Riportiamo le pagelle di Trabzonspor-Roma. I giallorossi, in chiara fase di rodaggio, alla prima ufficiale di Mourinho espugnano il Şenol Güneş per 1-2, con una prestazione essenziale. In vantaggio con un tocco sotto di Pellegrini, Cornelius, una delle tante vecchie conoscenze della Serie A, la riacciuffa. Ci pensa allora il pupillo del portoghese, Shomurodov, a firmare la rete del definitivo vantaggio. Il ritorno il prossimo giovedì 26 agosto, che la Roma potrà affrontare con maggiore serenità. Al club di Trebisonda, infatti, servirà vincere segnando un gol per portare la sfida ai supplementari.
Le pagelle di Trabzonspor-Roma
Prima di scrivere le pagelle di giocatori e allenatori di Trabzonspor-Roma, riportiamo quella sull’arbitro.
Arbitro: Jug 5,5 – Ok non assegnare il rigore per il contatto Bruno Peres-Viña, e anche annullare la rete di Mkhitaryhan: evidente il tocco col braccio. Sembra evidente, però, il fuorigioco di Bruno Peres prima del cross verso Cornelius. Un errore che influisce sul giudizio del fischietto sloveno.
Pagelle Trabzonspor
Cakir 6 – Poche colpe sulle reti incassate, per il resto assiste a una gara con pochi tiri verso la sua porta. Bene nelle uscite.
Bruno Peres 6,5 – Non sente la pressione da ex e nel complesso se la cava bene. Contiene Mkhitarhyan e non rinuncia a sortite offensive, tra cui quella che porta al gol del momentaneo pareggio. Si fa sentire.
Edgar Ié 5 – Spesso irruento e precipitoso, si fa ammonire per un fallo assolutamente evitabile. Sbaglia il posizionamento da calcio d’angolo e si perde completamente l’inserimento di Pellegrini. Sa giocare più da leader.
Vitor Hugo 6 – L’ex viola conduce una gara sufficiente, non gravitano pericoli assoluti dalle sue parti. Bene nei colpi di testa, presidia la difesa senza troppi affanni. Sfiora il gol di testa nel finale.
Koybasi 5,5 – Appare troppo timido, pensa più a contenere l’estro di Zaniolo che ad avanzare. Eccessivamente basso, Avci lo toglie dal campo per aumentare peso specifico in attacco (63′ Trondsen 6 – Decisamente più offensivo del compagno di squadra, si sposta su tutta la trequarti per mettere pressione alla squadra avversaria. Gara da non disegnare, prova ad accendersi).
Hamsik 6 – Gara a lampi per Marekkiaro. Prova lanci e giocate di fino, alternandosi con momenti in cui si assenta un po’. La sua causa, però, è sufficiente. Certo, la lucidità dei tempi migliori è andata.
Ozdemir 5,5 – Si assenta dalla cabina di regia, risultando spesso inconsistente al cospetto della mediana giallorossa. Non dà il cambio di passo che servirebbe ai suoi (77′ Omur s.v.).
Bakasetas 6 – Il nazionale greco si incarica delle battute dei corner e tenta di inventare filtranti interessanti. A volte poco seguito dai suoi compagni, manca del guizzo finale.
Gervinho 5 – A differenza di Bruno Peres, l’appuntamento con la sua ex squadra non va nel migliore dei modi. Impacciato e poco servito, è francobollato da Viña, che gli lascia pochi spazi. Pochi spunti (63′ Cornelius 7 – Il primo pallone che tocca lo converte in oro. Fa impazzire lo stadio con uno stacco di testa imperioso, che servirà però a poco. Lui fa il suo dovere: il gol).
Djaniny 5,5 – Tocca pochi palloni ed è costretto ad allontanarsi dall’area di rigore per ricevere palloni giocabili. Un tiretto molle e poco più (83′ Koita s.v.).
Nwakaeme 6,5 – La freccia nell’arco di Avci più imprevedibile. Molto vivace, punta spesso l’avversario e risulta il più pericoloso. Punge, poi, Rui Patricio più volte, il più scatenatp dei titolari. Infatti, guarda caso, non abbandona il terreno di battaglia.
Allenatore: Avci 6 – Si affida alle individualità, schierando una squadra compatta e insidiosa nelle ripartenze. Se la gioca fino alla fine, di fronte a una compagine nettamente superiore sul piano tecnico. Proverà a giocarsela anche all’Olimpico, ma sarà un’impresa tosta.
Pagelle Roma
Rui Patricio 6,5 – Vuol fare dimenticare al più presto l’incubo portiere ai tifosi giallorossi. Attento in due occasioni, spettacolare il tuffo con cui blocca l’insidioso stacco di Vitor Hugo. Prestazione più convincente rispetto alle amichevoli.
Karsdorp 5,5 – Cestina un’occasione da buona posizione e spesso fatica a contenere l’intraprendenza di Nwakaeme. Poco preciso nei traversoni, in calo dopo la crescita della scorsa annata. Ha tempo per far girare nuovamente il motore.
Mancini 5,5 – Sovrastato da Cornelius nell’1-1, è sfortunato quando colpisce la traversa nell’azione che porta al gol di Shomurodov. Ha garantito più attenzione in passato, per riguadagnarsi la Nazionale deve fare di più.
Ibañez 6 – Guardingo, non commette particolari sbavature e dà buona sicurezza a tutto il reparto. In attesa di Smalling, fa segnalare la sua crescita.
Viña 6 – Ha l’onere di sostituire un certo Spinazzola sull’out di sinistra. Questa prima uscita ufficiale ci suggerisce che ha un buon piede, buone idee e capacità di spinta offensiva. Si perde Bruno Peres nell’1-1, deve migliorare la fase difensiva. Bene, però, su Gervinho.
Cristante 6 – Si limita spesso al compitino, ma è un compitino che non dispiace. Ordina e smista palloni senza errori grossolani, prestazione basilare ma concreta.
Veretout 6,5 – Si impone con la sua presenza in mezzo al campo. Recupera tanti palloni e dà il via allo scatto dei trequartisti, ordine e grinta al potere (90′ Diawara s.v.).
Zaniolo 6 – Deve ritrovare la condizione dei giorni di migliori, a sprazzi si rivede il talento che avevamo iniziato ad ammirare con Eusebio Di Francesco. Dà il via allo schema dello 0-1, triangola e partecipa alla manovra (93′ Reynolds s.v.).
Pellegrini 6,5 – Bello il tocco con cui, tutto solo, ipnotizza Cakir e porta in vantaggio i suoi. Macina chilometri sulla trequarti e si mette a servizio della squadra, il cuore del capitano capitolino batte giallorosso.
Mkhitaryan 6,5 – Cross al bacio per l’inserimento di Pellegrini. Tanta fantasia sui suoi piedi, spera di non compromettere nuovamente i rapporti con Mourinho. È una spina nel fianco continua (90′ Kumbulla s.v.).
Shomurodov 6,5 – Debutto con gol. Si scrolla di dosso la tensione della prima volta con un buon gol di rapina in seguito a una traversa colpita da Mancini. Fin lì, aveva dimostrato che si deve ancora integrare appieno nei meccanismi di gioco. Qualche sponda non riuscita e poco movimento, è un gol che lo sblocca (82′ Borja Mayoral s.v.).
Allenatore: Mourinho 6 – Si porta a casa l’incontro, pur senza brillare. I trequartisti, però, duettano già a meraviglia e fa registrare una discreta solidità difensiva, suo marchio di fabbrica. Soffre un po’ ma si guadagna un successo prezioso. Lo Special One si prepara per il ritorno in massima serie.