo supera, per sua fortuna la rasoiata termina sul fondo. Per il resto, amministra con relativa tranquillità.

Karsdorp 6 – Dei due esterni, l’olandese è sempre sacrificato e bassissimo, a contenere la furia di Kvaratskhelia. Non sempre precisissimo, ma efficace nel contenimento. Non gli si chiedeva altro stasera (82′ Vina s.v.).

Cristante 6 – Senza infamia e senza lode per l’ex Atalanta. Agisce da solito frangiflutti e partecipa in minor misura alla costruzione dell’azione, anche a causa dell’atteggiamento difensivo della Roma. 

Camara 6,5 – Positivo nell’atteggiamento, alleggerisce il centrocampo e vince tanti duelli in mezzo al campo. Non ha paura di tirare indietro la gamba, sempre sul pezzo (82′ Matic s.v.).

Spinazzola 5,5 – Meno ficcante rispetto al solito, risulta anche spuntato nella precisione. La corsa è il suo forte, ma gioca col freno a mano tirato. Forse accusa anche un po’ di stanchezza (85′ Shomurodov s.v.).

Zaniolo 6 – In fin dei conti, il più pericoloso del reparto offensivo. Con i suoi strappi costringe Olivera al giallo e sfiora il gol. Si sbatte molto, uno degli ultimi ad arrendersi.

Pellegrini 5 – Il grande assente della serata. Il capitano è costretto a un’assurda partita di sudore e contenimento, non pienamente nelle sue corde. La trequarti è il suo territorio, ma stasera non è terra amica. Mai incisivo.

Abraham 5,5 – Come al solito si batte e lotta su tutto il fronte avanzato, ma le occasioni da gol sono 0. Non se le costruisce e un attaccante vive anche di questo. Oltre ai gol, assenti dal 12 settembre (63′ Belotti 5 – 0 palloni toccati, fuori dal gioco).

Allenatore: Mourinho 5,5 – La sensazione è che l’atteggiamento sia troppo remissivo. Ha qualche spazio per colpire, invece decide di giocare a palla lunga, prevedibile. Sembra aver paura di alzare il livello e i cambi sono probabilmente tardivi. Serve altro spirito contro le big, esce ridimensionato: 0 tiri in porta sono una miseria.

Le pagelle di Roma-Napoli (0-1): partenopei primi

Pagelle Napoli

Meret s.v. – Gara da spettatore non pagante. Si sporca i guantoni solamente per intercettare un cross rasoterra di Zaniolo. Si annoia.

Di Lorenzo 6,5 – Abbassa la sbarra su Spinazzola, concedendo meno tempo per le folate offensive. Ma il suo lavoro è preziosissimo.

Kim 7 – La certezza del coreano è quasi disarmante. In un campionato nuovo, senza praticamente né italiano né inglese, è già un leader. Legge tutte le giocate e pensa sempre prima degli attaccanti avversari. Koulibaly sembra aver trovato un degno sostituto.

Juan Jesus 6,5 – Ex della partita, da 102 gettoni in giallorosso. La presenza di Kim lo rassicura e l’inizio di stagione lo conferma. Ciabatta malamente da buona posizione, ma sicuramente fare gol non è il suo mestiere. 

Olivera 6 – Si prende qualche rischio ma nel complesso tiene bene la linea difensiva. Come il dirimpettaio, tenta poco l’affondo e si concentra sull’arretramento.

Ndombele 5,5 – Non la fisicità che ci si attende dal francese. Zambo Anguissa per il momento ha un altro tenore. Un po’ impacciato, non riesce ad incidere (57′ Elmas 6 – Cambia il passo e conferisce maggiore vivacità alla mediana).

Lobotka 6,5 – Il solito motorino del centrocampo. Pur senza strafare, mette ordine e detta ritmi fondamentali per i partenopei. 

Zielinski 6 – Alterna buone uscite con la palla al piede ad imprecisione nei passaggi. Non sempre eccelle nella gestione della sfera, non trova i varchi per incidere (75′ Gaetano s.v.).

Lozano 6,5 – Molto vivace, sfiora la rete in una circostanza e tiene in continua apprensione la retroguardia giallorossa. Tra i più attivi, continua la staffetta (75′ Politano s.v.).

Osimhen 7 – Dal nulla, dopo una gara complicata, tira fuori un gran jolly che risolve una partita complicata. Si incarta sbagliando una rete, si rifà pochi minuti dopo. Anche questa l’essenza dei grandi attaccanti, non mollare mai.

Kvaratskhelia 6 – Torna sulla terra con una gara lontana dai suoi standard. I lampi di classe, come al solito, ci sono, ma restano fini a sé stessi. Praticamente mai pericoloso.

Allenatore: Spalletti 6,5 – Quando tutti avrebbero tolto dal campo Osimhen, lui lo tiene in campo, come se avesse avvertito un presagio. Dimostra di saper vincere anche senza brillare, tenendo tutti sull’attenti fino al 90′. Difensivamente è perfetto e non soffre mai. Rompe un tabù: mai aveva battuto l’amico/nemico Mourinho in sei confronti. E guarda ancora una volta tutti dall’alto.

Le pagelle di Roma-Napoli (0-1): partenopei primi

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