Tra i tanti difetti del Milan campione d’Italia della stagione 2022/23, il più grande è stato sicuramente il rendimento mediocre degli acquisti del mercato estivo. Un disastro su tutta la linea, ben visibile già dalle prime partite stagionali, quando a mascherare tutto c’era ancora l’entusiasmo dello Scudetto appena vinto. Mondo che, tuttavia, nella stagione appena iniziata si è diametralmente capovolto; infatti, l’ultima campagna acquisti sta dando effettivamente i suoi frutti, come testimoniano i numeri molto importanti e positivi. Dando forza anche allo stesso Stefano Pioli, accusato lo scorso anno di non sfruttare adeguatamente i nuovi innesti. E che, invece, quest’anno sta utilizzando con enorme continuità.
Milan: il rendimento del mercato 2022 nelle prime 10 gare stagionali
A enfatizzare un’enorme differenza di rendimento tra il mercato dello scorso anno e quello di quest’anno in casa Milan, arrivano in soccorso i numeri. Il range considerato è quello delle prime 10 partite stagionali (8 di campionato e 2 di Champions League). Ebbene, il dato è alquanto impietoso: tra i 7 nuovi acquisti, soltanto uno è andato oltre i 300′ giocati, ovvero De Ketelaere (526′, con appena un assist a referto). Tra tutti gli altri, gli unici a superare i 100′ disputati sono stati Pobega (232′, 1 gol in Champions) e Dest (108′). Il resto è inquietante: tra Origi, Adli, Vranckx e Thiaw il totale recita appena 147′ in quattro. E con numeri che sono un tutto dire: 0 gol e 0 assist.
Milan: il rendimento del mercato 2023 nelle prime 10 gare stagionali
La musica cambia decisamente in questa stagione. Al di là del numero superiore di nuovi acquisti (10), fa particolarmente impressione il dato sul minutaggio dei nuovi volti del mercato a tinte rossonere dell’ultima estate. Basti pensare che, il solo Tijjani Reijnders basta ad avvicinare i 905′ totali disputati da tutti i nuovi acquisti nelle prime 10 gare stagionali dello scorso anno, con i suoi 794′ (terzo giocatore più impiegato da Pioli, e anche con 2 assist in cascina). Non va lontano da questo anche Christian Pulisic, un altro degli ultimi arrivati a Milanello: 671′ con 4 gol e 1 assist in campionato. C’è altro da aggiungere?Nonostante qualche problema fisico, anche Ruben Loftus-Cheek supera i 500′ in campo (506′ per la precisione, con 1 gol e 2 assist). E dove non arriva il centrocampista inglese per i soliti acciacchi, ecco in soccorso il motorino Yunus Musah, che dopo un inizio in sordina, si è ritagliato uno spazio molto importante: 409′ e l’assist vincente per Pulisic in Genoa-Milan.
Non solo i titolari, però, hanno molto spazio. Infatti, anche le cosiddette riserve recitano un ruolo determinante. A cominciare da Marco Sportiello, nuovo vice Maignan e sinonimo di sicurezza: 189′, alcune parate decisive e un solo gol subito. Oppure Noah Okafor, vice Giroud (e all’occorrenza vice Leao) già determinante con 2 gol in 254′. Più a rilento l’inserimento di Samuel Chukwueze, ancora a secco in 290′, ma con potenzialità tutte da esprimere, e di Luka Jovic, l’acquisto last minute per l’attacco rossonero, apparso ancora indietro di condizione nei 128′ disputati. Non giudicabili, invece, Luka Romero (21′) e Marco Pellegrino (mai impiegato). La speranza di Stefano Pioli è che il percorso intrapreso prosegua questa parabola crescente, mandando definitivamente in soffitta la campagna acquisti disastrosa della scorsa annata.