Le prestazioni di Manuel Locatelli con l’Italia sono sotto gli occhi di tutti, così come la sua crescita esponenziale. Ci siamo chiesti i motivi del suo exploit, e fino a dove potrà arrivare il giocatore.
Ognuno di noi ricorda gli esordi con il Milan, il gol da urlo siglato contro la Juventus e le aspettative che si erano create su di lui. Ognuno di noi si ricorda anche i chiaroscuri che hanno portato i rossoneri a cederlo, senza nemmeno pensarci troppo.
Chi avrebbe mai pensato che, a distanza di così poche stagioni, Locatelli diventasse un giocatore così importante da fare la differenza anche con l’Italia? Ora si grida all’errore da parte della società di Milano nel venderlo, e si esaltano le sue capacità.
Ma tornando indietro con la memoria possiamo affermare che nessuno, nemmeno la stampa, fu benevolo con il giovane centrocampista. Andiamo ora a vedere in che cosa e come è migliorato.
Manuel Locatelli: la cura Sassuolo e l’Italia
Il primo a dargli fiducia e inserirlo al centro del proprio progetto calcistico è stato Roberto De Zerbi. Quest’ultimo è riuscito a valorizzare le caratteristiche che già possedeva Locatelli e a migliorarlo laddove invece mancava, mostrandolo all’intera Italia.
È arrivato a Sassuolo come un centrocampista ordinato, abbastanza pulito nelle giocate ma con ancora troppe défaillance per essere di un certo livello. De Zerbi ha deciso: centrocampo con due play di cui uno deve essere Locatelli.
Quest’ultimo ha giocato nell’ultima stagione così tanti palloni da collocarsi tra i primi nella classifica di chi ha toccato più volte la sfera. È chiara la fiducia dimostratogli dal mister, così come è chiaro che a questo punto non può più prescindere dall’essere sempre ben posizionato in campo.
Lo abbiamo detto, non è mai stato un giocatore anarchico, è a Sassuolo però che per la prima volta dimostra tutta la sua intelligenza tattica. In fase di costruzione si abbassa, si scambia con il compagno di reparto per creare spazi e ricevere la palla.
In fase di non possesso sporca molti più palloni di quanto faceva in precedenza, rimane ordinato e occupa gli spazi vuoti nel caso in cui serva. Ormai è chiaro, sta diventando un giocatore completo.
È servita però la vetrina degli Europei per dimostrare all’Italia che Locatelli è diventato un giocatore importante, anche fuori dal coccolato ambiente emiliano.
In che cosa può crescere ancora?
Abbiamo visto alcune delle migliori qualità di Manuel Locatelli, dimostrate anche con l‘Italia agli Europei. È ovvio però che ha anche dei difetti da limare, andiamo a vedere quali sono.
Prima di tutto è giusto sottolineare che non è molto prolifico, non entra spesso nel tabellino marcatori e questo per i centrocampisti moderni è un deficit. È anche vero che con il Sassuolo doveva ricoprire una posizione per cui non sempre l’inserimento era concesso.
Infatti dopo essersi occupato di ricevere la prima giocata l’obiettivo era trasmettere palla ai quattro giocatori più offensivi. Locatelli con l’Italia invece sta ricoprendo la posizione da interno, e tra le mansioni è molto importante quella dell’inserimento e di accompagnare l’azione. Non che prima non dovesse farlo, ma non era la priorità assoluta.
Dunque forse non è un caso che già abbia messo a referto due gol con la Nazionale agli Europei, ad ogni modo per scoprirlo bisognerà ancora attendere. Altro punto su cui può ancora migliorare è la precisione nei tempi di gioco.
Jorginho su questo è l’esempio perfetto del che cosa si intende, quando è giusto giocare la palla di prima e quando invece ritardare la giocata. L’italo-brasiliano su questo è pressoché perfetto, Locatelli deve ancora imparare.
Spesso si ritrova a fare un tocco o due in più, come altre volte si ritrova ad accelerare il gioco in momenti in cui sarebbe meglio mantenere il possesso per liberare spazi. Data però la grande comprensione del gioco che sta dimostrando di avere, non c’è di cui preoccuparsi, riuscirà a diventare decisivo anche in questo.
Diventerà un big?
Dire se Manuel Locatelli diventerà un big a livello mondiale è difficile da prevedere, possiamo però dire che le potenzialità ci sono tutte. Al momento è tra i più forti centrocampisti d’Italia, e ormai non è più un mistero.
Sarà da vedere se la tenuta mentale del giocatore sarà così forte da non accontentarsi, e nemmeno da farsi distrarre da tutti gli elogi che la stampa gli sta facendo. È un giocatore dalle prospettive veramente interessanti e noi tutti siamo curiosi di vedere dove può arrivare.
Quindi continua a crescere Manuel, e continua a dimostrare a tutta Italia che giocatore è e che può diventare Locatelli.