Boccata di ossigeno per il Milan, che dopo due sconfitte di fila batte il Benevento per 2-0, grazie alle reti di Calhanoglu e Theo Hernandez. Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni del post partita per commentare la prestazione rossonera.
Pioli su Milan-Benevento (2-0): “Due gol segnati sembrano pochi”
In generale, Pioli appare soddisfatto per il risultato finale, soprattutto a livello emotivo. “Era importantissimo vincere. La squadra aveva subito mentalmente le ultime due sconfitte. Sappiamo quanto è importante questo finale di campionato e siamo stati bravi a reagire. Abbiamo tirato in porta 20 volte, 11 occasioni da gol. Le due reti segnate sembrano poche, ma questa vittoria ci aiuterà in vista della prossima partita“. Il successo rappresenta il miglior modo per arrivare al big match contro la Juventus. “Non vincendo stasera sarebbe stata dura dal punto di vista mentale. Sappiamo che dobbiamo salire di livello ed essere ancora più precisi. Abbiamo una settimana per prepararci a una sfida molto stimolante“.
Su alcuni aspetti, però, c’è da migliorare. “Non capita in tutte le partite di avere 11 occasioni da gol. I passaggi sono stati di alto livello ma serve una percentuale maggiore di concretizzazione. Non credo che a Torino riusciremo a costruirne così tante, quindi serve cinismo e qualità. Anche senza palla dobbiamo essere più solidi“. Una gara che sa di riscatto dopo alcuni passi falsi. “C’è stata una reazione importante a livello mentale, le prestazioni dei singoli sono state molto buone. Due sconfitte di fila sono tante, ma si parla troppo spesso di crisi. Contro il Sassuolo ad esempio non meritavamo di perdere. Non credo che fossimo in un periodo buio. Abbiamo girato da primi in classifica e nel girone di ritorno siamo forse sesti, ma i conti si fanno alla fine. Ora dobbiamo essere concentrati, speravamo di essere in questa situazione e dobbiamo giocarcela“.
Pioli, Milan-Benevento (2-0): “Donnarumma ha grande professionalità”
Inevitabile una domanda su Gianluigi Donnarumma, al centro delle voci di mercato. “È il portiere del Milan, ci mancherebbe. Ha grande professionalità, è al dentro del nostro lavoro. È sereno e concentrato come dobbiamo essere tutti. Sono questioni che ci possono portare su strade sbagliate, ma noi dobbiamo pensare alle partite e non a quello che succederà il 24 maggio. Io vedo un gruppo unito, è un gruppo forte ma non infallibile. Però siamo lì a giocarcela e sarebbe importante per noi tifosi. In questo momento servono solo positività e concentrazione“. Domenica prossima il vitale scontro Champions contro la Juve. “All’andata era stata una partita particolare, non abbiamo giocato con la nostra formazione tipo. Ce la ricordiamo bene e ci servirà per preparare la prossima gara“.
“Ibra è un campione, ha pesato non averlo”
Successivamente, si passano in rassegna altri singoli, come Ibrahimovic. “Parliamo di un campione, che fa crescere il valore della squadra e quello dei compagni. Non averlo avuto a lungo ci ha penalizzato. Non dare punti di riferimento alla difesa avversaria è un vantaggio. Poi Zlatan ha un’intelligenza calcistica evoluta, gli piace fare il regista offensivo ed è una soluzione che ci sta dando vantaggi“. Menzione anche ad Hakan Calhanoglu, osservato speciale. “Non ha raggiunto il suo massimo potenziale. È un giocatore che ci piace tantissimo, perché abbina qualità e generosità. Deve trovare un pelo di precisione negli assist, ma è un giocatore che sta trovando quella consapevolezza che forse in passato non l’ha aiutato“.