Milan, Calabria: il terzino rigenerato dalla cura giovani

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Non solo Donnarumma. Sinisa Mihajlovic, nell’ormai lontano 2015, aveva lanciato al Milan un diciannovenne di belle speranza: Davide Calabria. Dopo anni di critiche e frecciate continue, ora sembra essersi definitivamente affermato ed è uno degli insostituibili di Pioli

Calabria-Milan, il percorso del terzino

Calabria nasce ad Adro, piccolo comune in provincia di Brescia, il 6 dicembre 1996. La sua carriera inizia subito con la maglia rossonera, a nove anni, dato che compie tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare alla squadra Primavera. Le sue doti sono interessanti: jolly sulla fascia, fa della velocità e della resistenza il suo forte. Nel 2014 vince il Torneo di Viareggio. Un anno dopo sulla panchina rossonera approda il tecnico serbo, con grandissime ambizioni per il rilancio della società. L’ormai ex presidente Berlusconi torna a spendere e tanti sono gli acquisti: Bacca, Balotelli, Bertolacci, Luiz Adriano, Romagnoli. Calabria, che aveva debuttato con Inzaghi all’ultima sfida di campionato, viene aggregato stabilmente in prima squadra. Mihajlovic, tecnico che ha dimostrato di saper lanciare i giovani, lo schiera titolare alla quarta giornata, in trasferta contro l’Udinese.

Il Milan chiuderà la stagione fuori dall’Europa e i gettoni resteranno solamente sei. Il 2016, con Vincenzo Montella in panchina, vince il suo primo trofeo, la Supercoppa Italiana, pur senza scendere in campo a causa di un infortunio. L’anno successivo arriva anche l’esordio in una competizione europea, nel turno preliminare con i macedoni dello Skendija. Vive l’esonero dell’Areoplanino e Gattuso diventa il nuovo allenatore. La concorrenza di Conti sulla fascia non lo impensierisce e accumula un buon numero di presenze. Contro la Roma, all’Olimpico, segna il suo primo gol in massima serie. L’annata seguente, il 2018/2019, continua la staffetta con l’ex Atalanta e sfiora il quarto posto, sfumato solamente all’ultima giornata. 

Tra Giampaolo e Pioli

Giampaolo siede in panca dall’estate 2019, ma l’esperienza durerà solamente sette partite. Tra i mugugni dei supporters arriva Stefano Pioli e continua l’alternanza con Conti sulla corsia di destra. Come affermato dallo stesso Calabria, l’intesa con il parmense non è ai massimi livelli, a causa di alcune incomprensioni e la fatica a comprendere pienamente le esigenze altrui. La svolta, come per tutto il Milan, arriva da dopo il lockdown della primavera 2020. La titolarità, col tempo diventa un mantra e il 18 luglio si toglie lo sfizio di segnare un altro gol, contro il Bologna. Il 2020/2021, a 24 anni, è la stagione della definitiva affermazione.

Ad oggi, con Romagnoli, Theo Hernandez, Kessié e Calhanoglu, fa parte della spina dorsale della formazione. In attesa della stracittadina più attesa, i suoi numeri la dicono tutta: 21 presenze su 23 gare (di cui una da mezzala), 2 gol e 1 assist. 

Hobby differenti

Nella vita di tutti i giorni, Calabria ha affermato in una recente intervista di non avere la passione per i videogiochi. “Meglio fare due passi all’aria aperta, stare con le persone vere in carne e ossa. La tecnologia è importante, Internet è utile, ma il mondo vero è là fuori“. Oltre ad essere un appassionato di enologia, su cui non ha disdegnato un probabile futuro a riguardo. Il problema che spesso attanaglia tanti giocatori, una volta appesi gli scarpini al chiodo. Lui, nel frattempo, se li torna ad infilare per tante altre sgroppate sulla corsia di destra.

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