Questa doveva essere la grande competizione che lo avrebbe proiettato nell’olimpo del calcio. Marcus Rashford aveva la gigantesca occasione di essere il protagonista di Euro 2021. Un europeo concluso con la finale giocata in casa, nel tempio di Wembley, di fronte a sessantamila inglesi festanti. Tutti a cantare “It’s coming home”, celebre coro che presupponeva la vittoria finale dei Leoni. Vittoria che però, come sappiamo molto bene, non è poi arrivata. Non solo. Per Marcus piove sul bagnato, essendo lui uno dei rigoristi ad aver fallito l’appuntamento con il gol durante la lotteria finale, consegnando di fatto la coppa all’Italia. Tutto qui? Neanche per idea. Subito dopo la finale, una tempesta di insulti razzisti si è gettata verso di lui, con risvolti anche terrificanti. A testimoniare come questi giorni siano stati tutt’altro che tranquilli. Eppure le premesse prima dell’Europeo erano totalmente differenti…
Una stagione che faceva sperare in vista di Euro 2021
Rashford disputa una più che buona stagione, evidente anche nei numeri. 57 apparizioni totali con la maglia del Manchester United, impreziosite da 15 assist e 21 gol. Un trampolino di lancio per Euro 2021. Almeno così si credeva fino al 21 marzo scorso. Quarti di finale di Fa Cup: l’UTD perde 3 a 1 contro il Leicester. Ma la vera notizia, quella che rischia di rovinare un’intera stagione, è quella dell’infortunio alla caviglia di Marcus.
Un ragazzo di appena 23 anni che lotta già da due stagioni con problemi fisici di vario tipo. E questa può essere la stangata. C’è grande apprensione nella Terra di Albione, tutti sono con il fiato sospeso. Europei sì, Europei no. Questo è il grande interrogativo che aleggia prima dell’inizio del torneo europeo. Alla fine il responso è positivo, Rashford prende parte alla competizione e si aggrega alla squadra guidata da Southgate.
Rashford fatica ad inserirsi a Euro 2021
Eppure, il problema alla caviglia è sempre in agguato e questo limita enormemente l’attaccante inglese. Inoltre, con il susseguirsi delle partite, Southgate perfeziona l’ingranaggio della squadra, e anche quando ci sarebbe la possibilità di farlo giocare, Rashford viene escluso. 19 minuti contro la Croazia, 16 contro la Scozia e 22 contro la Repubblica Ceca. Contro la Germania, agli ottavi, non vede addirittura il campo, così come contro la Danimarca. Piccola parentesi ai quarti contro l’Ucraina, dove gioca 25 minuti, quando ormai la partita è saldamente sotto il controllo inglese. Il tutto fino alla finale. Il momento più alto di Euro 2021, la grande occasione di Marcus Rashford. Escluso ancora una volta, viene gettato nella mischia durante l’ultimo minuto dei tempi supplementari, con una missione ben definita: calciare uno dei cinque rigori inglesi.
Il rigore sbagliato nella finale di Euro 2021
E così accade. Terzo rigorista, Inghilterra avanti, sui piedi la possibilità di dare una svolta alla finale. Lunga rincorsa, molto elaborata, tiro deciso che spiazza Donnarumma. Tutto molto bello, tranne un particolare. La palla colpisce il palo alla destra di Gigione e si adagia fuori dal campo.
Si tirano altri quattro rigori, due per parte, culminati con l’epilogo che ormai tutti conosciamo. Italia campione d’Europa. Per Rashford è una doccia gelata. Quella che doveva essere la sua consacrazione si è trasformata nella più grande delle condanne. E se è vero che, come canta De Gregori, “non è mica da questi particolari che si giudica un calciatore”, è pur vero che, nel complesso, l’Europeo di Rashford è da dimenticare. A 23 anni, poteva essere la grande opportunità di affiggersi l’etichetta di campione. Probabilmente questo momento arriverà comunque in futuro, ma per questo torneo c’erano grandi aspettative, tutte puntualmente disattese.
Insulti e offese: Rashford nell’occhio del ciclone dopo Euro 2021
Adesso Marcus dovrà essere bravo a risollevarsi, a rialzare la testa e guardare avanti. Ha le qualità e la personalità per poterlo fare. Certo, non sarà facile. Anche e soprattutto alla luce dei comportamenti di una frangia di supporters inglesi nei suoi confronti. Comportamenti razzisti, che definire deplorevoli sarebbe riduttivo. Oltre a insulti di vario tipo, sul web e non, è stato imbrattato un murales dedicato proprio a Rashford.
Un gesto orribile, a cui ha fatto seguito una lettera toccante dello stesso calciatore, dove difende la propria identità, il proprio essere. Additato come il capro espiatorio della disfatta inglese, è stato letteralmente bersagliato in ogni modo. Non resta adesso che lasciarsi Euro 2021 alle spalle, con tutti questi strascichi che ne hanno fatto seguito, per aprire un nuovo capitolo della carriera. Con la speranza, un giorno, di entrare nell’elitè del calcio e ritagliarsi un posto tra i campioni.