L’Italia e Spalletti sorridono: difesa in mano a Bastoni e Scalvini

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Dopo ieri sera Spalletti può rasserenarsi leggermente dopo la buona prova degli azzurri e anche la difesa sembra convincere con Scalvini e Bastoni. Ieri un’ottima prova, nonostante il gol subito, ma servirà continuità. 

Bastoni e Scalvini, la difesa dell’Italia di Spalletti

Ieri sera l’Italia contro l’Ucraina deve la sua vittoria alla coppia difensiva nuova di zecca: Bastoni e Scalvini. Spalletti, che a differenza di Mancini non ha due difensori del calibro di Bonucci e Chiellini, può contare su due giovani promettenti. Le opzioni ci sono, ma i due hanno ingranato la marcia. La Nazionale ha sempre potuto contare su ottime difese (Bonucci-Chiellini, Cannavaro-Nesta-Materazzi per citarne alcune), ma la nuova linfa spallettiana deve poter contare su due prodigi. Ieri sera l’Ucraina ci insacca su un rimpallo su cui Dimarco è sfortunato, ma la prova della fase offensiva ucraina è stata resa insufficiente dai due difensori, tanto che anche Mudryk (attaccante del Chelsea) è parso inesistente. 

Il primo è il frutto del primo Conte nerazzurro, che decise di puntare sul giovane ragazzo ex Atalanta al posto di un certo Diego Godin. L’arma in più di Conte, poi la certezza di Simone Inzaghi. Alessandro Bastoni è pronto e collaudato per rimanere lì fisso per i prossimi anni nella difesa azzurra. Non sarà certo Kim, ma ogni tanto il vizietto di progredire in avanti in fase offensiva ce l’ha – domandare a Barella dopo una trasferta in Portogallo contro il Benfica. Ieri sera una certezza, come in fondo anche a Skopje contro la Macedonia del Nord. L’anno scorso è stato protagonista della cavalcata in Champions League dell’Inter e sorprende forse non vederlo nella lista del pallone d’oro con Barella, visto che la UEFA l’ha premiato nella top11 della scorsa Champions. Nella difesa a quattro convince assolutamente, nonostante con Inzaghi giochi a tre. 

Il secondo è frutto di un rischio di Gasperini. Scalvini è sicuramente un gioiellino pronto in futuro a giocare in una big a breve (il Napoli c’era vicino). L’europeo magari potrà essere solo un palcoscenico, ma il ragazzo ha superato le tappe e ieri sera ha dimostrato di poter prendere quel posto. Ci si aspettava qualche difficoltà, perché Scalvini con la difesa a quattro è una novità, ma non ha deluso. Ha 19 anni, ma la Nazionale d’ora in poi avrà bisogno di questo giovane guardiano. Ieri sera poteva anche arrivare un suo gol nel secondo tempo aggressivo della Nazionale, ma il tempo c’è per regalarsi le proprie soddisfazioni. 

Il tempo per dimostrare di essere all’altezza c’è e a Spalletti il compito di renderli inespugnabili, soprattutto contro le big. Intanto però Spalletti potrà sperare più avanti di avere Acerbi e Mancini in forma o magari Gatti, che si sta prendendo spazio nella Juventus. 

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