Il mese di settembre ha appena fatto capolino nelle nostre giornate, siglando la fine della sessione estiva di calciomercato. Dopo una sequela infinita di acquisti, cessioni, prestiti e cessioni l’assetto definitivo tanto agognato è stato ormai raggiunto. Con i primi match è stato possibile comprendere quali negoziazioni siano state previdenti e decisive per l’equilibrio della rosa. Tuttavia oltre le vittorie ad attirare l’attenzione dei tifosi vi sono gli upgrade raggiunti dai calciatori, grazie anche ad una fruttuosa collaborazione col proprio coach. Questo è il caso dell’allenatore del Milan Stefano Pioli, capace di rivitalizzare almeno 7 calciatori dandogli una seconda chance. Scopriamo insieme di chi si tratta.
Milan, l’effetto Stefano Pioli colpisce ancora
Ad aggiornare il tabellino dell’Olimpico nel match Roma-Milan sono stati Olivier Giroud e Rafael Leao, ma oltre all’entusiasmo per i goal bisognerebbe fare un passo indietro e riflettere. In aggiunta alle incredibili emozioni provate assistendo i nostri giocatori preferiti all’interno dell’ambito rettangolo verde, è doveroso far cenno all’importante ruolo dell’allenatore. Per comprendere al meglio la dinamica mister-calciatore, partiamo proprio dai cambiamenti che hanno caratterizzato l’ala sinistra portoghese.
Quest’ultimo infatti arrivando nella rosa supervisionata dal mister Stefano Pioli brillava per tecnica, ma assolutamente non per continuità e disciplina. Tuttavia dopo la perseveranza dimostrata dal cinquantasettenne emiliano nel seguirlo costantemente, l’ex Lille ha trovato il proprio baricentro. Inoltre il talentuoso ventiquattrenne a seguito del rinnovo ha mutato pelle diventando uno dei trascinatori del progetto rossonero. L’influenza dell’orgoglio di Parma si nota anche nel neo acquisto Loftus-Cheek che, dopo numerose stagioni con un andamento discendente, ha trovato posto a Milanello ritornando a giocare col proprio ruolo.
Le seconde occasioni di Pioli
Anche il capitano del Milan del previdente allenatore ha raggiunto la vetta, dopo un lungo cursus honorum. Infatti Davide Calabria da terzino titolare è passato alla guida del Diavolo ed è stato anche convocato in Nazionale, dopo le ottime performances offerte all’ombra della Madunina. Invece è stato significativo il cambio in panchina per Theo Hernandez, dapprima utilizzato come vice Ricardo Rodriguez per poi aumentare esponenzialmente il minutaggio macinando presenze su presenze. A sbloccare un decisivo turning point è stato Pierre Kalulu, giunto in Via Aldo Rossi senza aver mai debuttato tra i professionisti.
Il giocatore francese per volontà di Pioli, che aveva riconosciuto la sua duttilità, si è spinto oltre i suoi limiti e abitudini calcistiche passando da terzino destro e sinistro a centrale. Ad aggiungersi a questa lunga lista vi è anche Malick Thiaw che grazie alla fiducia ricevuta dalla panchina ha raggiunto importanti traguardi. Infatti il difensore tedesco ha corrisposto alle aspettative dopo un esborso pari a 7 milioni di euro e con una sequela di ottime prestazioni ha raggiunto la cima delle gerarchie in difesa. A chiudere il cerchio vi è Franck Kessié che, sebbene ora militi per l’Al-Ahli, non può dimenticare l’ottima intuizione del cinquantasettenne emiliano nel farlo giocare come trequartista.