Il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp presenta la sfida contro l’Atalanta di domani sera, valida per la quarta giornata di Champions League.
Liverpool-Atalanta, Klopp: “Salah sta benissimo”
Le prime domande vertono sulle condizioni di alcuni giocatori e sull’avversario. “Non sta a me commentare degli annunci, non capisco il senso di mettere 2000 persone in uno stadio con capacità da 60000. Non sarà una sorpresa ma è un bel segnale, non so se sia giusto o meno. La situazione è questa, il mondo va così. Salah? Si è allenato ieri, sta molto bene. Sugli infortunati non ci sono altre notizie, alcuni giocatori sono vicini al rientro, altri no. È inutile parlarne ora. Jones? Devo dire che è molto positivo, non sono sorpreso per la situazione agonistica. Abbiamo tutti pensato avesse un talento eccezionale. Tutti hanno capito quanto è bravo nel potenziale. La cosa migliore è che quando sei nell’ambiente di una grande squadra hai a fianco i migliori giocatori che ti possono aiutare molto. Sta crescendo come giocatore e come persona. Ha fatto un ulteriore passo in avanti“.
“Atalanta? Rappresenta una vera minaccia. La sera di Bergamo, però, abbiamo giocato bene e fatto una prestazione eccezionale. Però sappiamo che quella partita non ha nulla a che vedere con quella di domani sera, ricominceremo da capo. L’Atalanta è un’ottima squadra e dobbiamo fare molta attenzione. Mi aspetto di avere delle difficoltà. Se vinciamoi ci risolveremo problemi per le partite successive, ma dobbiamo lavorare molto: è dura giocare contro di loro. L’ultima volta non hanno avuto molto successo, non cambieranno molto. Le squadre hanno giocato molte partite, vedremo chi far giocare“.
“Mai un momento per lavorare”
Klopp si sofferma sulla difficile gestione degli impegni e su altri singoli. “Problemi in difesa? Quando abbiamo tempo di fare un lavoro extra? Giochiamo o siamo in viaggio, non abbiamo un momento per lavorare. Abbiamo subito sette gol contro l’Aston Villa, non ce lo dimenticheremo mai. Sappiamo difendere, pur con giocatori diversi in ruoli differenti. Dobbiamo continuare così, anzi, migliorare, perché restano solo tre partite in Champions e in Premier ne abbiamo giocate nove. I giocatori delle volte si devono adattare ai cambiamenti. Firmino? È importante per tutti segnare, è un giocatore completo. È come un’orchestra, tutti devono sapere suonare gli strumenti diversi. Chi fa tanto rumore, chi meno. Non mi sono mai preoccupato per Bobby, delle volte segna, altre no. Abbiamo vissuto emozioni quando ha segnato e critiche quando non lo faceva“.
“Minamino? Si sta allenando bene, lui continua a giocare. Per lui è dura perché gli altri stanno facendo bene, ma non ha problemi. È un ottimo giocatore. Nazionali handicap? È una situazione normale, è sempre stato così, ne abbiamo già parlato. Anche noi lo viviamo, non c’è nessun vantaggio per nessuna delle due. Per la prima volta abbiamo giocato domenica e non di sabato come l’Atalanta, abbiamo un giorni di riposo in meno. L’Atalanta ha potuto allenarsi solo una volta e siamo a conoscenza del problema. È dura per entrambi“.