L’eterno ritorno nietzscheano di Ballardini al Genoa

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Due cose sono infinite: l’universo e i ritorni di Ballardini al Genoa. Il nuovo allenatore dei liguri vive da anni questo eterno ritorno nietzscheano, certamente non nella noia. L’ultima partita, vinta col Napoli per 2-1, è solo l’ultimo tassello di chi se la gode, ovvero Genoa e Ballardini.

Ballardini ha ridato l’anima al Genoa

Gattuso sarà nero dalla rabbia. Il Genoa era il riflesso della sua idea di calcio: avere carattere, mostrare sacrificio e affrontare l’avversario (superiore) a testa alta. Ballardini, sull’altra panchina, invece, se la ride. 

Sappiamo che, alla fine, Preziosi riuscirà ad essere ancora una volta un ingrato verso un masochista come Ballardini. Si sa, si ritorna sempre dove si è stati bene. Anche da chi si è amato, da chi si è amato tanto. Ballardini il Genoa lo ama ed è pronto a salvarlo ogni volta. 

E’ il quarto ritorno dell’allenatore sulla panchina rossoblù. Ballardini ne è stato il tecnico nelle stagioni 2010/11, 2012/13, 2017/18 e 2018/19. Autore di grandi salvezze, per una squadra che da anni rischia la serie B, senza poi retrocedere. Memorabile quando riabilitò un incredibile duo Floro-Flores-Palacio che segnò a raffica. Palacio di lì in poi sarebbe diventato uno dei giocatori più incisivi degli ultimi anni. 

L'eterno ritorno nietzscheano di Ballardini al Genoa

Ora è la volta di un Genoa molto diverso. L’eredità di Maran è un 3-5-2 che sembrava essersi ormai fossilizzato negli interpreti. Ballardini l’ha mantenuto, ritrovando però anche gli infortunati Zappacosta e Criscito. Il capitano, anche per il carattere della squadra, è importante come “acquisto” di gennaio. E’ stato schierato da centrale di sinistra riportando sicurezza nelle retrovie del grifone

Zappacosta, se in condizione, è un grande esterno, assente da troppo tempo nel nostro campionato. In avanti l’allenatore ha rispolverato l’eterno Pandev, che, appunto, ha risolto con una doppietta la partita col Napoli. Ha detto che se si ritira lo mena. Ogni tifoso può essere d’accordo.

Insomma quel che si coglie è che Ballardini al Genoa ha riportato entusiasmo. I giocatori lo ascoltano, lo seguono e i risultati lo dimostrano. 17 punti in 8 partite e media da Europa. La difesa, prima del gol di Politano, veniva da ‘450 minuti di imbattibilità. Numeri niente male con giusto qualche innesto come il ritorno di Strootman a centrocampo.

Ora ci chiediamo cosa possa ancora dire il Genoa con una forma così. Vietato sognare o pensare che sia tutto risolto. La squadra è pressoché la stessa e, dunque, un calo potrebbe farla sprofondare nelle zone basse, come avvenuto già con Maran. Aspettiamo di vedere come andrà l’interminabile storia d’amore tra Ballardini e Genoa. Tanto se sarà addio, sarà ritorno.

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