Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic si è presentato di fronte ai giornalisti per presentare la sfida di domani sera contro il Milan.
Milan-Bologna, Mihajlovic: “Possiamo battere chiunque”
L’ex allenatore rossonero ha affrontato varie tematiche, come gli obiettivi della squadra e le posizioni di alcuni giocatori. “Cominciamo un lungo viaggio, sperando che la strada sia dritta. L’obiettivo è crescere. Dobbiamo giocare le partite e non si può perdere senza combattere, l’anno scorso è successo in due occasioni. Ma dopo il Covid era una situazione strana e qualche scusa l’ho trovata. Quest’anno se succede ancora mi arrabbio. Se giochiamo come sappiamo possiamo battere chiunque, dobbiamo avere il giusto atteggiamento. Mercato e centrale? Io mi sto allenando, potrei essere io il centrale (ride). È successo quello che è successo con il Covid, le società hanno perso un sacco di soldi e una persona intelligente deve accettare certe situazioni. Non sono io a fissare gli obiettivi della società. Non avendo la possibilità di spendere tanto per avvicinare l’Europa con il club ci siamo detti di costruire una squadra giovane“.
“Tomiyasu centrale? In Italia giocare centrale è la cosa più difficile perché in fascia hai la possibilità di sbagliare. Voglio provarlo anche se come terzino ha fatto bene, per me il suo ruolo è centrale. Più gioca e più migliorerà, già oggi è molto meglio rispetto all’inizio. Sbaglierà, ma l’importante è imparare dagli errori e lui ascolta molto. Milan? Tra amichevoli ed Europa League sono già alla quinta partita, sono avvantaggiati. Però non significa niente, ogni partita fa storia a sé e noi andremo lì cercando di non ripetere la brutta partita dello scorso anno. Pubblico? Non c’è mai stata una logica, neanche con i decreti.
“Orsolini avrebbe dovuto svegliarsi”
“I ragazzi si sono allenati bene, sono tutti vogliosi. Anche i giovani hanno più autostima e si prendono responsabilità. Sono contento del ritiro e del dopo ritiro, ma bisogna vedere ovviamente in partita: sono fiducioso. I veterani aiutano i giovani e questi sono più propositivi e hanno meno paura rispetto a un anno fa. Orsolini? Quando io dico pubblicamente una cosa è perché col giocatore ho già parlato. A lui avevo già detto in privato che avrebbe dovuto svegliarsi. Vignato? Quando ha la palla deve ragionare da brasiliano, quando non ce l’ha da italiano. Deve migliorare, ma è un ragazzo intelligente. Barrow? Deve essere sempre decisivo, può diventare un top player perché ha qualità. Sta migliorando in cattiveria. Sansone? Lo vedo più convinto da dopo il Covid, si mette in discussione, cerca di fare bene e non si abbatte. Non c’è giocatore di cui non sono contento“.