Mendy, dai sussidi di disoccupazione al Chelsea

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Nel 2020 tra un calcio che cambia e le difficoltà date dal Covid-19, ci sono ancora storie calcistiche romantiche. L’ultima che ha colto l’interesse dei tifosi è quella di Edouard Mendy, portiere del Chelsea

Che cos’ha di particolare questo nome che fino a qualche mese fa nessuno conosceva?

Ebbene Mendy è un classe ’92, di 28 anni nato in Senegal, che non aveva mai giocato in una grande squadra prima dei blues. Il portiere infatti viene dal Rennes dove ha giocato la stagione 2019/2020. Prima del Rennes però quale carriera per Mendy?

Parliamo di un estremo difensore che, andando a ritroso nel tempo, ha giocato tra Reims, Olympique Marsiglia B e Cherbourg. Con la nazionale del Senegal appena 7 apparizioni. 

Numeri insignificanti per ambire a grandi palcoscenici, specie a 28 anni quando i treni sembrano ormai essere tutti già passati. Eppure ne sto scrivendo perché si tratta di un calciatore che ha relegato in panchina Kepa Arrizabalaga, uno che era considerato tra i maggiori prospetti del calcio europeo.

Disoccupazione, Kepa e Champions League: la storia di Mendy del Chelsea

Mendy del Chelsea, dunque riprendendo il filo, è riuscito a scalzare Kepa fino ad esordire in Champions League. Il tutto suona romantico quanto stonato per la politica di acquisti del club di Abramovich, capace di spendere cifre folli per giovani promesse poi non sempre mantenute. Mendy è stato pagato comunque 25 mln ma per età e percorso è l’eccezione alla regola.

Il portiere senegalese incomincia la sua travagliata carriera tra i professionisti nel Cherbourg. E’ quello, probabilmente, il momento più buio del suo percorso come calciatore. Come riportato anche da Gianluca di Marzio, quando Mendy rimase senza contratto per mancato rinnovo con il club francese, dovette chiedere un sussidio di disoccupazione. 

Mendy all’epoca viveva con la compagna e aspettavano un figlio, quindi passò un anno ricercando lavoro e allenandosi in autonomia a Le Havre rimanendo in forma e guadagnandosi una chiamata. Questa arriva dal Marsiglia B che contava la mancanza di un portiere. Fu l’occasione per mettersi in mostra e avere gli occhi di club francesi in cui continuare la carriera.

Mendy, dai sussidi di disoccupazione al Chelsea

Vengono quindi il Reims in cui esordisce per il caso fortuito dell’espulsione del primo portiere in carica Carrasso. Poi il Rennes e la conferma come uno dei portiere più affidabili del campionato francese con 19 gol subiti in 24 partite giocate con Les Rouges et Noirs. 

Dunque è il momento della chiamata da Londra. Kepa non sembra essere affidabile e la crescita non prosegue come sperato. Memorabile il litigio con Sarri nella stagione 2018/2019 che evidenziò anche i limiti caratteriali. 

Con Lampard la musica è diversa. Gli acquisti milionari di Abramovich restano poichè lo stesso Mendy è stato prelevato per 25 milioni di euro, portiere africano più pagato di sempre. Quello che sembra essere cambiato è un’aggiunta di meritocrazia a discapito di alcuni investimenti.

Dato il costo di Kepa a bilancio sarà uno scempio, problema non di chi scrive ma del presidente Roman, per le prestazioni invece i tifosi blues sperano in un’effettiva inversione di marcia nelle gerarchie della Premier League.

Mendy, nuovo portiere del Chelsea, è solo l’ultimo dei tasselli e delle romantiche storie calcistiche che ci fanno sperare in narrazioni incredibili in cui a vincere è chi non smette di crederci, chi da un sussidio di disoccupazione riesce a raggiungere il prestigio attraverso la valuta del merito.

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