Tanta sofferenza, ma è ufficiale: l’Italia si è qualificata ad Euro 2024. Il tutto con una gara di contenimento di un’Ucraina coraggiosa e aggressiva, soprattutto nei 20 minuti finali. Il pubblico della BayArena di Leverkusen scalda l’atmosfera sul campo: tutto esaurito, una vera e propria bolgia. Gli Azzurri nella prima frazione creano di più e hanno almeno due grandi chance, mentre i gialli (che per fortuna non sono letali come la Svezia) alzano la pressione nei secondi 45′. Un brivido al 93′ quando Cristante interviene scomposto in area di rigore. Ora la missione è tornare in Germania per difendere il titolo, ucraini ai playoff. A seguire le pagelle di Ucraina-Italia.
Le pagelle di Ucraina-Italia
Prima di riportare le pagelle dei protagonisti di Ucraina e Italia, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.
Arbitro: Gil Manzano 5 – Il fischietto spagnolo grazia l’Italia. Per onestà intellettuale, contatto di Cristante su Mudryk sembra in netto ritardo, ma per lui si può proseguire. Ci sono gli estremi per la massima punizione, ma si sorvola. Per il resto, non commette errori marchiani (manca un giallo a Konoplya), ma la valutazione farà molto discutere.
Pagelle Ucraina
Trubin 6,5 – Ottimo l’intervento di piede su Frattesi, imposta anche con una certa precisione da dietro. Trasmette sicurezza a tutto il reparto.
Konoplia 5 – Chiesa è un cavallo matto difficile da arginare, tanto che gli sfugge spesso ed è costretto al cartellino. Gara di puro contenimento e nemmeno ben condotto (86′ Thymchyk s.v.).
Svatok 6 – Non commette svarioni, bene su Raspadori prima e Scamacca poi. Non corre particolari rischi (91′ Malinovskyi s.v.).
Zabarnyi 6 – Come il compagno di reparto fa buona guardia e sfrutta il fisico dominante per avere la meglio sulle punte tricolori.
Mykolenko 6 – Crea una buona catena con il velocista Mudryk, Zaniolo e Politano non sono altamente incisivi, anche per merito suo.
Stepanenko 6,5 – Buona prova da parte del capitano, che smista diversi palloni e guida la squadra con la sua esperienza. Esce per consentire l’assedio finale (80′ Pikhalonok s.v.).
Zinchenko 5,5 – Spostato in mediana prova ad adattarsi in un ruolo non suo. Prova ad accendere la manovra, ma non sempre con risultati decisivi (80′ Sikan s.v.).
Tsygankov 6 – L’esterno del sorprendente Girona fornisce costante imprevedibilità sull’out di destra, manca la stoccata finale per incidere pienamente (80′ Zubkov s.v.).
Sudakov 6 – Si prende la scena sulla trequarti e scalda i guantoni di Donnarumma, chiamandolo all’intervento. Di fatto è il regista offensivo dell’Ucraina, a lui Rebrov non può rinunciare.
Mudryk 6,5 – Costante minaccia sull’esterno, ha scatto e velocità impressionanti. Tiene sempre in apprensione la retroguardia, fa quasi reparto da solo.
Dovbyk 5 – Completamente isolato, non riesce nemmeno a offrire sponde interessanti per i compagni. Non sfrutta il suo momento magico come in Liga. Un avvio incoraggiante non è abbastanza.
Allenatore: Rebrov 6 – La sua Nazionale gioca con cuore e coraggio, esponendosi a qualche rischio ben calcolato. Nella ripresa si compatta e mette l’Italia alle strette, sebbene i cambi siano forse un po’ tardivi. Ora l’ancora di salvataggio dei playoff, dopo un girone di ferro in cui si è battuto con onore.
Pagelle Italia
Donnarumma 6,5 – Risponde presente sullo schiaffo di Sudakov, i palloni alti sono tutti i suoi. Calcola male il tempo dell’uscita ma si redime su Mudryk, salvando il risultato. Ripaga la fiducia di Spalletti.
Di Lorenzo 6 – Passo totalmente diverso rispetto a Mudryk, ma se non ci arriva con la velocità con l’astuzia riesce in qualche modo a fermarlo. Prestazione di applicazione.
Acerbi 6,5 – Si assesta nella difesa a 2 e prende bene le distanze di Dobvyk. Corre pochi rischi, un punto fermo da cui ripartire.
Buongiorno 7 – Il giallo a inizio gara paradossalmente sembra galvanizzarlo. Da lì in poi non ne sbaglia una, almeno tre grandi interventi a salvare il risultato. L’Italia ha trovato una nuova certezza?
Dimarco 6,5 – Terzino, centrocampista ad impostare, ala, ormai l’esterno dell’Inter corre praticamente ovunque. Nel finale si chiude a riccio e contribuisce al prezioso punto.
Frattesi 5,5 – Tanti movimenti e km macinati, ma la rete mangiata a tu per tu con Trubin grida vendetta. Nel finale si mette in trincea e si mette a servizio dei compagni di squadra.
Jorginho 6 – Lo smalto non è più quello di un tempo, è innegabile. Regia scolastica e qualche errore diffuso, senza eccellere. Esce per consentire una maggiore fisicità nel pressing finale ucraino (71′ Cristante 5,5 – Intervento in area di rigore da brividi, Gil Manzano lo salva. Un rischio troppo grande).
Barella 6 – Prosegue nella sua annata fin qua non straordinaria, si limita comunque a mettere ordine e smistare palloni. A tratti sembra aver perso la cattiveria agonistica che lo contraddistingue.
Zaniolo 5,5 – Macchinoso, di fatto non crea mai spunti degni di nota e finisce per commettere fallo. Rallenta il gioco e non incide (71′ Politano 5,5 – Un tiro alto e poco più, abbandona il campo per garantire maggiore copertura; 92′ Darmian s.v.).
Raspadori 5,5 – Tipo di incontro non congeniale per le sue caratteristiche. I centrali difensivi ucraini, veri e propri colossi, non lasciano grandi margini di movimento. Si spende, ma non c’è lo spazio per fare male (46′ Scamacca 5,5 – Spalletti lo richiama più volte. Non tiene palloni e ne perde diversi, il compito per cui entra in campo non è ben svolto).
Chiesa 6,5 – Il faro di luce tra tante incertezze. Trascina da solo l’attacco azzurro e difficilmente sbaglia la scelta. Porta superiorità, per distacco il giocatore di maggior livello di questa Nazionale (81′ Kean s.v.).
Allenatore: Spalletti 6 – Nonostante un buon avvio avversario, riesce a spengere gli entusiasmi e tiene il pallino del gioco per un’ora. Poi per forza di cose si deve abbassare, pur lasciando qualche spazio tiene botta. La partita di stasera non vede la migliore Italia, ma centra l’obiettivo con risultato minimo. Certo, in Germania si dovrà alzare il livello, intanto però l’Italia del nuovo corso risponde presente. Per un’altra estate alla ricerca di notti magiche.