Il Middlesbrough apre con un’incredibile vittoria a Old Trafford ai danni del Manchester United il week end di FA Cup. La squadra allenata da Chris Wilder riesce nell’impresa al termine di una partita infinita giunta a 8 serie di calci di rigore. Gli ospiti resistono e beffano i padroni di casa, chiudendo 1-1 i 90 regolamentari. Dopo un quasi nulla di fatto nei supplementari, i padroni di casa si arrendono per l’errore dagli 11 metri di Elanga. Red devils che per tutta la gara fanno a botte con la mira, colpendo due pali e soprattutto fallendo già un penalty con Cristiano Ronaldo nel primo tempo. Gustiamoci ora quanto accaduto in questa pazza notte di coppa attraverso la nostra analisi tattica di Manchester United-Middlesbrough. Iniziamo, come sempre, dalle formazioni iniziali.
Per il suoi 4-2-3-1, Rangnick si affida agli uomini migliori a disposizione. Tra i pali c’è Henderson, protetto dalla linea difensiva composta da Shaw, Maguire, Varane e Dalot. A centrocampo si rivede, dopo 3 mesi, Pogba in coppia con McTominay. Unica punta Cristiano Ronaldo, supportato alle sue spalle dal tridente Sancho, Bruno Fernandes e Rashford.
Anche gli ospiti scendono in campo con i migliori interpreti del loro 3-5-2. La retroguardia è composta da Dijksteel, Fry e McNair davanti al portiere Lumley. Centrocampo folto con Jones e Taylor sugli esterni, Howson centrale e i due intermedi Crooks e Tavernier. Davanti Sporar e il neoacquisto dall’Arsenal Balogun.
Primo tempo: supremazia tecnica dello United
L’analisi tattica di Manchester United-Middlesbrough presenta chiaramente due squadre dal differente livello tecnico. I padroni di casa cominciano subito molto forte, con un Cristiano Ronaldo che si mette subito in evidenza per la sua vivacità. Il portoghese svaria molto sul fronte offensivo, prediligendo però l’amato lato sinistro. Viene molto incontro ed offre delle importanti sponde ai propri centrocampisti, liberando, allo stesso tempo, spazio da attaccare in profondità ai trequartisti. I padroni di casa sfruttano la propria superiore qualità per mettere alle corde gli ospiti, giocando la palla rasoterra e muovendola molto velocemente con pochi tocchi.
La costante presenza di McTominay e Pogba a ridosso dell’area permette allo United di schiacciare il Borough. E così al minuto 19 il centrocampista francese si procura un calcio di rigore con un bell’inserimento senza palla in area. Penalty però fallito da Ronaldo, che angola troppo la conclusione e manda il pallone fuori. Gli uomini di Rangnick non perdono comunque smalto e continuano a macinare gioco, cercando ossessivamente la verticalità. Bruno Fernandes arretra molto, onde evitare di pestarsi i piedi col connazionale, ma anche per servire i due velocisti Sancho e Rashford in profondità. Mentre quest’ultimo appare piuttosto spuntato, il primo è decisamente più intraprendente. Infatti è lui, imbeccato dall’ex Udinese, a sbloccare la gara al minuto 25 con un diagonale di sinistro deviato.
Il Middlesbrough soffre molto il grade ritmo dei padroni di casa e, almeno nel primo tempo, prova a rimanere sulla difensiva, cercando di concedere il meno possibile. In fase di non possesso, Jones e Taylor si abbassano sulla linea dei difensori, andando a comporre una retroguardia a 5. I due intermedi duellano a centrocampo contro la tecnica sopraffina dei giocatori avversari, dando un importante contributo in copertura. Per quanto riguarda invece le due punte, Balogun è in difficoltà contro la fisicità dei centrali dei red devils e per la mancanza di rifornimenti dal fondo. Più vivo è Sporar che prova a svariare per fare da collante coi propri centrocampisti. E così, nonostante la grande sofferenza, gli uomini di Wilder tornano negli spogliatoi col minimo svantaggio.
