Milan, Gazidis: ”Donnarumma? La decisione è del calciatore”

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L’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, è tornato a parlare della situazione societaria, dell’addio di Gianluigi Donnarumma e della stagione appena conclusa.
Il dirigente sudafricano ha parlato anche della Superlega, dichiarata morta da lui stesso, e del rapporto di Raiola con Donnarumma

Milan, Gazidis: ”Gigio è stato un professionista”

L’amministratore delegato rossonero ha parlato di Donnarumma: ”Non voglio rivelare i dettagli, né la tempistica, e non conosco i confini del rapporto tra Gigio e Raiola. Alla fine, ovviamente, la decisione è sempre del calciatore. Quello che posso dire è che Gigio è stato un professionista eccezionale, in ogni singolo giorno, e nell’ultima partita contro l’Atalanta non c’era nessuno più felice di lui per la qualificazione in Champions. Nutro una stima assoluta nei suoi confronti, così come rispetto le sue scelte. Nessun accento negativo. Ha fatto ciò che pensava fosse meglio per lui, e ci sono alcune ragioni dalla sua parte, ma non indico quali”.

Sulla Superlega: ”La Superlega, per come era stata concepita, è morta. Tuttavia, i problemi che hanno portato a quel progetto rimangono inalterati. Tutti nel calcio, in particolar modo coloro che sono incaricati di regolamentarlo, devono riflettere seriamente sulle origini dei mali e su cosa si può fare – insieme – per ottenere un calcio migliore e sostenibile. Mi preoccupo quando si parla di vincitori e vinti, Non vedo vincitori. Mi auguro che non ci sia alcuna rottura”.

”L’attenzione continuerà a essere focalizzata sui giocatori giovani”

Il dirigente del Milan ha poi spiegato i piani per la prossima stagione: ”Il mercato che vedremo quest’estate sarà diverso da quello dell’estate scorsa e da tutti quelli che l’hanno preceduto. Il nostro obiettivo è continuare a essere ambiziosi e ottimisti, migliorare la squadra seguendo il giusto cammino e coniugando risultati e stabilità finanziaria. Questo è importante, perché senza la stabilità la squadra ripiomba nell’incertezza. Servono disciplina e chiarezza. L’attenzione continuerà a essere focalizzata sui giocatori giovani, con alcuni elementi esperti”.

Sulla tifoseria: ”Ciò che sta succedendo con i nostri tifosi è davvero speciale, mai visto prima. All’inizio – e posso capire i motivi – ponevano molte domande: questo percorso può funzionare? È così diverso rispetto al modo in cui il Milan si è mosso in passato… Ma adesso la fiducia sta crescendo. Non ho mai visto niente di simile a ciò che è successo a Casa Milan”.

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