Il Sassuolo è chiamato ad un mercato intenso. Il club neroverde sembra intenzionato a vendere pezzi pregiati come Locatelli e Berardi. Con la partenza di De Zerbi, infatti, potrebbe essere finito un ciclo tra talenti e bel gioco. La società di Carlo Rossi ora intende aprirne un altro con il nuovo allenatore Alessio Dionisi. Il primo passo è rappresentato dai rinnovi fino a Giugno 2022 di alcuni senatori come Pegolo e Peluso. Il rinnovo più importante, però, è quello di capitan Magnanelli, arrivato alla 17esima stagione al Sassuolo. È lui l’ultima bandiera della Serie A?
Magnanelli e il Sassuolo, dalla C2 alla Serie A
I tifosi più nostalgici rimpiangono Maldini, Zanetti e Del Piero, calciatori unici e fedeli ad una sola maglia. Il calcio di oggi sembra non poter scrivere storie simili. Più dinamico, frenetico e con carriere che si spengono con la stessa velocità con cui si sono accese.
In tutto ciò passano in secondo piano delle storie silenziose, quelle che non finiscono in prima pagina come per chi vince il pallone d’oro o per la vittoria di un campionato. Ci sono carriere silenziose che conservano ancora valori come quello della fedeltà. È questo il caso di Francesco Magnanelli, capitano del Sassuolo.
Magnanelli, classe ’84, ha appena rinnovato il contratto con il suo Sassuolo. Si tratta della 17esima stagione con il club della provincia di Modena. Un’eternità che non è molto distante da bandiere come Zanetti e Del Piero (19 stagioni per entrambi).
La storia di Magnanelli dura ormai dal lontano 2005 quando viene acquistato dal Sassuolo per 120mila euro. Quel giovane forse non si sarebbe mai aspettato di diventare un simbolo del club emiliano con il primato di presenze (507 totali).
Dalla Serie C2 i neroverdi e Magnanelli approdano in Serie B nel 2008. 5 anni dopo arriverà la storica promozione in Serie A con Eusebio Di Francesco. Il punto più alto è rappresentato dall’Europa League giocata nella stagione 2015-2016. È il segno di un progetto riuscito da parte del patron Squinzi, venuto a mancare nel 2019.
Un nuovo ciclo con il solito capitano
Magnanelli compirà 37 anni a novembre. Non si avevano notizie dal capitano del Sassuolo e a sorpresa è arrivato il rinnovo. Un leader silenzioso che ha sempre continuato a lavorare nonostante tutto.
Il Sassuolo, infatti, dalla promozione in Serie A è cambiato molto. Si sono susseguiti vari talenti come Zaza, Acerbi, Politano e Pellegrini. I ritmi sono aumentati così come il prestigio e l’importanza nella Serie A. Nelle ultime stagioni, con De Zerbi in panchina, gli emiliani si sono affermati attraverso un gioco di qualità tra possesso palla e gran lavoro degli esterni.
Magnanelli inevitabilmente ha trovato meno spazio in un Sassuolo più ambizioso e giovane. I vari Locatelli e Berardi sono di un’altra categoria e infatti sono pronti, ora, al salto di qualità. Eppure la presenza di capitan Magnanelli risulta ancora fondamentale tra i neroverdi.
Proprio per Locatelli è stato importante il leader degli emiliani nato a Umbertide. Arrivato dal Milan e in cerca di rilancio, il classe ’98 non si era integrato bene nello spogliatoio, almeno a livello caratteriale. È bastata una chiacchierata con senatori, tra cui ovviamente, Magnanelli per far entrare Locatelli negli schemi del Sassuolo ma soprattutto per fargli acquisire la giusta mentalità. La stessa che sta mostrando ora a Euro 2020.
Proprio con il possibile addio dei pezzi pregiati dei neroverdi sarà fondamentale ripartire dalle basi, dalle certezze. In casa Sassuolo, una di queste si chiama Francesco Magnanelli. Il capitano garantisce un altro anno tra campo e spogliatoio. Poi chissà che non raggiunga Zanetti e Del Piero con altre 2 stagioni. Intanto si può dire che Magnanelli sia una bandiera a tutti gli effetti, forse l’ultima.