Il primo dei due anticipi della 35ª giornata si chiude con un pareggio: alla giocata da calcetto con la punta di De Paul risponde il rigore di Orsolini per gli emiliani, guadagnato d’astuzia da un redivivo Palacio. La gara, partita sottotono, diventa godibile nel secondo tempo, nonostante le poche occasioni da gol. Per le due squadre, un punto che avvicina entrambe alla salvezza. Passiamo ora alle pagelle di Udinese-Bologna.
Le pagelle di Udinese-Bologna
Prima di passare alle pagelle dei giocatori e degli allenatori di Udinese-Bologna, proponiamo quella sul giudice di gara e i suoi assistenti.
Arbitro: Santoro 7 – Quando la partita fa per accendersi, gestisce bene cartellini e discussioni con i giocatori (Cecconi/Rossi 6,5).
Pagelle Udinese
Musso 5 – Mezzo voto in più per le belle parate su Palacio e Soriano, ma l’intervento che causa il rigore pesa troppo sulla sua prestazione.
Nuytinck 6,5 – Roccioso, guida la difesa friulana con sicurezza e carisma.
Bonifazi 6,5 – Il centrale della difesa di Gotti gioca una gara quasi perfetta, annullando Palacio.
Becão 6 – Sostituito a fine primo tempo per un problema all’inguine, fino al cambio resta solido difensivamente (42′ De Maio 6 – Non è facile per un difensore entrare e fare subito bene come lui).
Stryger Larsen 6 – Resta un po’ schiacciato sulla corsia di sinistra, ma è disciplinato e qualche volta ci prova anche davanti.
Arslan 7 – Incontenibile, arriva su tutti i palloni con la giusta cattiveria e trova anche qualche bello spunto davanti (84′ Forestieri s.v.).
Walace 6,5 – Il mediano bianconero dà buona copertura alla difesa contro la batteria dei trequartisti bolognesi.
De Paul 7 – Con una giocata da calcetto dopo un buon anticipo su Schouten porta in vantaggio i suoi. Per il resto, la solita classe.
Molina 5,5 – Non gioca una brutta gara complessivamente, ma il passaggio per Musso in occasione del rigore è un po’ corto.
Pereyra 5 – Ha giocato? In campo non si è visto. Né sentito.
Okaka 5,5 – Spesso spalle alla porta, si sbatte ma non combina molto. Questa Udinese non fa per le punte.
Allenatore: Gotti 6 – L’Udinese dà l’impressione di essere una squadra più solida del Bologna. D’altro canto, ha il grande demerito di non riuscire a chiudere per tempo una gara che sembrava essersi messa bene.
Pagelle Bologna
Skorupski 6 – Incolpevole sul gol subito, per il resto è l’unico spettatore non pagante nella Dacia Arena vuota.
Dijks 6 – L’olandese fornisce una buona prova complessiva nelle due fasi, senza mai farsi sorprendere (80′ Juwara s.v.)
Soumaoro 6,5 – Sempre al posto giusto nel momento giusto, dà sicurezza ai compagni di reparto.
Danilo 5,5 – Troppo passivo l’atteggiamento nella giocata di De Paul, per il resto gara di routine.
Tomiyasu 5,5 – Che fine ha fatto il Samurai felsineo a lungo ammirato? Non spinge mai sulla sua fascia.
Schouten 5,5 – Nervoso. Si fa ammonire nel primo tempo, rischiando poi la seconda espulsione consecutiva. Perde il contrasto con De Paul in occasione del primo gol (61′ Svanberg 6,5 – Entra con grande voglia e dà vivacità alla manovra del Bologna).
Soriano 5,5 – Ci si rende conto della sua presenza in campo solo alla fine del primo tempo, quando mette in difficoltà Skorupski. Ma non si accende mai davvero.
Barrow 5 – Il copione della sua gara è sempre lo stesso: prende palla, se la allunga e la perde. Deleterio (61′ Sansone 6 – Di rientro da un lungo infortunio, crea qualche pericolo).
Vignato 5,5 – “Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette” cantava De Gregori in La leva calcistica del ’68. Per ora tanto fumo e niente arrosto (80′ Poli s.v.).
Skov Olsen 5 – Quasi sempre ben contenuto dai difensori friulani, si lancia in troppi dribbling inutili. Da un talento come il suo ci si aspetta sempre qualcosa in più (61′ Orsolini 6,5 – Calcia bene il rigore del pareggio).
Palacio 6 – Rimedia al grave errore del primo tempo guadagnandosi un rigore d’esperienza.
Allenatore: Mihailović 5,5 – Se la sua squadra ci mettesse anche solo metà della grinta che Sinisa dimostra in panchina staremmo parlando di un’altra partita. Il Bologna, dopo un buon avvio, si spegne nel primo tempo. Lo salvano i cambi azzeccati e l’invenzione di Palacio nel secondo.