Archiviato il primo anticipo della seconda giornata di Serie A 2021/22, analizziamo le pagelle di Udinese-Venezia. Il match è terminato 3-0 per i padroni di casa che alla Dacia Arena hanno regalato spettacolo e gol, mostrando le loro grandi qualità, individuali e collettive. I lagunari, dopo una buona partenza, si sono spenti e hanno sofferto soprattutto la fisicità e l’esperienza dei ragazzi di Gotti. In gol Pussetto, Deulofeu dalla panchina e Molina nei minuti di recupero. Una vittoria schiacciante ed una punizione – al contempo – severa.
Le pagelle di Udinese-Venezia
Prima di analizzare le pagelle dei giocatori e degli allenatori di Udinese-Venezia, proponiamo quella dell’arbitro.
Arbitro: Marinelli 8 – Dirige in maniera ineccepibile, interrompendo la partita solo per contrasti irregolari. Lascia spesso correre, permettendo alle due squadre di esprimersi al meglio. Nessun errore, giusti anche i cartellini gialli estratti ai calciatori.
Pagelle Udinese
Silvestri 7 – Impegnato poche volte (forse appena due), ma in entrambi i casi si dimostra provvidenziale, salvando la squadra e tenendo vivo il match. Prima, al quinto minuto, su Johnsen e poi, nel secondo tempo, su Okereke. Grandi riflessi.
Becao 6 – Partita sufficiente, seppur con qualche sbavatura. La sua fascia è spesso attaccata dagli avversari, che però non riescono a colpire come dovrebbero. Dopo il raddoppio, respira un po’ di più.
Nuytinck 6,5 – Perno della difesa friulana, urla e dispensa consigli; applaude i compagni e cerca sempre di interrompere le azioni offensive dei lagunari. Gara di grande carattere.
Samir 6 – Stessa situazione di Becao, gioca e difende, senza strafare, ma subendo a volte l’offensiva degli ospiti. Può comunque uscire con una sufficienza piena, grazie anche alla vittoria della sua squadra.
Molina 7,5 – Se si dovesse individuare il motore del club friulano, ci si soffermerebbe su Molina. Assist e gol, corsa, cross, passaggi filtranti, recupero in fase difensiva e inserimenti. Questo e molto altro, per un match con un solo errore, un retropassaggio impreciso. Per il resto il calciatore alla guida di Gotti sembra essere del tutto rinato diventando un vero e proprio giocatore inamovibile.
Walace 6,5 – Ottima prestazione per un calciatore che si sente poco ma che fa tantissimo. Senza di lui l’ingranaggio dei padroni di casa avrebbe grossi problemi. Tra i migliori dei suoi (91′ Udogie s.v.).
Arslan 6,5 – Uno dei migliori, non solo per le sue caratteristiche in fase di possesso. Grande gara con pochissime sbavature, il secondo gol è poi arrivato grazie alla respinta di Lezzerini, dopo il suo tiro. Uscito più per rifiatare che per altro (80′ Jajalo s.v.).
Makengo 6 – Buona prestazione, di sacrificio e di attenzione. Utile sia in fase difensiva che offensiva, sufficienza piena (61′ Deulofeu 6,5 – Da subentrato, trova dopo pochissimi minuti la rete che stende gli avversari. Proprio come contro la Juventus, gli basta poco per pungere. Galvanizzato dal gol, continua a fare del suo meglio).
Larsen 6,5 – Ottimo anche il suo apporto alla squadra, giocatore sempre utilissimo. Ormai non fa più notizia, visto che il calciatore danese ha ormai abituato i suoi tifosi a buonissime prestazioni, fatte di spinte in fase offensiva e adeguata copertura in fase difensiva.
Pereyra 7 – Un altro giocatore fondamentale per l’Udinese. Senza di lui non ci sarebbe quell’estro che tanto serve ad ogni club, soprattutto a quelle compagini abituate a lottare per la metà classifica. Dopo la buona prestazione della prima giornata, riesce a ripetersi, pur non trovando il gol. Difende e attacco, gestendo numerosi palloni e salendo palla al piede.
Pussetto 7 – Partita quasi perfetta. Prima il gol, poi la fase difensiva, poi il supporto in fase offensiva. Un vero e proprio tuttofare in grado di impensierire il portiere avversario. Corsa e tecnica (80′ Okaka 5 – Inutilmente nervoso, entra si fa ammonire per proteste e si spegne, rischiando un secondo giallo per uno sgambetto, evitato solo per la norma del vantaggio).