Secondo tempo: lo United spreca e il Borough colpisce
Nella ripresa, i padroni di casa provano a soffocare gli avversari, stritolandoli come un boa. La squadra di Rangnick nasconde la palla e poi accelera improvvisamente, ma difetta di precisione al momento di sferrare il morso decisivo. L’obiettivo è chiaramente quello di non permettere in nessun modo al Middlesbrough di rientrare in partita. Ma è molto più facile a dirsi che a farsi se ti chiami Man United. I red devils riescono a sopperire alla inferiorità numerica a centrocampo grazie al lavoro dei terzini. Questi si alzano ad inizio azione, portandosi sulla linea dei mediani e lasciando i centrali soli nel 2 vs 2 con gli attaccanti avversari. La salita degli esterni bassi costringe i due intermedi del Borough a uscire su di loro, abbandonando Howson contro McTominay e Pogba.
Col passare del tempo, i padroni di casa sprecano occasioni su occasioni e al minuto 61, Wilder decide di giocarsi la carta Watmore, al posto di Balogun. Il neoentrato ha caratteristiche diverse, più rapido e mobile e quindi in grado di mettere in maggiore difficoltà i lenti centrali dello United. A questo si aggiunge poi il diverso atteggiamento di tutta la squadra. In particolare di Jones che, seppur difensivamente soffre Sancho, trova enormi praterie alle spalle di Shaw. Gli ospiti approfittano di uno United piuttosto sbilanciato per colpire in ripartenza e al minuto 64 trovano il gol del pareggio. A condurre l’azione è ancora il giovane esterno inglese con una galoppata sulla fascia destra.
Il suo cross raggiunge Watmore che, dopo essersi aggiustato il pallone col polso, trova l’inserimento di Crooks sul secondo palo. Per il centrocampista classe 1994 è poi un gioco da ragazzi insaccare il pallone a porta vuota. Subita la più classica della legge del calcio, lo United entra progressivamente in una spirale di confusione tecnica e tattica. Ronaldo è poco incisivo, le giocate divengono meno lucide e la squadra comincia anche a sbandare difensivamente. Al minuto 82, Rangnick si gioca due carte dalla panchina, inserendo Elanga e Fred al posto di Pogba e Rashford.
Analisi tattica United-Middlesbrough: i minuti finali e i supplementari
Nonostante un Middlesbrough tutto rannicchiato nella propria tre quarti, il forcing finale dello United non sortisce effetti. Poche idee, poco movimento senza palla e nessun serio pericolo creato alla porta di Lumley. E così si materializza l’incubo dei supplementari.
Durante i due tempi di extra time, i due allenatori continuano ad attingere dalla panchina, ma senza mai snaturare tatticamente le proprie squadre. Più che di schemi, si gioca sulla forza dei nervi e sulle ultime energie psico-fisiche rimaste. Lo United prova a rendersi più pericoloso, attaccando ancora con tanti uomini. I terzini spingono continuamente, facendo piovere cross in area, ma con scarsa precisione. Il Borough sfiora il colpaccio nel finale, ma il punteggio non si schioda dall’1-1. Le sorti del match vengono decise ai calci di rigore.
Analisi tattica United-Middlesbrough: le considerazioni finali
La pioggia che per pochi minuti bagna il prato dell’Old Trafford nel secondo tempo supplementare sembra preannunciare un qualcosa di sinistro per i padroni di casa. E così di fatto è stato. La squadra di Rangncik parte con tutti i favori del pronostico, come è ovvio che sia. Ma le partite si vincono sul campo e non sulla carta. Una squadra zeppa di campioni si ritrova eliminata da una formazione che milita in Championship. Certo, è anche questo il fascino del calcio inglese, ma la sconfitta dello United ha radici profonde. Una squadra che concretizza molto, troppo poco rispetto alla mole di gioco che costruisce e che si abbatte con estrema facilità al primo intoppo. Da quel momento non riesce più a venire fuori. Non riesce a ritrovarsi, forse perché non sa ancora chi è.
Wilder, invece, non poteva chiedere di più ai suoi uomini. Stoici nel saper soffrire e cinici nel colpire al momento giusto. Ed ecco che la qualificazione al quinto turno è servita. Quella che non doveva essere solo una gita ad Old Trafford si è trasformata invece in un viaggio a El Dorado. E, corsi e ricorsi storici del mondo del calcio, il Middlesbrough torna ad eliminare lo United in casa ai rigori come nel 2012! Ricorrenze a parte, gli ospiti dimostrano di avere anche qualità oltre a carattere. Soprattutto a centrocampo, col capitano Howson, e sulla fascia destra con l’inarrestabile Jones. Doti importanti che stanno accompagnando la squadra nella risalita in campionato verso la zona play-off e che serviranno per il prosieguo in Coppa.