Il Bologna di Mihajlovic è chiamato a un esame importante contro il Milan a “San Siro”, domani sera alle ore 21,45. I felsinei vivono un buon momento di forma, avendo perso solo una volta nelle ultime sei partite e sono reduci dal pareggio casalingo, meritatissimo e forse un po’ stretto, contro il Napoli. Una stagione molto positiva quella dei rossoblù, come dimostra il decimo posto attuale: il Milano dovrà fare attenzione, anche perché Sinisa ha già vinto a “San Siro” quattro turni fa contro l’Inter.
Mihajlovic sui fuorigioco millimetrici: «Serve più tolleranza, ne va di mezzo lo spettacolo»
Alla vigilia di Milan-Bologna, il tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic si sofferma sui fuorigioco spesso millimetrici sanzionati dal VAR, chiedendo un margine di tolleranza. «Ci va di mezzo lo spettacolo, così si rimane un po’ a bocca asciutta. Mi sembra troppo se ti annullano un gol perché hai il naso o la spalla avanti. Le regole sono così e non si può fare niente, ma secondo me bisogna cambiare in futuro e lasciare un margine accettabile: in certe situazioni non si riesce neanche a vedere a occhio nudo. Una delle cose positive col VAR, comunque, è che quando rilevano il fuorigioco vuol dire che c’è. A noi è successo due volte col Napoli, una volta con la Lazio e una col Cagliari».
Il tecnico torna a parlare della gara casalinga col Napoli. «Nella ripresa li abbiamo pressati più alti, nel primo tempo ho sbagliato io perché pensavamo di fare meglio le scalate sul secondo centrale, invece loro sono stati bravi e ci hanno fatto abbassare. Poi negli spogliatoi ci siamo rimessi a posto col 4-4-2 e nel secondo tempo abbiamo giocato in avanti, mettendoli in difficoltà. Ho chiesto un cambio di atteggiamento mentale, è stata una bella reazione dopo il pareggio di Parma e adesso dobbiamo confermarci contro il Milan. Quando le cose non vanno bene non bisogna farsi prendere dall’ansia ma rimanere lucidi e giocare come sappiamo fare. Con la nostra organizzazione e mentalità abbiamo dimostrato di abbassare il gap con le squadre più forti. Non è un caso vincere con squadre come Napoli e Atalanta».
Il tecnico scherza su Ibra: «Spero che domani abbia pietà di un convalescente come me…»
Sull’amicizia con Ibrahimovic: «Prima abbiamo litigato in campo, quando io giocavo nell’Inter e lui nella Juve siamo quasi venuti alle mani. Quando invece sono tornato a Milano per fare il secondo allenatore è nata un’amicizia». Poi scherza: «Speriamo che domani abbia un occhio di riguardo per un convalescente come me e abbia pietà di un amico, speriamo che non sia troppo cattivo».
Testa alla gara di “San Siro”: «Abbiamo poco tempo per preparare la partita, così come loro. Andiamo a giocarcela sapendo quello che dobbiamo fare, con la testa giusta per divertirci e creare qualche problema. Ci sarà da soffrire ma proveremo a metterli in difficoltà, sono una squadra in forma ma anche il Napoli lo era».
Resta qualche rimpianto a Sinisa per qualche punto di troppo lasciato per strada, che sarebbe valso la possibilità di lottare seriamente per un posto in Europa. «Guardo la partita col Cagliari, dominata in tutto e per tutto e poi pareggiata. Stessa cosa col Napoli, avremmo meritato di vincere. Non parliamo di Parma, era una partita già vinta. Noi giochiamo bene ma spesso non vinciamo, è un dato su cui riflettere, ma i ragazzi hanno comunque dato il massimo. Con qualche punto in più potevamo essere lì a ridosso dell’Europa».
Niente discorsi sul mercato, per il momento: «Parliamo del mercato quando finirà il campionato, mancano cinque partite e siamo tutti sotto esame. Chi se lo merita rimane, chi ha avuto la possibilità di mettersi in mostra e non l’ha fatto poi si vedrà. Certamente per andare in Europa questo non ci basta. E’ il mio obiettivo e l’ho detto già l’anno scorso, ma ne riparleremo alla fine con la società».