Riportiamo le pagelle di Siviglia-Real Madrid, big match valido per la 32a giornata di Liga. Dopo l’exploit di Champions le Merengues completano un’altra rimonta incredibile al Pizjuan, dopo essere stati sotto di due reti. A Rakitic e Lamela hanno risposto i subentranti Rodrygo e Nacho, oltre al solito Benzema. Il francese va a 5 reti da Raul, miglior marcatore di tutti i tempi della Liga. Real che mette una seria ipoteca sul 35esimo titolo della storia, a +15 sugli andalusi, in attesa del Barcellona, impegnato contro il Cadice.
Le pagelle di Siviglia-Real Madrid
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Siviglia e Real Madrid, valutiamo la prova del direttore di gara.
Arbitro: Cuadra Fernandez 5 – Tanti dubbi per il fischietto nativo della capitale spagnola, specialmente al 38′. Camavinga, già ammonito, interviene con veemenza su Martial: manca un secondo giallo nettissimo, che avrebbe inciso nettamente sul match. Episodio sospetto al 74′: Vinicius va in rete, Fernandez annulla subito per un presunto tocco col braccio. Palla tra spalla e braccio, decisione al limite e resta della sua idea. Poi perde un po’ il controllo del finale concitato.
Pagelle Siviglia
Bono 6 – Fa quel che può su Benzema, non toglie le castagne dal fuoco nelle tre occasioni. Certo, non è che potesse compiere miracoli.
Jesus Navas 6 – Il capitano fa sentire tutta la sua esperienza, giocando un primo tempo ai massimi livelli. Poi Vinicius sale in cattedra e sono dolori.
Koundé 6 – Il francese inizialmente tiene benissimo testa a Benzema, chiudendo tutti gli spazi e francobollandolo. Poco a poco perde efficacia, sbandando nel finale. Ma la sua prova rimane ampiamente sufficiente per carattere.
Diego Carlos 5,5 – Di solito imperioso, stavolta perde facilmente il controllo e va più di una volta in affanno. Si prende un giallo evitabile che lo fa giocare col freno a mano tirato.
Acuna 6 – Non al meglio della condizione, nella prima frazione accompagna molto bene l’azione e contiene un impalpabile Valverde. Poi entra Rodrygo e cambia la musica (62′ Gudelj 5,5 – Praticamente assente in mediana, a centrocampo i Blancos fanno quel che vogliono).
Jordan 5,5 – A metà strada tra incontrista e rifinitore, l’ex Eibar non svolge eccelsamente nessuno dei due compiti. Perde diversi palloni sanguinosi nel secondo set, si fa piccolo piccolo.
Rakitic 6,5 – Sente dentro la sfida nei tanti Clásicos vissuti in carriera. Pennella una punizione perfetta e smista il gioco con la consueta classe. Annaspa maggiormente nella ripresa, eppure tira la carretta in mezzo al campo.
Gomez 6 – Il Papu da mezzala è meno evidente nel gioco, non potendo fungere da regista avanzato. Comunque, non commette errori madornali e mette ordine (46′ Oliver Torres 5,5 – Nessun valore aggiunto, solo tanta confusione e un cartellino giallo).
Lamela 6,5 – Ha colpi invidiabili, bravo a ribadire in rete un pallone vagante. Sempre nel vivo dell’azione, l’ex Roma è una risorsa importantissima (72′ Ocampos s.v.).
Martial 5,5 – Continua il periodo di appannamento per la punta dal Manchester United. Svaria moltissima senza riuscire ad essere incisivo. Da seconda punta sembra agire meglio, ma non c’è posto nel 4-3-3 per questo accorgimento tattico (41′ Rafa Mir 5 – Si mangia il 3-1, errore grave se si pensa poi all’esito finale della gara. Il miglior marcatore stagionale andaluso fa cilecca).
Corona 6 – Astuto nel propiziare lo 0-2 prima di essere travolto da Courtois. Si spegne alla distanza, specie quando la pressione del Real aumenta.
Allenatore: Lopetegui 6 – La sua squadra gioca per 40′, imponendo un calcio aggressivo e preciso, col Madrid nettamente alle corde. Peccato che la partita duri per 90′, senza che i cambi riescano ad incidere. Qualche rimpianto c’è.
Pagelle Real Madrid
Courtois 5,5 – Solitamente provvidenziale, rischia di commettere fallo da rigore su Corona per un’uscita avventata, da cui poi nasce lo 0-2. Pietrificato incolpevolmente dalla pennellata di Rakitic.
Carvajal 6,5 – Dopo un primo tempo in apnea, alza il baricentro e trova due assist perfetti. Torna ad essere essenziale per le Merengues, mancavano i suoi guizzi.
Militao 5,5 – Il brasiliano si dimentica della barriera e si stacca, aprendo la visuale a Rakitic. Non pago, si fa uccellare da Corona in pieno sullo 0-2. Dopo le tante certezze, una serata storta.
Alaba 6 – Decisamente più preciso rispetto al collega, abile anche nell’impostare e fare ripartire l’azione. Il passato da terzino si fa sentire per l’austriaco.
Vazquez 5,5 – Intimorito nella prima frazione, alza i giri del motore nel secondo atto ma non basta. Ci vuole più spinta da parte sua (82′ Nacho 6,5 – Senatore, fa parlare di sé per essere ammonito prima di scendere sul manto verde. Lì dà il meglio di sé, trovando il 2-2. Risorsa preziosissima).
Modric 5,5 – Il Pallone d’Oro 2018 si prende una notte di pausa, dopo aver illuminato più volte il palcoscenico. Sbaglia tanti palloni, impreciso nei passaggi, poco presente in zona lanci. Da rivedere (81′ Asensio s.v.).
Camavinga 5 – (46′ Rodrygo 7 – Spacca letteralmente il match, con la rete che riapre la contesa e l’assist per il definitivo 2-3. Con Ancelotti sta letteralmente spiccando il volo).
Kroos 6 – Il tedesco inizia al rilento, surclassato dalla ferocia del pressing andaluso. Poi prende le misure e scolasticamente porta a casa la pagnotta.
Valverde 5,5 – Da esterno non si vede praticamente mai, in difficoltà quando si tratta di trovare la posizione. Poi torna nella sua consueta mattonella, senza però riuscire a dettare i tempi di gioco.
Benzema 7,5 – Karim the Dream prosegue col suo sogno. In crescendo, inizialmente è l’unico a creare pericoli. Cresce nella ripresa, sfiorando la rete e facendo reparto da solo. Completa poi la rimonta con il centro numero 25 in campionato, a cinque passi dalla leggenda Raul. Gli aggettivi sono terminati (95′ Mariano Diaz s.v.).
Vinicius 6,5 – Quasi inavvertito nel primo tempo, ingabbiato da un ottimo Jesus Navas. Aumenta in qualità e per un tocco molto dubbioso si vede annullare il 2-2. Infuriato, si riprende la rivincita sganciando perfettamente Rodrygo per la vittoria finale. Altro elemento rivitalizzato dalla cura Ancelotti.
Allenatore: Ancelotti 6,5 – Il leader calmo è più agitato del solito: la squadra non gli dà risposte, frastornata dall’aggressività andalusa. Abile con la sua esperienza ad attingere dalla panchina, pescando i jolly di Rodrygo e Nacho, mattatore quasi per caso. Ripresa in crescendo, come da consueto, e campionato quasi in archivio. Un cavallo di ritorno mai ripetitivo, il conquistatore della Décima è ancora lì.