Lionel Messi non vive di certo il momento migliore della sua carriera al Paris Saint Germain. Due estati fa il club parigino lo aveva messo sotto contratto per due anni, assicurandosi le prestazioni del genio rosarino, per andare a comporre un tridente da sogno con Neymar e Mbappé. Un feeling che, però, nonostante il linguaggio in campo provenisse dallo stesso ceto sociale, (quello dell’innato talento prestato al pallone) non è mai definitivamente sbocciato. Ecco allora che, per Messi, in scadenza di contratto al 30 giugno di quest’anno, potrebbero aprirsi le porte per un ritorno, per un rientro al Barcellona dopo due anni lontano da casa.
Sarebbe probabilmente la scelta migliore, visto che, dopo la sospensione di due settimane inflittagli dal Paris Saint Germain per un volo non autorizzato in Arabia Saudita, il rapporto sarebbe oramai molto più che logoro. Messi in Francia ha dato quello che poteva dare, i risultati in Champions League potevano e dovevano essere certamente diversi. Conclamato al ritorno dal Qatar con la medaglia da Campione del Mondo, quasi quattro mesi dopo viene trattato come “uno dei tanti”, per un comportamento sicuramente non molto professionale e non ci permettiamo di giudicare se il provvedimento sia giusto o meno.
Messi può fare ritorno a casa: il Barcellona studia il come
Messi potrebbe davvero fare ritorno al Barcellona la prossima estate. Si vocifera che Leo, per rinnovare con il PSG avrebbe chiesto un ulteriore aumento dell’ingaggio rispetto ai 41 milioni di euro percepiti attualmente. Mentre invece sarebbe disposto a tagliarsi la metà dell’ingaggio pur di tornare in Spagna, dove tra l’altro ritroverebbe Xavi come allenatore, suo vecchio compagno di trionfi blaugrana.
Una possibilità concreta, ma prima il Barcellona dovrà sistemare i conti per rendere sostenibile il ritorno. Bisognerà innanzitutto ridurre la somma totale degli ingaggi della rosa, che si avvicina ai 200 milioni di euro. Poi si dovranno sanare tutti, o almeno una parte, dei debiti accumulati in questi anni, considerando anche che la società dovrà rinunciare a delle entrate provenienti dal Camp Nou, causa chiusura per via di lavori.
Per Messi ci sarà bisogno di sostenibilità
Il presidente del Barcellona Laporta non vorrebbe mai e poi mai farsi sfuggire l’opportunità di riportare Messi in casa propria. Proprio in quest’ottica avrebbe presentato al presidente de La Liga Tebas, un piano di sostenibilità per un ritorno dell’argentino. Il numero uno del campionato spagnolo si sarebbe preso qualche giorno di tempo per analizzare il documento, per capire se il ritorno di Leo in Spagna sia davvero uno scenario possibile, nonostante tutte le difficoltà economiche del Barcellona.
Poi c’è l’altro calcio. Ed oltre all’ipotesi catalana, sullo sfondo bisogna tenere in considerazione altre due piste. Una può portarlo in MLS, all’Inter Miami di David Beckham che, per convincerlo a volare in America metterebbe sul piatto un ingaggio pari a 30 milioni di euro. Dall’altra parte c’è la possibilità Arabia Saudita, pronto a ricoprirlo d’oro, come fatto con Cristiano Ronaldo. L’offerta dell’Al Hilal ammonta a 200 milioni di ingaggio, non pochi insomma. La cifra più alta presentata sul tavolo a Messi fino ad ora. Il sette volte pallone d’oro si trova adesso davanti ad un bivio: il ritorno a casa oppure un cambio radicale della propria vita. Per capirlo, probabilmente bisognerà aspettare solo qualche settimana.