Nel post match di Manchester City-Inter, Guardiola ha così commentato il risultato. All’intervallo è 0-0 allo Stadio Olimpico Ataturk, in una finale di Champions League molto più equilibrata di quello che ci si poteva attendere. L’occasione più ghiotta dei primi 45 minuti è capitata a Haaland ma Onana l’ha neutralizzata. Iniziata la ripresa, le due squadre hanno tentato di portarsi in vantaggio e al 68esimo ci è riuscito il City con Rodri. I nerazzurri hanno cercato un pareggio che, però, non è arrivato e quindi, dopo un finale al cardiopalma con grandi parate di Ederson, agli inglesi basta l’1-0 per portarsi a casa la coppa dalle grandi orecchie.
Manchester City-Inter, Guardiola: “Potevamo fare il secondo gol”
Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, è intervenuto nel post match e queste sono state le sue prime parole: “Siamo contenti, adesso dobbiamo metabolizzare un po’. Ho la tranquillità di sapere che l’Inter poteva pareggiare, che si poteva andare ai supplementari. Potevamo fare il secondo gol e la vittoria sarebbe stata più comoda. Questa competizione è una moneta. O sei molto più forte, che non è il caso quando giochi contro l’Inter. Oggi potevamo vincere o potevamo perdere. Abbiamo fatto una cosa unica e abbiamo portato questa squadra dove merita e senz’altro sono felicissimo“.
Su cosa è cambiato tra la vittoria con il Barcellona e quella con il Manchester City: “Mi adatto ai giocatori che ho. L’idea è la stessa: fare una buona uscita di palla, una pressione alta, tenere l’uomo in più in mezzo. Oggi abbiamo fatto fatica perché Calhanoglu saltava Rodri. Purtroppo a volte giochi contro squadre che sono brave. Complimenti all’Inter, è una squadra sensazionale. Immagino cosa provano loro perché lo abbiamo provato noi due anni fa. Sono la seconda squadra più forte d’Europa e quando sei la seconda squadra più forte d’Europa mica è poco“.
Sulla differenza tra calcio italiano e calcio inglese: “Il problema è che si deve viaggiare. Quando sei sempre a casa vedi più lontano di te. Abbiamo sempre la tendenza di parlare male di quello che siamo. Ogni Paese ha la sua particolarità ma io vedo cose dell’Inter di come gioca, del Napoli, del Milan l’anno scorso con Pioli. Questi sono bravi, non è buttare la palla avanti, tutti dietro e aspettare il contropiede. E’ finito questo. Ricordo quando affrontavo le squadre di Conte che giocano sul corto, ti svuotano il centrocampo, cercano l’attaccante. E’ difficilissimo fermarlo. Per questo do tanto merito a quanto abbiamo fatto“.