Benzema, Messi, Suarez… Sono tanti i bomber famosi che da anni sono una presenza fissa in Liga. Non è su di loro, tuttavia, che vogliamo soffermarci oggi. Siamo interessati, infatti, a prestare attenzione a nomi meno noti e meno eclatanti, che stanno ben figurando. Distanti dai grandi riflettori dei big.
Bomber Liga: En-Nesyri, la nuova stella marocchina del Siviglia
Il bomber più prolifico tra i giocatori di Liga meno noti ai più, aldilà di Gerard Moreno di cui abbiamo già trattato, è Youssef En-Nesyri, in forza al Siviglia di Lopetegui. 15 reti in 29 presenze il suo cospicuo bottino, oltre a 6 realizzazioni in Champions League. Il classe 1997, proveniente dal vivaio del Malaga, nel 2019/2020 ha giocato nel Leganés, squadra poi retrocessa in Segunda División. In due annate, 13 realizzazioni in campionato e una continuità di rendimento che non sembrava convincere appieno. Invece, l’intuizione dell’ex giallorosso Monchi, che ha sborsato ben 20 milioni di euro ai madridisti per cucire sul petto lo stemma del Siviglia. Pensare, poi, che la stagione non era iniziata nel migliore dei modi, con un clamoroso errore davanti alla porta difesa da Neuer. Il tempo però, si sa, può essere galantuomo.
Da quella topica, infatti, En-Nesyri ha saputo risorgere, andando a segno a ripetizione, trascinando gli andalusi verso la rincorsa alla zona Champions. Ben due le triplette realizzate nel corso della stagione, contro Real Sociedad e Cadice, oltre alla rete di capitale importanza realizzata nel sentitissimo derby contro il Betis. Fisico e altezza importanti (1,90 m), il calciatore sembra comunque muoversi con una certa grazia e disinvoltura, riuscendo ad andare in gol in diverse modalità. Testa, piedi, di inserimento: la via della rete per lui non sembra mai essere un problema.35 gettoni e 11 reti con il Marocco per lui, tra l’altro. Alcune squadre di Europa, tra cui West Ham e Juventus, hanno drizzato le antenne, col valore di En-Nesyri che si assesta intorno ai 30 milioni di euro. Ci sarà tempo per parlarne: ora Siviglia si coccola il suo attaccante, pazientemente atteso.
Roger, la felice costante del Levante
Roger Martí Salvador, noto semplicemente come Roger, è un’istituzione dalle parti di Valencia. Nato nel 1991 a Torrent, una località nei pressi della capitale della Comunità Valenciana. La prima apparizione col Levante, la squadra B, risale al 2011, quando aveva 20 anni. Una serie di anni in prestiti anonimi tra Saragozza e Real Valladolid, fino a quando nel 2016 non torna nel club della sua città. Da lì, è un crescendo continuo: nel 2016-2017, infatti, con le sue reti trascina i Granotes verso la promozione in massima serie. La prima parte di annata tra i grandi, però, è spezzata dalla rottura del crociato. Conclude la seconda parte segnando solamente tre gol.
Da settembre 2018, tuttavia, per lui il pieno riscatto: da tre anni a questa parte, infatti, finisce in doppia cifra. 13 nel 2018/2019, 11 nel 2019/2020 e ancora 11 ora, con il torneo che deve ancora volgere a una conclusione. 1,79 di altezza, Roger fa della rapidità e del senso del gol i suoi punti di forza, giocando spesso in anticipo sui suoi marcatori. Classico bomber di provincia, Roger è anche andato in gol nella stracittadina col Valencia, siglando la rete decisiva per l’1-0 finale. E l’ennesima salvezza tranquilla è servita.
Rafa Mir, la speranza di permanenza in Liga dell’Huesca
Seconda promozione in Liga nella storia in due anni per l’Huesca, piccolo club in Aragona, che gioca i suoi match in uno stadio di poco più di 7000 posti, El Alcoraz. La salvifica quota sicurezza dista solo sue lunghezze, dietro all’altra neopromossa Elche, anche grazie al successo esterno sul già citato Levante. Autore della doppietta Rafael Mir Vicente, o semplicemente Rafa Mir. Attaccante di forza fisica e di squadra, è nato calcisticamente nel Valencia, fino a quando nel 2018 il Wolverhampton si interessa alle sue qualità e lo acquista. Da lì, una girandola di prestiti al Las Palmas e al Nottinhgam Forest: le due annate portano in cascina cinque gol complessivi. Nel 2020, quindi, i Wolves lo girano nuovamente a titolo temporaneo, agli Azulgranas.
Fin qui, Mir ha giocato tutte le 29 gare, sintomo della fiducia dell’allenatore Pacheta. Notevole la sua stagione fin qui, con una doppietta e una tripletta. Bersaglio preferito? La Valladolid, quattro centri in due confronti, una statistica interessante. La sensazione è che la permanenza in Liga dell’Huesca passi molto dalle sue prestazioni, in continua crescita. Per lui, anche 10 presenze e 5 reti con la Nazionale Under-21 spagnola, con cui ha trionfato all’Europeo di categoria nel 2019. A fine stagione, con ogni probabilità, potrebbe tornare al club inglese, che potrebbe decidere di rivenderlo al miglior offerente. Chissà se tra questi, se arriverà la salvezza finale, ci sarà anche l’Huesca.