Il mese di novembre è ormai alle porte con la promessa di stupire sempre di più i tifosi. Quest’ultimi animati da una serie di vittorie e débâcles, affollano gli stadi e tappezzano di commenti i social media. Ad attirare l’attenzione talvolta sono delle incredibili goleade e delle parate, in altri casi finisce nell’occhio del ciclone un mancato rigore. Tuttavia ha una certa importanza il comportamento dei calciatori all’interno dell’ambito rettangolo verde. Ne è un perfetto esempio la sfida tra Milan e Napoli, durante la quale Rafael Leao dopo essere sostituito ha mostrato una certa insofferenza. Ma quale è stata la sua reazione? Cosa preoccupa l’ala sinistra portoghese? Proviamo a scoprirlo insieme.
Milan, il caso Rafael Leao
L’ultima partita giocata dal Diavolo si è conclusa con un travagliatissimo pareggio di 2-2. Nella splendida cornice dello stadio Giuseppe Meazza, non è passata inosservata la reazione del numero 10 rossonero, a seguito del cambio di guardia con Noah Okafor. Infatti il talentuoso ventiquattrenne è uscito dal campo dalla parte opposta rispetto alla panchina, scuotendo più volte il capo. Inoltre prima di congedarsi si è rivolto al mister Stefano Pioli, chiedendo: “Perché?”.
A scatenare tale reazione non è stato soltanto la delusione per l’andamento del confronto con i partenopei, ma vi sarebbero anche delle questioni interne da risolvere. La prima ragione potrebbe vertere sulle altissime aspettative che vengono indirizzate a Rafael Leao, in termini di risultati e record. Se superasse quest’ultimi riuscirebbe a sbloccare la clausola del suo contratto quinquennale col Milan che prevede un lauto bonus. Ad alzare la posta in gioco vi è anche il nuovo numero di maglia, che lo espone al confronto con Gianni Rivera.
Un altro motivo di cui tenere conto, concernerebbe la diatriba tra i due agenti del classe ’99 e il padre Antonio. Infatti tutti e tre si contendono lo scettro, per diventare a tutti gli effetti l’unico responsabile delle operazioni dell’ex Lille. Infine ad incidere sul livello delle prestazioni calcistiche dell’orgoglio di Almada vi è la mancanza di evoluzione. Le partite dell’irruento calciatore portoghese sono caratterizzate da brevi sprazzi di luce a significativi errori di valutazione. Un esempio lampante è costituito dal tentativo di pallonetto contro l’undici napoletano.