Le pagelle di Salernitana-Inter (1-1): altro stop nerazzurro

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Di seguito le pagelle della sfida tra SalernitanaInter, primo anticipo del 29° turno del campionato di Serie A. Incontro che termina in parità, con un 1-1 firmato dalle reti di Gosens Candreva.

Le pagelle di Salernitana-Inter

Prima di entrare nel merito delle pagelle di Salernitana-Inter, diamo un giudizio alla direzione di gara dell’arbitro dell’incontro, il signor Abisso.

Arbitro: Abisso 6 – Nessuna criticità da segnalare, se non un fischio errato che blocca un contropiede della Salernitana nella ripresa. Scelte corrette sui cartellini.

Le pagelle di Salernitana-Inter (1-1): altro stop nerazzurro

Pagelle Salernitana

Ochoa 8 – Nulla da fare per lui sul tiro di Gosens, ma poi si trasforma in Superman: miracoloso su Lukaku Barella, fantascientifico su de Vrij. Non sarà stilisticamente perfetto, ma chiude la porta come pochi in Serie A.

Daniliuc 5,5 – Estremamente goffo in occasione del gol del vantaggio dell’Inter, in cui sbaglia la lettura difensiva. Male anche in palleggio, dove con un erroraccio per poco non lancia i nerazzurri al raddoppio. Cresce difensivamente nell’ultima mezz’ora.

Gyomber 6,5 – Indubbiamente il migliore dei suoi in difesa: sempre attento, preciso e anche elegante negli interventi e nelle scelte di tempo.

Pirola 6,5 – Spesso deve raddoppiare sulle uscite di Lukaku, gestendolo con buona padronanza e una discreta attenzione (65′ Troost-Ekong 6,5 – Prende in consegna Lukaku e non perde mezzo duello aereo).

Bronn 5 – Non copre bene sul taglio di Gosens nel gol nerazzurro, e in generale non riesce mai a tenerlo a bada. Assente anche in attacco, non a caso resta negli spogliatoi all’intervallo (46′ Dia 6,5 – La manovra offensiva si ravviva grazie a lui: solo la traversa gli nega un gol importantissimo).

Coulibaly 6 – Regia un po’ confusionaria in mezzo al campo, anche se cresce col passare dei minuti; si apprezza anche per un tiro ben gestito da Onana (65′ Nicolussi Caviglia 6,5 – Entra con buon piglio, protagonista di una bella azione personale. Guida la pressione dei suoi anche nel finale).

Vilhena 6 – Tanta imprecisione, tantissimi palloni sbagliati nel primo tempo; molto meglio nella ripresa, dove si rende più intraprendente tra le linee (79′ Bohinen S.V.).

Bradaric 6 – Spinge molto bene sulla fascia sinistra, costringendo Dumfries a desistere dalle sue solite avanzate, creando una buona catena con Candreva. Perde lucidità nel secondo tempo.

Candreva 7 – Certamente il più qualitativo dei suoi: svaria da sinistra a destra, senza dare punti di riferimento e offrendo, spesso, soluzioni interessanti ai compagni. Pesca, alla fine, il jolly dell’anno con un eurogol (anche fortunato).

Kastanos 6 – Prova a rendersi utile più nel fraseggio che nella profondità, limitandosi a svolgere maggiormente un compito di raccordo tra centrocampo e attacco (84′ Botheim S.V.).

Piatek 5,5 – Pochissima intraprendenza, oltretutto poco assistito dai suoi nella prima frazione. Decisamente in crescita nella ripresa, dove è molto più partecipe all’azione dei suoi.

Allenatore: Paulo Sousa 6,5 – La sua squadra paga un approccio alla gara troppo molle, che gli costa lo svantaggio quasi immediato. Col passare dei minuti viene fuori, e nella ripresa trova un pareggio anche meritato. Anche e soprattutto grazie ai cambi.

Le pagelle di Salernitana-Inter (1-1): altro stop nerazzurro

Pagelle Inter

Onana 5,5 – Primo tempo da spettatore non pagante, in cui si segnala solo per un intervento facile su un tiro di Coulibaly. La traversa lo salva nella ripresa sul tiro di Dia, discutibile il posizionamento sul gol di Candreva.

Darmian 6 – La spinta di Candreva e Bradaric sull’out mancino lo fa stare sull’attenti più del dovuto, ma si destreggia in conformità con la sua esperienza.

de Vrij 6,5 – Prende in consegna Piatek e non gli concede un attimo di respiro. Attento in chiusura e vicino anche al gol, dove un monumentale Ochoa gli nega la rete.

Acerbi 6,5 – Aggressivo in difesa e intraprendente anche in fase offensiva; si conferma il più in forma dei suoi nel reparto arretrato.

Dumfries 5,5 – Soffre oltremodo le sortite di Bradaric, che lo fanno desistere più del solito dal liberare i suoi cavalli in fase offensiva.

Barella 6 – Si limita a un compito di sostanza in mezzo al campo, senza grossi exploit nella metà campo avversaria. Ochoa gli nega un bel gol nella ripresa (67′ Brozovic 5,5 – Non entra con la giusta cattiveria, anzi perde un pallone sanguinoso che rischia di costare caro).

Asllani 6,5 – Il lancio per Lukaku in occasione del gol del vantaggio parte dai suoi piedi, senza trascurare un altro paio di imbucate potenzialmente importanti. Non sarà il caso per Inzaghi di farlo giocare più spesso? (67′ Gagliardini 5,5 – Bada più a tenere la posizione e a dare sostanza in mezzo al campo, ma davvero poco qualitativo).

Mkhitaryan 6,5 – Chilometri macinati, anche oggi; qualità raffinata, anche oggi; propositività, anche oggi. Doveva essere una riserva a inizio anno, è diventato ormai imprescindibile.

Gosens 7 – Strabordante sulla fascia sinistra: letale nel taglio che porta al suo gol per il vantaggio nerazzurro, più tante altre occasioni potenziali che passano dai suoi piedi (e dalla sua testa). Cala vistosamente nella ripresa, ma resta il migliore (75′ Dimarco 5,5 – Più sostanza che qualità nei concitati minuti finali, con poca lucidità).

Lukaku 5,5 – La spizzata vincente per il gol di Gosens è da giorni migliori, poi si assopisce. Si riattiva a fine primo tempo con un colpo di testa inchiodato da Ochoa; nella ripresa si divora a porta sguarnita il raddoppio. E l’errore, alla fine, costa nuovamente caro ai nerazzurri (84′ Dzeko S.V.). 

Correa 6 – Meglio rispetto ai deludenti standard di questa stagione; tanto dinamismo e una buona intesa con Lukaku. Cala, però, vistosamente nella ripresa (66′ Martinez 5,5 – Tanta sostanza ma pochissima cattiveria in attacco).

Allenatore: Simone Inzaghi 5,5 – L’approccio alla gara è positivo, avrebbe le occasioni anche per trovare il raddoppio, ma la squadra trova un Ochoa in stato di grazia. E, ancora una volta, la poca concretezza costa caro: la prodezza di Candreva lo costringe all’ennesimo stop, mettendo a serissimo rischio il quarto posto. Da annotare lo scarsissimo contributo dei sostituti: perché togliere Asllani, tra i migliori in campo?

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