Ieri sera all’Old Trafford di Manchester, è andata in scena una della classiche della Premier League: Manchester United-Liverpool. Un vero e proprio big match tra due rivali storiche, ma soprattutto tra due squadre che mettono quasi sempre in mostra un calcio spettacolare. Nonostante sia capitata a fine campionato e a verdetti quasi proclamati, la gara è stata molto divertente e combattuta, non deludendo le aspettative. Alla fine a vincerla, è stata la squadra di Jürgen Klopp con il punteggio finale di 2-4, guadagnando tre punti fondamentali per la corsa alla Champions League. Ecco l’analisi tattica di Manchester United-Liverpool.
Primo tempo: United più intraprendente, ma i Reds chiudono in vantaggio
Un primo tempo molto divertente quello tra Manchester United e Liverpool. A chiuderlo in vantaggio, sono stati i ragazzi di Klopp grazie alle reti di Diogo Jota e Firmino, che hanno risposto all’autogol di Phillips.
Il match è iniziato subito a ritmi abbastanza elevati. I padroni di casa hanno provato a far loro la partita, mettendo in seria difficoltà gli avversari. I movimenti senza palla dei giocatori offensivi di Solskjaer, e la tanta densità in area di rigore, hanno creato grossi problemi alla retroguardia dei Reds. I più pericolosi sono stati in particolare Bruno Fernandes e Cavani. L’ex Sporting Lisbona agendo sulla trequarti, non ha dato punti di riferimento visti i suoi continui movimenti senza palla, e la sua tecnica sopraffina, provocando l’autogol di Phillips grazie ad un tiro insidioso. El Matador invece, oltre ad andare vicino ad aprire l’incontro, ha giocato molto con i compagni, uscendo diverse volte dall’area di rigore, per ricever palla e far “salire” la squadra.
Spunto interessante in questa analisi tattica di Manchester United-Liverpool, riguarda la posizione di Pogba. In fase di possesso infatti, il centrocampista francese si è spesso ritrovato ad agire da attaccante in più, stringendosi dalla sua posizione iniziale di esterno di sinistra, verso il centro quasi in coppia con Cavani.
Dopo una mezz’ora di dominio totale da parte dei padroni di casa, il Liverpool ha provato a reagire tentando di più la giocata. La rete del pareggio di Diogo Jota ha rinvigorito il resto della squadra, che da questo momento in poi ha cominciato ad alzare i ritmi. Nonostante i pochi spazi lasciati sugli esterni, e le poche idee in fase offensiva, gli ospiti hanno chiuso comunque la prima frazione in vantaggio. Il colpo di testa di Firmino sugli sviluppi di un calcio piazzato, ha sorpreso una difesa avversaria disattenta e già con la testa agli spogliatoi.
Secondo tempo: con grande coraggio il Liverpool porta a casa i tre punti
La rete subita a fine primo tempo da parte dei Red Devils, ha sicuramente influito molto sul morale di calciatori. Infatti, dopo appena due minuti dal rientro dagli spogliatoi, è arrivata la doppietta di Firmino. Il centravanti brasiliano in questo caso, è stato bravo nel farsi trovare pronto e concentrato in area, dopo un’ottimo recupero palla in fase di non possesso.
Gli uomini di Klopp già nei primi 45′, avevano spesso condotto un pressing asfissiante ed efficace sulla costruzione dal basso dello United. Alla fine, proprio con questa mossa del tecnico tedesco, è arrivato il 3-1. Prezioso in queste circostanze, è stato sicuramente Wijnaldum. L’olandese infatti, ha fatto da raccordo tra centrocampo e attacco, “macinando” tanti chilometri, e portando avanti una pressione costante sui portatori palla avversari. Da menzionare anche l’ottimo lavoro dei suoi compagni di reparto. Grazie alla loro grande qualità, Fabinho e Thiago Alcantara si sono alternati nell’impostazione, con il brasiliano generoso nel dare una mano ad un reparto difensivo inesperto.
Ad aiutare i Reds a consolidare il vantaggio, ha influito anche la disastrosa prestazione di Fred. Il brasiliano infatti, è stato poco aiutato dal suo compagno di reparto troppo proiettato in avanti, ritrovandosi spesso in situazioni di 1 contro 2. Con la sua uscita dal campo per il giovane Greenwood, Pogba ha preso il suo posto sulla mediana al fianco di McTomminay.
Con l’ex Juventus sulla mediana, Rashford ne ha approfittato per mettere in mostra le sue qualità. Prendendo infatti le veci del numero 6, ha dato maggiore intraprendenza con un paio di tagli improvvisi verso l’area di rigore. Grazie alla sua rapidità, l’esterno inglese ha creato problemi alla statica difesa avversaria, accorciando le distanze con la sua undicesima rete in campionato.
Negli ultimi minuti, con i Red Devils totalmente riversati in avanti alla ricerca del pareggio, il Liverpool si è compattato, in attesa di un errore da parte dei padroni di casa, per ripartire in contropiede. La tattica del difendersi per ripartire, ha funzionato in maniera efficace nel finale. Un recupero palla di Jones infatti, ha avviato il contropiede che ha portato al 2-4 firmato da Salah. L’egiziano ieri sera, è stato poco servito a causa dei pochi spazi lasciati dalla difesa dello United. Nonostante ciò è riuscito comunque a festeggiare la presenza numero 200 con questa maglia, chiudendo definitivamente i giochi.
Manchester United-Liverpool, analisi tattica: le considerazioni finali
Vittoria meritata per il Liverpool in questo atteso big match. I Reds infatti, hanno messo in campo maggiore grinta e determinazione, a dispetto di un Manchester United troppo poco concentrato.
Con i tre punti guadagnati ad Old Trafford, la squadra di Klopp si avvicina prepotentemente al quarto posto. A tre giornate dalla fine della Premier, i Reds si ritrovano a -4 dall’ultima posizione valida per la qualificazione in Champions, occupata dal Chelsea. Una missione al limite dell’impossibile quella del Liverpool, ma nel calcio mai dire mai, soprattutto se i giocatori entrano in campo con lo stesso atteggiamento e grinta visti ieri.
In 48 ore invece, è arrivata la seconda sconfitta casalinga consecutiva per i Red Devils. Con la qualificazione alla prossima Champions League già in cassaforte, e con una finale di Europa League da giocare, i ragazzi di Solskjaer sono stati più imprecisi del solito. Dopo un’ottima partenza iniziale, la sua squadra è calata vistosamente col passare dei minuti. Un calo fisico e mentale dovuto alla stanchezza per le troppe partite ravvicinate di questa stagione interminabile, e al pensiero per la finale contro il Villarreal. Entrambi questi alibi sono giustificabili, ma ci si aspettava un approccio differente in una sfida di un certo fascino, come quella contro i rivali del Liverpool.