Allenatore: Gotti 7 – Lucido e sempre concentrato, si regala la prima vittoria in campionato. Ben 4 punti in due gare con delle prestazioni notevoli. Continuando così, l’Udinese può puntare alla parte alta della classifica o, almeno, alle prime dieci posizioni.
Pagelle Venezia
Lezzerini 5,5 – Incolpevole sul primo gol, forse leggermente responsabile sulla seconda rete, vista la respinta non proprio perfetta. Terzo gol duro da digerire, ma sul quale ha pochissime colpe. Oltre ai gol subiti, cerca di chiudere in alcune occasioni, ma non riceve aiuti dalla difesa.
Heymans 5 – Non bene la sua gara, fatta di errori in fase di non possesso e nella gestione del pallone. A tratti in difficoltà, come tutta la squadra. Giallo evitabile, segno del suo nervosismo in campo (57′ Peretz 5,5 – Prova a gestire meglio il pallone, spesso però viene chiuso o non trova gli spazi adatti per giocare. In difficoltà come i suoi compagni, gioca una gara di completo sacrificio).
Caldara 5,5 – Uno dei pochi “salvabili”, sebbene il pacchetto difensivo abbia fatto “acqua da tutte le parti”. In difficoltà per la velocità e la fisicità dei giocatori di casa, in grado di non dare punti di riferimento grazie ad un modulo non “rigido”. I lagunari dovranno lavorare molto in difensiva, facendo tesoro della sua esperienza.
Ceccaroni 5,5 – Insieme a Caldara, prova a salvare quello che può. Una dura punizione che lo porta a crollare, perdendo lucidità e incassando anche il tre a zero.
Mazzocchi 5,5 – Spinta e sacrificio. Questo però non basta per impensierire gli avversari che, dopo una prima fase di studio, sono riusciti a limitare le sue avanzate.
Crnigoj 5,5 – Si sacrifica per i compagni e si propone spesso in fase offensiva, senza riuscire però ad essere concreto (71′ Vacca 5 – Sembra entrare già in affanno e con una condizione fisica non ottimale. Fatica a tenere gli avversari, seppur più fresco. Si procura anche un giallo per un intervento in ritardo).
Svoboda 5 – Ha colpe sui due gol, con una marcatura a zona che ha lasciato molto a desiderare. Va un po’ in confusione a causa del continuo pressing dell’Udinese, instancabile senza palla. C’è ancora tanto lavoro da fare (78′ Schnegg 5,5 – Non entra male in partita, ma il risultato sembra essere già deciso ed è difficile credere di cambiare il risultato da soli, senza che nessun altro ci creda).
Busio 6 – Esordio per il 2002 arrivato dalla Major League Soccer. Il giovane centrocampista conduce una buona gara, ma ha gravi colpe sul secondo gol, dato che il pallone perso ha permesso agli avversari di concretizzare il raddoppio. Unica pecca, che però vale molto. Per il resto, buona gestione e tanta sicurezza palla al piede.
Okereke 5,5 – La voglia di fare non manca, ma forse serve ancora un po’ di carattere e di feeling con i compagni di reparto. Ha una buona occasione che non riesce a chiudere in rete grazie all’ottima risposta di Silvestri, miracoloso. Tanti inserimenti senza palla, ma spesso fini a se stessi.
Henry 4,5 – Senza ombra di dubbio il peggiore del match. La fisicità dei Difensori dell’Udinese non è affatto semplice da arginare, ma il suo apporto è insufficiente e, giocando così, non merita una maglia da titolare (78′ Forte s.v.).
Johnsen 5,5 – Ottima partenza con una buona occasione dopo cinque minuti di gara. Poco a poco si spegne e soffre la cattiveria agonistica dei giocatori dell’Udinese. Non ha modo di incidere (71′ Sigurdsson 5,5 – Entrare in gara con un distacco di due gol, vuol dire provare a rimontare un match fino ad allora difficile da sbloccare. Partita in salita per i lagunari che ci provano timidamente fino alla fine spinti proprio dall’islandese, salvo poi spegnersi sul finale di gara, subendo anche la rete del 3-0. Nemmeno il cambio a partita in corso può cambiare le cose).
Allenatore: Zanetti 5,5 – Spinge più di tutti, ma può farlo solo dalla panchina e forse non riesce a trasmettere la stessa grinta e sicurezza che dal primo minuto ha cercato di urlare ai suoi. I cambi in attacco sono arrivati probabilmente troppo tardi, oltre a non aver sortito nessun effetto. Forse l’inesperienza lo ha portato a due ko pesanti, ma il Venezia ha bisogno di tempo – e forza di volontà – per provare ad ingranare.