Il mese di ottobre sta per volgere al termine, ma le emozioni per gli appassionati di calcio non accennano a diminuire. Partita dopo partita comincia ad essere sempre più definita la classifica della Serie A 2023/2024. Dopo una sequela infinita di acquisti, cessioni, prestiti l’assetto che hanno caratterizzato la sessione estiva di calciomercato, è arrivato il momento della prova del 9. Tra le sfide della massima divisione del campionato italiano che hanno entusiasmato intere schiere di supporters, vi è stato anche il match tra Milan e Juventus durante il quale i padroni di casa hanno collezionato il terzo cartellino rosso. A ricevere quest’ultimo è stato il centrale Malick Thiaw, a 5’ dalla fine del primo tempo. Ma cosa è successo realmente? Scopriamolo insieme.
Milan-Juventus, quando il cartellino rosso non è relativo
In un celebre brano del cantante Tiziano Ferro recita: “Il tuo è un rosso relativo senza macchia d’amore. Ma adesso canterà dentro di te per la gran solitudine”. Tuttavia allo stadio Giuseppe Meazza il red card non aveva niente di relativo. In quanto l’ex Schalke 04, dopo il lancio di Timothy Weah indirizzato a Moise Kean, ha steso la punta centrale bianconera senza che altri compagni potessero intervenire.
Dunque gli ingredienti per tale provvedimento c’erano tutti, come affermato da La Gazzetta dello Sport: possesso, distanza dalla porta, posizionamento del difendente più vicino e soprattutto la direzione. Ma a pesare a Milanello non è il singolo l’episodio che ha lasciato in campo solo 10 giocatori, ma la condotta che ha riportato il Diavolo a vestire di rosso e rendere sempre più imprevedibile la formazione da utilizzare nei successivi incontri.
A precedere il prorompente difensore centrale sono stati Fikayo Tomori nella sfida contro la Roma e l’estremo difensore Mike Maignan nel corso dell’ottava giornata di campionato. Inoltre bisogna tenere in conto anche i cinque yellow card rimediati da Theo Hernandez, motivati dalle sue continue proteste. Per il Milan si prospetta dunque un percorso sempre in più salita, sia per l’ultima cocente sconfitta che per i provvedimenti intrapresi dagli arbitri nei confronti dell’undici allenato dal mister Stefano Pioli.